Manovra: ipotesi nuovo passaggio Cdm, forse già venerdì

La manovra avrà bisogno di un nuovo passaggio in Consiglio dei ministri, dopo il primo via libera salvo intese della scorsa settimana, anche alla luce del necessario raccordo con il decreto Ristori appena varato, che si incrocia con alcuni interventi della legge di Bilancio. I lavori per la messa a punto del testo sono in corso e il nuovo esame da parte del governo potrebbe tenersi già venerdì, quando è convocato in mattinata un nuovo Cdm. Ancora non ci sarebbero, però, decisioni prese.

E’ stato intanto aggiornato a venerdì pomeriggio, alle 17, il confronto tra il governo con il premier Giuseppe Conte ed i sindacati, aperto oggi e incentrato in particolare sulla questione della proroga della cig e del blocco dei licenziamenti. Inoltre il governo, sempre secondo quanto si apprende, potrebbe ascoltare nelle prossime ore le associazioni imprenditoriali.

Per quanto riguarda il decreto ritori il ministro Gialtieri ha spiegato su Facebook: “Abbiamo destinato oltre 2 miliardi per ulteriori sei settimane di cassa integrazione, in modo da garantire la copertura per quei lavoratori che rischiavano di rimanere scoperti dopo l’esaurimento di quelle previste dal Decreto Agosto”. “Rapidità, semplicità ed efficacia – ribadisce – sono i cardini su cui si muove il decreto Ristori che abbiamo approvato a tempo di record, per attenuare l’impatto delle misure restrittive rese necessarie dall’evoluzione dell’epidemia sulle categorie economiche più direttamente interessate da questi provvedimenti”.

   

I capolavori di Tiepolo per la prima volta a Milano

(ANSA) – MILANO, 28 OTT -Un viaggio nell’universo pittorico del Tiepolo dagli anni della sua formazione a Venezia alla sua consacrazione internazionale, passando per Milano, città da lui considerata una seconda patria. L’azzurro luminoso dei capolavori del maestro veneziano arriva alle Gallerie d’Italia – Piazza Scala, sede museale meneghina di Intesa Sanpaolo, con la prima mostra milanese interamente a lui dedicata, dal titolo ‘Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa’. L’esposizione, presentata in streaming a causa dell’epidemia Covid, sarà aperta al pubblico ‪da venerdì 30 ottobre fino al 21 marzo 2021. La sicurezza della visita sarà garantita dagli ingressi contingentati e dall’adozione delle necessarie misure per ridurre al minimo i rischi. “Mi risulta che questa sia una delle poche grandi mostre che si riescono ad allestire in Italia. Voglio quindi ribadire che Intesa Sanpaolo – ha spiegato il presidente emerito del gruppo Giovanni Bazoli -intende con questa iniziativa contribuire ad alleviare tutte le sofferenze, le privazione e il venir meno delle occasioni di socialità che questa crisi comporta” Un impegno riconosciuto dall’assessore milanese alla Cultura Filippo Del Corno. “In un momento di grande sconvolgimento dei cicli economici e delle relazioni sociali le Gallerie d’Italia – ha sottolineato – si confermano centro culturale della città e polo della ricerca scientifica”. Fanno parte del percorso espositivo- a cura di Fernando Mazzocca e Alessandro Morandotti con il coordinamento generale di Gianfranco Brunelli – una settantina di opere di Tiepolo e di suoi contemporanei, alcune provenienti da importanti musei internazionali come il Museo del Prado di Madrid e la National Gallery di Londra. Un racconto inedito con opere straordinarie, dalle giovanili mitologie delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, al Martirio di San Bartolomeo realizzato nel 1722 per la chiesa di San Stae a Venezia. Viene approfondito l’operato dell’artista a Milano nei palazzi Archinto, Casati Dugnani e Clerici, e per la prima volta, grazie a sensazionali restauri, il pubblico avrà l’occasione di ammirare opere normalmente poco o per nulla accessibili al pubblico, tra le quali gli affreschi della basilica di Sant’Ambrogio e quello eseguito per Palazzo Gallarati Scotti. Grazie a un sofisticato sistema di proiezioni, inoltre, i visitatori potranno immergersi in un viaggio visivo attraverso le volte del Palazzo di Wurzburg e del Palazzo Reale di Madrid. L’esposizione mette anche in luce la stretta collaborazione tra Tiepolo e i figli, particolarmente con Giandomenico e si chiude emblematicamente su un confronto tra i due: da una parte ‘San Francesco d’Assisi riceve le stimmate’ di Tiepolo senior del Museo del Prado, e dall’altra ‘Abramo e i tre angeli’ delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, di Giandomenico. Un invito al pubblico a scoprire Tiepolo fuori della mostra, viene infine rappresentato dalle proiezioni di opere da lui realizzate nel resto della Lombardia, tra cui il ciclo decorativo della Cappella Colleoni di Bergamo. ( 

Teatro San Carlo, ‘qui nessun focolaio Covid, solo 10 casi’

(ANSA) – NAPOLI, 28 OTT – “Non c’è nessun focolaio al San Carlo, sono solo dieci i casi accertati fino ad ora”. Lo comunica il direttore generale della Fondazione Emmanuela Spedaliere in una nota in cui si conferma ‘in via cautelativa al fine di contenere il rischio di diffusione del Covid-19’, la sospensione delle attività artistiche e di palcoscenico fino al prossimo 5 novembre. “Dieci i casi – specifica Spedaliere – di cui due segnalazioni di positività accertata da parte dei nostri dipendenti a seguito delle quali la Fondazione ha attivato immediatamente l’operazione di screening nei settori colpiti. Da questa azione, sono risultati otto lavoratori asintomatici, tutti isolati. A seguito del Dpcm del 25 ottobre, il sovrintendente ha sospeso le attività di palcoscenico per dieci giorni, il tempo necessario per riorganizzare la programmazione delle prossime settimane”.
    Come da protocollo aziendale si specifica che tutti i lavoratori, 48 ore prima del rientro, saranno sottoposti a tampone antigenico Nel mese di novembre sulla web tv del Teatro www.cetv-online.it riprende quindi la programmazione in streaming. “Il Teatro di San Carlo – ribadisce il sovrintendente Stéphane Lissner – è un teatro sicuro che si è mosso secondo tutte le normative e i protocolli di sicurezza vigenti. Uno screening preventivo ci ha consentito, grazie ai controlli predisposti ogni 20 giorni, di individuare e circoscrivere i pochi casi isolati che si sono verificati”.
    Lissner tiene a sottolineare ”dobbiamo tener fede al nostro ruolo di Teatro pubblico, ripartiremo con una programmazione in streaming pensata ad hoc. Nessuno sarà lasciato senza musica, né artisti né spettatori”. Saranno girati infatti video di balletti e concerti realizzati a porte chiuse e destinati anche a Piattaforme condivise con gli altri Teatri e Fondazioni Lirico Sinfoniche.
    I primi ad essere annunciati vedono protagonista Il direttore musicale Juraj Valčuha che dirigerà l’Orchestra in due programmi: con musiche di Beethoven e Brahms; e di Martucci e Čajkovskij, con il Coro, guidato da Gea Garatti. Ansini eseguirà poi la Petite messe solenne di Gioachino Rossini e il Balletto la coreografia di Giuseppe Picone Le Quattro Stagioni su musiche di Vivaldi.
    La Segreteria Fials Cisal, pur non nascondendo le preoccupazioni che il momento attuale impone, è certa che al teatro san Carlo siano state tempestivamente attivate tutte le misure che il protocollo sanitario impone e condivide il percorso avviato dal sovrintendente.Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Fials Cisal, Rosario Natale, precisa che, ”sono stati effettuati a spese della Fondazione, che non è obbligata per legge, circa 1300 test sierologici ed è tuttora in corso una campagna di screening a tampone rapido per tutto il personale”. (ANSA).
   

Borat, milioni di spettatori al debutto su Amazon

(di Alessandra Baldini) (ANSA) – NEW YORK, 28 OTT -Amazon canta vittoria e dichiara “un enorme successo” la prima di “Borat Subsequent Moviefilm” uscito venerdi’ sulla sua piattaforma Prime: il sequel delle avventure americane del giornalista kazakho Borat Sagdiyev – informano gli studi del colosso di Jeff Bezos – e’ stato visto da milioni di persone nel fine settimana del debutto in streaming. Giovedi’ poi “dance party” che ha preceduto la prima ha mandato in tilt la “pista da ballo” virtuale su Twitch. Le cifre, come per l’audience di Netflix e di altri servizi in streaming, non hanno ricevuto verifiche indipendenti in assenza del consueto box office che calcola il successo di una pellicola sulla base del dato molto concreto dei biglietti venduti. Nel 2006 il primo “Borat” incassò un totale di 262 milioni di dollari di cui un quinto circa nel primo weekend worldwide. Intanto la fatica di Sasha Baron Cohen continua a far notizia. L’intenzione era sempre stata quella di uscire alla vigilia delle elezioni americane per “mettere in guardia sulla pericolosa deriva autocratica e l’allontanamento progressivo da quella meravigliosa idea che è la democrazia americana”, ha detto il cineasta al Financial Times. Fatica per Baron Cohen è stata: “Per un anno sono andato avanti dormendo quattro ore per notte. Ho dovuto imparare cento pagine di dialogo al giorno, invece delle solite tre o quattro”. Il comico si è reso presto conto che si sarebbe messo in situazioni difficili: una di queste al comizio di un gruppo pro-armi in Virginia dove era arrivata una minaccia di suprematisti bianchi: “L’Fbi l’aveva sventata ma è stata la prima volta nella mia carriera che ho indossato il giubbotto anti-proiettile”. Altri “dietro le quinte” sono arrivati con i primi commenti delle “vittime” inconsapevoli di Borat: Jeanise Jones, la “babysitter” di Turan (la figlia 15enne del giornalista kazakho interpretata dall’attrice bulgara Maria Bakalova che Baron Cohen ha candidato agli Oscar), ha detto di essersi sentita “tradita”: pensava di aver preso parte a un vero documentario sui matrimoni precoci e forzati e che Turan fosse una sposa bambina. Uno dei “compassi morali” del film, Jeanise è stata ricompensata dai fan che hanno aderito a una campagna di crodfunding in suo favore: raccolti finora oltre 50 mila dollari. L’altro “compasso morale”, Judith Dim Evans, che abbraccia Borat in sinagoga dopo avergli confermato che l’Olocausto è davvero avvenuto, è morta prima dell’uscita del film e i suoi eredi avevano fatto causa a Amazon sostenendo che la donna non aveva avuto idea della natura del film. Tesi smentita dalla produzione, secondo cui “per la prima volta nella sua carriera” Baron Cohen si era rivelato alla sua “vittima” dopo aver considerato la delicatezza del coinvolgimento della Evans. Il giudice alla fine ha preso le parti del film che già l’attore aveva dedicato alla memoria di Judith.

Sting e Zucchero insieme nel brano inedito September

(ANSA) – ROMA, 28 OTT – Sting e Zucchero insieme nel brano inedito September. La canzone, scritta a quattro mani e prodotta da Sting e missata dal 4 volte vincitore di Grammy Robert Orton sarà inserita negli album di prossima uscita dei due artisti: Duets del cantautore britannico e 17 volte vincitore di Grammy Award (atteso per il 27 novembre) che celebra le unioni artistiche collezionate durante la sua lunga carriera di Sting, i duetti che ha maggiormente amato come quelli con Mary J.
    Blige, Herbie Hancock, Eric Clapton, Annie Lennox, Charles Aznavour, Mylène Farmer, Shaggy, Melody Gardot, Gashi e molti altri; e “D.O.C. Deluxe” di Zucchero, un doppio cd con tutte le canzoni dell’ultimo album “D.O.C.” e sei nuovi brani (uscita prevista l’11 dicembre).
    Protagonisti recentemente di un video pubblicato a sorpresa per i fan, in cui i due artisti si sono esibiti in italiano sulle note di “Fields of gold”, Sting e Zucchero sono legati da una profonda stima reciproca e da una lunga amicizia. (ANSA).
   

Anche in emergenza Covid torna il Ro.Me – Museum Exhibition

(ANSA) – ROMA, 28 OTT – Oltre 70 espositori e aziende, 20 panel e workshop, 80 speaker nazionali e internazionali e 300 B2B già in programma con buyer internazionali da Francia, Spagna, Regno Unito, Usa e Canada. Sono i numeri della terza Ro.Me – Museum Exhibition, fiera internazionale sui musei, luoghi e destinazioni culturali che torna anche nell’anno dell’emergenza Covid-19, con un’edizione speciale tutta on line (sulla piattaforma romemuseumexhibition.com), dal 25 al 27 novembre. In programma, racconta il coordinatore scientifico Andrea Billi, un calendario di appuntamenti inevitabilmente centrati sugli impatti della pandemia sul settore e sulle recovery strategies da adottare, “dall’accelerazione della transizione digitale all’accessibilità e sostenibilità. Avevamo iniziato già da tempo – dice – a lavorare per un’edizione ‘mista’”, mutuata ora tutta on line. “Era fondamentale mantenere un appuntamento così importante per un settore che ha subito e subirà gravissimi danni, ma che sta cercando di adeguarsi alle sfide del dopo-pandemia”. “I 358 musei statali hanno prodotto 27 miliardi di euro, pari all’1,26% del Pil – commenta il sottosegretario al Turismo, Lorenza Bonaccorsi – E’ evidente che sono una leva strategica per la crescita del Paese, connessi a tutto il sistema di offerta turistica. Quanta alla transizione al digitale – prosegue – c’è stata una forte spinta nel mondo museale. Non neghiamo che in alcuni casi è stata piuttosto lenta, non al passo con la domanda. Questi mesi sono cruciali per affrontare la sfida. Investire nel digitale vuol dire rendere tutto più accessibile. E i visitatori digitali di un museo o di uno spettacolo poi riportano le persone nelle sale, come abbiamo visto anche quest’estate”. “L’asset culturale è l’asset principale del Paese – aggiunge l’Assessore allo Sviluppo Economico e Turismo di Roma Capitale, Carlo Cafarotti – Il tema dell’innovazione è centrale. Le nostre risorse saranno dirette proprio a linee di innovazione del prodotto e della promozione, perché promuovere qualcosa con metodi vecchi oggi vuol dire bruciarlo”. Ad aprire il calendario Ro.Me – Museum Exhibition sarà dunque il ministro di beni culturali e turismo, Dario Franceschini, con il direttore generale Musei Massimo Osanna a convegno sul tema Musei in rete tra innovazione digitale e inclusione sociale. Tra le novità, la nascita del premio Fondazione Santagata per un progetto di sviluppo sostenibile nell’ambito di un sito con designazione Unesco in Italia e il pilota del Virtual Experience su 15 musei disseminati nella penisola. E ancora, si va dal meeting sulle industrie culturali e creative legate alle filiere dei musei e del turismo culturale con il sottosegretario Anna Laura Orrico e il direttore dentrale per la promozione della cultura e della lingua italiana del ministero degli Affari Esteri, Roberto Vellano; ai nuovi paradigmi per le mostre nel post-pandemia a partire dal caso “Raffaello.1520-1483” alle Scuderie del Quirinale, con il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, e il presidente di Ales, Mario De Simoni. Fino alla seconda edizione di Temm – Traveling Exhibition Meeting & Marketplace, per promuovere le mostre italiane a un pubblico internazionale di professionisti. Ma il Ro.Me quest’anno assume una valenza fondamentale anche per il settore fieristico, come sottolinea l’amministratore unico di Fiera di Roma, Pietro Piccinetti. “È uno dei comparti più in ginocchio – concorda la Bonaccorsi – Il Mibact è l’unico ministero che ha stanziato dei contributi a fondo perduto con un bando in scadenza il 7 novembre. Stiamo insistendo con il Mise perché si faccia carico di un ulteriore intervento economico”.

La Buona Novella di De André fa 50 anni e diventa fumetto

(ANSA) – ROMA, 28 OTT – “Forse fu all’ora terza, forse alla
nona. Cucito qualche giglio sul vestitino alla buona, forse fu
per bisogno o peggio per buon esempio, presero i tuoi tre anni e
li portarono al tempio”. Era il 1970 e Fabrizio De André cantava
così la storia di Maria, in un personalissimo viaggio attraverso
la vita di Gesù del suo quarto album, “La buona novella”.
    Proprio a 50 anni da quell’uscita – era l’1 novembre per la
Produttori Associati – quel capolavoro della canzone d’autore,
che nel pieno degli anni delle contestazioni studentesche andava
invece raccontando il più forte messaggio d’amore e fratellanza,
sposa l’immagine e diventa graphic novel. Per la prima volta
infatti la Fondazione De André ha acconsentito a far pubblicare
in un libro a fumetti i testi originali dell’album, accostandoli
ai disegni del visual artist Paolo Castaldi, nel volume in
libreria da domani per Feltrinelli Comics (pp. 112 – 16,00
euro).
    Se per La buona novella De Andrè si ispirò ai Vangeli Apocrifi,
Castaldi, milanese, classe 1982, pubblicato in oltre dieci Paesi
al mondo, attraversa i secoli e con i suoi disegni arriva fino
al presente, facendo sfilare sul Testamento di Tito (ultima
delle 10 tracce dedicata ai dieci Comandamenti) una galleria di
volti e storie della cronaca più recente. Da Ani Guibahi
Laurent, che a 14 anni ha trovato la morte assiderato a novemila
metri d’altezza, tentando di scappare dalla Costa d’Avorio nel
vano carrello di un Boeing diretto a Parigi; ad Henriette Karra,
uccisa a 17 anni dal padre perché aveva una relazione con un
ragazzo musulmano e palestinese. E ancora Franca Viola, nel 1965
prima donna italiana a rifiutare il matrimonio riparatore; il
Robin Hood spagnolo Lucio Urtubia; o Edoardo “Baleno” Massari,
militante No Tav e anarchico, impiccatosi in carcere dopo
l’accusa di alcuni attentati in Val di Susa. Sarà assolto alla
fine del processo. (ANSA).
   

Stalk, quando la vendetta è online

(ANSA) – ROMA, 28 OTT – Trovare “un varco nel cervello
della vittima. L’hackeraggio non è solo un sistema di linee e
codici, devi entrare nella testa della persona”. Lo sa bene
Lucas, nickname Lux (Theo Fernandez), genio in erba della
codifica che decide di usare il web per vendicarsi di chi l’ha
umiliato in Stalk, la serie francese di GA&A productions,
realizzata da France TV, nata da una idea originale di Simon
Bouisson e Jean-Charles Paugam (10 puntate di circa 24 minuti)
appena arrivata su Rai Play. Vincitrice di due riconoscimenti,
per la Miglior regia (Bouisson) e il Miglior Giovane Attore (Fernandez) al Festival de la Fiction TV de La Rochelle 2019, e
reduce dal successo in Francia, Stalk ha avuto l’anteprima
italiana in Alice nella città alla Festa del Cinema di Roma.
    I cyber universi di informazioni sempre più personali
costruiti da social networks, videocamere, microfoni, app e
email, iniziano a diventare tema frequente per film e fiction
(da Mr Robot a Searching), ma Bouisson li racconta dalla
prospettiva più vicina a noi. Quella in cui ci porta Lux, 18enne
studente all’Ensi (Scuola nazionale delle Scienze informatiche),
che durante una giornata di ‘inserimento per le matricole’
finisce vittima delle umiliazioni imposte dal brillante e senza
troppi scrupoli Alex (Pablo Cobo) con i suoi amici, pronti a
riprendere tutto e a rendere Lux oggetto di scherno sul web. Lux
però non perdona e ordisce una vendetta a 360 gradi, che passa
per il web stalking continuato dei suoi ‘nemici,’ in modo da
scoprirne tutti i segreti, dai tradimenti allo spaccio di droga
via app.
    “Controlliamo i profili facebook, cerchiamo su google,
esaminiamo i profili instagram. Siamo tutti degli stalker,
l’importante è non essere beccati” spiega Lux.
    Il ritmo serrato degli episodi e le continue porte spalancate via web sulle vite degli altri, rendono la serie un
coinvolgente thriller psicologico che parla direttamente alle
abitudini online del pubblico, tra vittime e carnefici a tiro di
social network e profili. (ANSA).
   

Veltroni, torna Commissario Buonvino e siamo a fine lockdown

(ANSA) – ROMA, 28 OTT – Torna il commissario Giovanni
Buonvino di Walter Veltroni e questa volta ci porta nell’estate
del 2020, quando i romani, tra speranze e paure, stanno uscendo
dalla lunga quarantena imposta dalla pandemia.
    Dopo il fortunato esordio di Veltroni nel giallo, nel 2019
con ‘Assassinio a Villa Borghese’, arriva in libreria il 29
ottobre ‘Buonvino e il caso del bambino scomparso’, pubblicato
sempre da Marsilio nelle Lucciole in cui troviamo il commissario
alle prese con un cold case dai risvolti oscuri. E la sua
scalcinata squadra è integrata da due nuovi ingressi che creano
scompiglio sia tra gli uomini che nel cuore di Buonvino.
    Nell’estate del 2020, un anno dopo aver brillantemente risolto
il terribile caso dei corpi smembrati, Buonvino sta ancora
vivendo il suo momento di gloria, anche se in realtà non vede
l’ora di uscire dalla luce dei riflettori. Una ragazza lo
avvicina per chiedergli di indagare sul fratello minore,
scomparso anni prima e mai ritrovato dopo una gita con la
famiglia nel parco di Villa Borghese. Buonvino decide di
aiutarla, ma dipanare la matassa di quella vicenda che ha
distrutto un’intera famiglia metterà a dura prova le capacità
investigative del commissario e dei suoi “magnifici sette al
contrario”.
    Per l’arrivo del secondo capitolo delle indagini del commissario
Buonvino, Veltroni sarà protagonista, venerdì 6 novembre alle
ore 18.30, di un evento speciale online in dialogo con Giovanni
Floris e con l’intervento di Viola Ardone. Le lettrici e i
lettori che avranno acquistato il libro nelle oltre 40 librerie
che aderiscono all’iniziativa, riceveranno dai librai un codice
con il quale registrarsi al link marsilioeditori.it/live e
partecipare all’evento in streaming mandando le loro domande.
    Autore di diversi romanzi, tra cui ‘La scoperta dell’alba’, ‘L’isola e le rose’, ‘Quando’, tutti usciti per Rizzoli, editore
anche del recente pamphlet ‘Odiare l’odio’, Veltroni – che è
stato direttore dell’Unità, vicepresidente del Consiglio,
ministro per i Beni e le attività culturali, sindaco di Roma,
fondatore e primo segretario del Partito democratico – ha
realizzato anche diversi documentari da ‘Quando c’era
Berlinguer’ a ‘Tutto davanti a questi occhi’ e la serie sulla
storia dei programmi televisivi ‘Gli occhi cambiano’. Nel 2019 è
uscito il suo primo film, ‘C’è tempo’. (ANSA).
   

Libri: Ronchi, Relazioni non sono pericolose,anche con Covid

(ANSA) – MILANO, 28 OTT – Ricordi, aneddoti, consigli,
strategie, a metà strada fra il racconto di una carriera e un
manuale pensato per chi vuole fare ‘pubbliche relazioni’ sono
raccolte nel nuovo libro di Manuela Ronchi, la ex manager di
Marco Pantani e ceo di Action Agency. “Le relazioni non sono
pericolose: l’importanza dell’incontro all’epoca dei social”
esce il 29 ottobre, edizioni Gribaudo, scritto a quattro mani
con la giornalista Simona Recanatini e una prefazione di
Federico Buffa, giornalista sportivo.
    “Ho avuto il privilegio di conoscere persone straordinarie e
il vero privilegio consiste nell’arricchimento personale che
questi incontri mi hanno lasciato.Quello con Marco Pantani è
stato l’incontro che ha “sconvolto” in tutti i sensi la mia
vita. Sono passati più o meno vent’anni da quando mi chiamò per
diventare la sua manager e da quando ha voluto che, in un mondo
decisamente maschilista come è quello del ciclismo, fosse una
donna a gestire lui stesso e poi addirittura una squadra di
corridori” ricorda Ronchi che nel 1995 fonda la sua agenzia
specializzata nella produzione eventi e nella gestione di
personaggi sportivi e cantanti.
    Nel libro trova anche spazio il capitolo su come “comunicare dopo il coronavirus”: questa emergenza sanitaria ci
ha svelato quanto sia importante saper comunicare, quanto siano
importanti i contenuti e quanto la relazione sia effettivamente
al centro di tutti i rapporti. “Se dedicassimo più tempo alle
relazioni, agli incontri, ad ascoltare con i sensi potremmo
creare delle relazioni più durature e più vere” conclude Manuela
Ronchi. (ANSA).