Borsa: Gualtieri, operazione strategica, spinta al mercato

“Borsa italiana è una infrastruttura strategica per il Paese, per il ruolo che svolge a supporto della promozione del sistema economico italiano, canalizzando i risparmi delle famiglie e degli investitori istituzionali verso l’economia reale” con funzione “essenziale e complementare rispetto al sistema bancario per il finanziamento delle nostre imprese. Tutti gli sviluppi che la riguardano vengono quindi attentamente monitorati, com’è naturale che sia, perché toccano interessi vitali del nostro sistema paese”. Lo afferma il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in una intervista a Milano Finanza, sottolineando che con questa operazione le imprese “potranno accedere al più grande pool di liquidità in Europa, guadagnando in visibilità e opportunità di finanziamento e crescita dimensionale”.

   “Da questa operazione – sottolinea deriveranno importanti benefici per le nostre imprese e in nostri investitori quindi per la nostra economia nel complesso. E’ pertanto importante che, nel pieno rispetto delle dinamiche di mercato, le istituzioni ne seguano l’evoluzione, per garantire non solo il corretto funzionamento dell’infrastruttura di mercato ma anche la sua competitività ed efficienza a servizio del sistema”. ”Anche sotto questo profilo il ruolo di Cdp, che diventa il primo azionista di Euronext insieme alla propria omologa francese Caisse des Dépots, rappresenta una garanzia – prosegue il ministro -. L’importanza che il governo ripone nelle infrastrutture di mercato e nell’innovazione tecnologica a esse fortemente connessa è d’altronde testimoniata anche dalla recente operazione Sia-Nexi, che ha seguito e seguirà pienamente logiche e criteri di mercato, e al contempo costituisce un importante fattore di competitività e innovazione al servizio del Paese e con una forte proiezione europea e internazionale”. In questo contesto “Milano funzionerà come porta di accesso dei capitali europei interessati a investire nelle nostre imprese”. Si tratta “di una grande opportunità per rafforzare il ruolo” della città “come una delle principali piazze finanziarie europee, anche nel quadro delle trasformazioni” innescate da Brexit e innovazione digitale”.

Il nuovo gruppo “unendo i punti di forza di Euronext e Borsa italiana grazie alla complementarietà delle rispettive aree di business potrà fornire una decisa spinta al progetto di realizzazione della Capital Market Union, sostenendo allo stesso tempo le economie locali”.

Covid: smart working rafforzato e chiusure locali

   Rafforzare lo smart working, chiusure localizzate “chirurgiche e tempestive”, possibile stretta su trasporti e orari dei locali, stop agli eventi di massa e, in caso fosse necessario, ripristino del divieto di spostamento tra le Regioni. Con i casi Covid che superano quota cinquemila in un giorno, il governo lavora ad una serie di misure che dovrebbero confluire nel nuovo Dpcm per frenare la crescita dei contagi.
    L’obiettivo primario del premier Giuseppe Conte e dell’esecutivo è sempre lo stesso, evitare un lockdown nazionale e ‘proteggere’ quei settori considerati prioritari: oltre ai servizi essenziali, la scuola e le attività produttive. La ricerca del punto di equilibrio tra la necessità di limitare il contagio – e quindi tutelare il diritto alla salute – e quella di avere il minor impatto sulla vita delle persone non è però semplice. “Ed è chiaro – ammette una fonte di governo – che un impatto ci sarà”. Il dettaglio delle misure ancora non c’è ma si sta ragionando su un pacchetto di interventi. A partire da chiusure localizzate “dove necessario”, conferma il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa. Zone rosse locali, in sostanza, dove scatteranno dei lockdown più grandi o più piccoli a seconda dell’ampiezza dei cluster, con l’obiettivo di circoscrivere il virus. Se dopo 14 giorni la situazione sarà migliorata, verranno rimossi i divieti, altrimenti verranno prolungati ed estesi, in caso di peggioramento, alle zone circostanti. E’ quello che potrebbe accadere in diverse aree e comuni della Campania molto presto, se la situazione dovesse rimanere quella attuale. “Prenderemo tutte le decisioni necessarie – dice il presidente Vincenzo De Luca – l’obiettivo è avere equilibrio tra nuovi positivi e guariti. Ma se abbiamo mille contagi e duecento guariti è lockdown”.
    Un’altra misura la annuncia il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia e sarebbe un ritorno al passato: il divieto di spostamento tra le regioni. “In questo momento non può essere escluso nulla, ma non escludere interventi non significa chiudere ma essere pronti ad ogni intervento”. Nei prossimi giorni Boccia convocherà nuovamente la cabina di regia con le Regioni proprio per fare il punto della situazione e valutare con i governatori le possibili mosse. E’ ovvio che, lo dice anche il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, in una situazione come quella attuale non c’è spazio per uno scontro istituzionale tra Roma e i territori. “Governo e Regioni devono necessariamente lavorare insieme, non vedo altra strada”.
    In queste ore nel governo si fanno poi strada altre ipotesi sempre nell’ottica di evitare chiusure di interi settori e interrompere le attività lavorative ma allo stesso tempo ridurre le possibilità di contagio. La prima è quella di rafforzare lo smart working facendo in modo che tutti coloro che possono lavorare da remoto evitino di raggiungere uffici e posti di lavoro. “Dobbiamo fare ogni cosa – ripetono fonti di governo – non solo per limitare il contatto tra le persone ma anche la circolazione”. E in quest’ottica potrebbero essere prese in considerazione anche delle limitazioni ai trasporti pubblici locali. Ancora Bonaccini: “se il contagio aumenterà e troveremo situazioni più preoccupanti, si dovrà essere pronti a eventuali maggiori restrizioni”. Nel Dpcm potrebbe anche esserci uno stop agli eventi di massa. Lo ha chiesto il Cts e lo ha ribadito la cabina di monitoraggio del ministero della Salute nel bollettino settimanale. “E’ essenziale evitare eventi ed iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici e privati”. Significa limitazioni per spettacoli all’aperto, manifestazioni sportivi, fiere, appuntamenti che prevedono migliaia di persone ma anche feste e cerimonie private. Su una possibile riduzione degli orari dei locali si sta ancora ragionando così come su una rimodulazione delle prescrizioni per le attività sportive, a partire dagli sport di contatto. L’unica certezza è quella che ripete il ministro Boccia. Serve “massimo rigore”. E dunque, “se sarà necessario stringeremo ancora di più i bulloni, fermandoci alle cose necessarie: scuola, lavoro, ospedali”.
   

Lasciami andare, Accorsi padre tormentato dal passato

 Dopo aver chiuso la 77/ma Mostra di Venezia arriva in sala dall’8 ottobre con Warner Bros ‘Lasciami andare’ di Stefano Mordini ispirato al bestseller internazionale ‘You came back’ di Christopher Coake. Il film, tutto ambientato tra le calli di Venezia, ha come protagonista una coppia, Marco (Stefano Accorsi) e Anita (Serena Rossi), che scopre di aspettare un bambino. Per il razionale Marco e’ felicita’ pura, un modo per dimenticare il dolore della scomparsa di Leo, il suo primogenito avuto con la prima moglie Clara (Maya Sansa). Ma la sua pace durera’ ben poco. Nella vita di Marco e della sua ex moglie, irrompe Perla (Valeria Golino), nuova proprietaria della casa dove la coppia abitava e dove e’ accaduto il tragico incidente. Questa misteriosa ed ambigua donna sostiene infatti di sentire una strana presenza e la voce di un bambino che non ha pace e tormenta sia lei che suo figlio. Una situazione, questa, che fara’ riemergere il passato doloroso, ma anche la speranza che quel figlio scomparso abbia da dirgli ancora qualcosa. “In realta’ il film – spiega il regista – lavora piu’ che sul mistero e sull’invisibile, sui mille espedienti che uno si crea per superare il dolore, per continuare a sperare. In fondo ritengo Lasciami andare soprattutto una storia d’amore”.
    Dice invece Accorsi, che nel film veste i panni di un ingegnere: “Ho un cugino che fa questo lavoro e conosco abbastanza questo modo di pensare che ti fa aggrappare alla razionalita’ per uscire dall’incubo. In quei momenti particolari nessuno puo’ giudicare nessuno. Non credo alle credenze e ai fantasmi, ma devo dire che ho avuto una strana esperienza tempo fa, quando mi sono trovato, insieme ad un mio amico, in una stanza e abbiamo sentito entrambi una sensazione fortissima di una presenza”. La Golino e’ invece contenta di aver interpretato un personaggio misterioso: “La mia Perla e’ piena di’ ambiguita’ , e’ una donna a volte sgradevole, un ruolo abbastanza nuovo per me”. (ANSA).
   

Fisco: vola precompilata ‘fai da te’, per quasi 4 mln

 Sono 3,9 milioni le dichiarazioni precompilate inviate dai contribuenti in totale autonomia, direttamente dal proprio pc. Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate al top si colloca la Lombardia con quasi un milione di invii ‘fai da te’, seguita da Lazio, Veneto e Piemonte. A sei anni dal lancio della precompilata, la percentuale dei modelli inviati tramite la piattaforma dell’Agenzia “è cresciuta del 178%”.
    In aumento anche gli invii senza modifiche: 1 contribuente ogni 5 infatti ha accettato il proprio 730 con i dati inseriti dall’Agenzia delle Entrate senza la necessità di fare integrazioni. (ANSA).
   

Confindustria,Paese al bivio cruciale tra risalita e declino

 L’Italia affronta una “difficile risalita dopo il crollo”, indica il Centro studi di Confindustria che, con una “lieve revisione al ribasso”, stima un profondo calo del Pil italiano del 10% nel 2020 ed un recupero parziale del 4,8% nel 2021″. E’ una contrazione che porta i livelli di quest’anno “indietro a quelli di 23 anni fa” e che risente di un impatto della crisi Covid “leggermente più negativo di quello atteso alcuni mesi fa”. La stima del Pil 2021 non incorpora gli effetti della manovra che varerà il Governo e dell’impatto di risorse Ue come Recovery Fund e Mes, al momento non stimabili; considerando anche la prossima manovra come delineata dalla Nadef, in base alle stime del Governo, “potrebbe salire al +5,7%”.
    Gli strumenti Ue per contrastare l’impatto economico dell’emergenza Covid, Sure, Mes e Next Generation Ue, offrono per Confindustria offrono “una opportunità unica”; “per l’Italia l’utilizzo degli strumenti europei costituisce un bivio cruciale: se si riusciranno a utilizzare in modo appropriato le risorse e a potenziarne l’effetto, portando avanti riforme troppo a lungo rimaste ferme, allora si sarà imboccata la strada giusta per risalire la china. Altrimenti – avvertono gli economisti di via dell’Astronomia – l’Italia rimarrà un Paese in declino, che non sarà in grado di ripagare il suo enorme debito pubblico”.
    Il numero degli occupati – stima ancora il CsC- registrerà un -1,8% nella media del 2020 (-410mila persone)”: una emorragia che non si arresterà nel 2021 quando, “con un recupero incompleto del Pil, la risalita della domanda di lavoro risulterà smorzata e il numero degli occupati si aggiusterà verso il basso: -1% (-230mila persone)”. Il “ricorso importante a strumenti come la Cig” sta ammortizzando un impatto dell’emergenza Covid pari nel 2020 a 2,45 milioni di Ula (-10,2%), il dato statistico che indica il numero di ‘unità” equivalenti a posti di lavoro a tempo pieno. 
   

Confindustria -410mila occupati 2020, -230mila in 2021

“Il numero degli occupati registrerà un -1,8% nella media del 2020 (-410mila persone)”: una emorragia che non si arresterà nel 2021 quando, “con un recupero incompleto del Pil, la risalita della domanda di lavoro risulterà smorzata e il numero degli occupati si aggiusterà verso il basso: -1% (-230mila persone)”. Lo stima il Centro studi di Confindustria.
    Il “ricorso importante a strumenti come la Cig” sta ammortizzando un impatto dell’emergenza Covid pari nel 2020 a 2,45 milioni di Ula (-10,2%), il dato statistico che indica il numero di ‘unità” equivalenti a posti di lavoro a tempo pieno.
    Nel 2021, prevedono gli economisti di via dell’Astronomia, la domanda di lavoro tornerà a salire ma meno del Pil (+4% le ‘Ula’), non tanto da arrestare il calo di occupati. 

L’Italia affronta una “difficile risalita dopo il crollo”, indica il Centro studi di Confindustria che, con una “lieve revisione al ribasso”, stima un profondo calo del Pil italiano del 10% nel 2020 ed un recupero parziale del 4,8% nel 2021″. E’ una contrazione che porta i livelli di quest’anno “indietro a quelli di 23 anni fa” e che risente di un impatto della crisi Covid “leggermente più negativo di quello atteso alcuni mesi fa”. La stima del Pil 2021 non incorpora gli effetti della manovra che varerà il Governo e dell’impatto di risorse Ue come Recovery Fund e Mes, al momento non stimabili; considerando anche la prossima manovra come delineata dalla Nadef, in base alle stime del Governo, “potrebbe salire al +5,7%”.

Gli strumenti Ue per contrastare l’impatto economico dell’emergenza Covid, Sure, Mes e Next Generation Ue, offrono “una opportunità unica per programmare un futuro in cui la dinamica del Pil sia più elevata”. Il Centro studi di Confindustria, aggiornando le sue previsioni economiche, sottolinea così che “per l’Italia l’utilizzo degli strumenti europei costituisce un bivio cruciale: se si riusciranno a utilizzare in modo appropriato le risorse e a potenziarne l’effetto, portando avanti riforme troppo a lungo rimaste ferme, allora si sarà imboccata la strada giusta pe risalire la china. Altrimenti – avvertono gli economisti di via dell’Astronomia – l’Italia rimarrà un Paese in declino, che non sarà in grado di ripagare il suo enorme debito pubblico”.
   

‘Casa Bianca bloccò obbligo mascherine’

    La Casa Bianca ha fermato lo scorso mese le disposizioni del Centers for Disease Control and Prevention che richiedevano la mascherina su tutte le forme di trasporto pubblico e commerciale negli Stati Uniti. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, sottolineando che l’ordine delle autorità sanitarie sarebbe stato l’obbligo più stringente a livello federale.
    L’ordine avrebbe richiesto la mascherina su tutti i mezzi di trasporto e nelle stazioni. La task force contro il coronavirus, osserva il New York Times, non ha voluto neanche discutere l’ipotesi.
   

Sgombero squat, scontri a Berlino

    Centinaia di persone sono scese in piazza ieri sera nel centro di Berlino per protestare contro gli sfratti da uno dei pochi squat rimasti, ritenuto un simbolo degli ideali di spirito libero della capitale tedesca.
    Berlino ha mobilitato centinaia di agenti per sgomberare rimuovere i residenti del ‘Liebig34’ a Friedrichshain, una zona alla moda dell’ex Berlino Est dove i prezzi degli immobili sono aumentati drasticamente.
    L’operazione si è svolta pacificamente, ma in serata centinaia di manifestanti col volto coperto e vestiti di nero hanno marciato sotto una pioggia battente dal quartiere dello shopping centrale di Mitte. Vetrine dei negozi sono state infrante, diverse auto incendiate, ha detto la polizia, precisando che alcuni dei quasi duemila agenti schierati sono stati colpiti con bottiglie. “Lede i diritti umani buttare le persone in strada nel bel mezzo di una pandemia”, ha detto l’avvocato del collettivo Liebig34. “Sono destinati a diventare dei senzatetto”.
   

Scattato il cessate il fuoco tra Armenia e Azerbaigian

    E’ scattato alle 12 locali il cessate il fuoco nel Nagorno-Karabakh tra Armenia e Armenia e Azerbaigian, secondo l’accordo mediato da Mosca.
    Secondo quanto ha annunciato in nottata il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, i due Paesi si sono anche impegnati ad avviare “colloqui sostanziali con lo scopo di raggiungere una soluzione pacifica il prima possibile”. Lavrov ha aggiunto che tali colloqui saranno mediati dal gruppo di negoziatori internazionali di Minsk.
   

Covid: Europa, per la prima volta oltre 100mila casi in 24h

(ANSA) – ROMA, 10 OTT – L’Europa ha registrato ieri oltre
100mila casi di coronavirus per la prima volta dall’inizio della
pandemia: lo riporta l’Organizzazione mondiale della Sanità
(Oms) sul proprio sito.
    Secondo l’Oms nella giornata di venerdì i casi sono stati
109.749, circa l’11% in più rispetto ai 98.904 segnati il giorno
precedente. Nel complesso, secondo l’Oms il bilancio complessivo
dei contagi in Europa è a quota 6.676.012. (ANSA).