Usa, Trump concede la grazia ad altre 26 persone

(ANSA) – WASHINGTON, 23 DIC – Il presidente americano Donald
Trump ha concesso la grazia a un altro gruppo di suoi alleati
politici tra cui Paul Manafort, responsabile della sua campagna
elettorale del 2016, Roger Stobe, consigliere e amico di vecchia
data, e Charles Kushner, il padre del suo genero Jared Kushner.
    Lo rende noto la Casa Bianca.
    In tutto la seconda ondata di provvedimenti di grazia
riguarda 26 persone, più altre tre a cui è stata commutata la
pena. Manafort e Stone erano stati coinvolti nelle indagini del
procuratore speciale sul Russiagate, Robert Muller, così come
altri alleati di Trump graziati nella prima ondata di
provvedimenti, tra cui Michael Flynn e George Papadoupoulos. Il
padre di Kushner si è invece dichiarato colpevole nel 2004 di
diversi reati, tra cui evasione fiscale, intimidazione di
testimoni e false dichiarazione alle autorità federali: capi di
accusa che gli sono costati due anni di carcere. (ANSA).
   

Covid, Messico: 120 mila morti e 1,35 milioni di contagi

(ANSA) – ROMA, 24 DIC – Ha superato quota 120 mila il numero
dei decessi legati al Covid-19 registrati in Messico dall’inizio
della pandemia, secondo i dati dell’università americana Johns
Hopkins.
    I contagi totali nel paese sono stati oltre 1,35 milioni. Con
i suoi circa 129 milioni di abitanti, il Messico è quarto al
mondo per numero di morti da coronavirus e tredicesimo per casi
ufficialmente registrati. (ANSA).
   

Basket: Eurolega, Ax Milano-Baskonia 79-84

Natale nero per l’Ax Milano. Colpa di una serata storta contro il Baskonia che passa 79-84 al Forum sfruttando i 221 centimetri di altezza di Fall (10 punti), la solidità di Jekiri (12 e 12 rimbalzi), le fiammate di Henry (15 e 8 assist) e la classica grande prova da ex di Zoran Dragic (16). Ma è l’aggressività della squadra di Ivanovic a mandare in tilt Milano, costretta ad attaccare a un quarto di campo. I grandi solisti dell’Olimpia, il cui unico vantaggio è sul 7-6 e sotto di ben 16 punti al 35′, non riescono a correre e mettersi in ritmo, arenandosi nelle secche di un mediocre 30/69 al tiro.
    Solo nel finale, per orgoglio, Milano si scuote e arriva a -2 con un parziale di 16-2 ma una penetrazione con fallo di Henry a 11 secondi dalla sirena spegne i sogni di rimonta biancorossi.
    Quota 80 punti si conferma lo spartiacque per Milano: quando ne subisce meno vince sempre (24-0), quando invece imbarca punti vede spesso la sconfitta (4-7). Milano, 9-6 in Eurolega, ora se la vedrà il 27 dicembre contro la Virtus Bologna nel big match del campionato e il 30 aspetta il ritorno al Forum di Mike James e del suo Cska Mosca. 
   

Teo Luzi è il nuovo Comandante generale dei carabinieri

Il generale Teo Luzi è il nuovo comandante generale dei carabinieri. Lo ha nominato il Consiglio dei ministri. 

Nato a Cattolica (RN), 61 anni, sposato e con una figlia, Luzi ha intrapreso la carriera militare nel 1978, frequentando i corsi dell’Accademia Militare di Modena e della Scuola di Applicazione Carabinieri in Roma. Dal 6 settembre 2018, è Capo di Stato Maggiore del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri in Roma.

Laureato in Giurisprudenza, in Scienze Politiche, in Scienze Internazionali e Diplomatiche e in Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna, ha frequentato il 117° Corso Superiore di Stato Maggiore ed il 1° Corso Superiore di Stato Maggiore Interforze, nonché, da Generale di Brigata, la 64^ Sessione IASD presso il Centro Alti Studi della Difesa in Roma. Ha conseguito i Master in “Scienze Strategiche” e in “Strategia Globale e Sicurezza”.

Nei gradi di Tenente e Capitano, è stato Comandante di Plotone presso il 2° Battaglione della Scuola Sottufficiali Carabinieri di Firenze, Comandante del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Roma – Piazza Venezia, Comandante del Nucleo Operativo e Comandante della Compagnia Carabinieri Roma – Centro, nonché Comandante del Nucleo Informativo del Gruppo Carabinieri di Roma in sede vacante e Capo Ufficio Comando del Comando Provinciale Carabinieri di Roma.

Da Ufficiale Superiore, nei gradi di Maggiore e Tenente Colonnello, ha ricoperto gli incarichi di Capo Sezione presso l’Ufficio Logistico e di Capo Ufficio Bilancio del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, di Capo Cellula G4 nell’ambito della missione “Multinatinal Specialized Units” in Sarajevo, nonché di Comandante Provinciale Carabinieri di Savona.

Con il grado di Colonnello, ha retto gli incarichi di Capo Ufficio Armamento ed Equipaggiamenti Speciali e di Capo del VI Reparto del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, nonché di Comandante Provinciale Carabinieri di Palermo.

Da Ufficiale Generale, ha ricoperto nuovamente la carica di Capo del VI Reparto, di Capo del IV Reparto e Ispettore Logistico del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, nonché di Comandante della Legione Carabinieri Lombardia in Milano. 
   

Trump grazia amici e alleati, polemiche in Usa

Donald Trump, per la prima volta da dopo le elezioni, lascia la Casa Bianca per più giorni e vola nella sua residenza di Mar-a-Lago per le festività di fine anno. Non senza l’ultimo colpo di teatro però, concedendo la grazia o commutando la pena a ben 20 controversi personaggi condannati per gravi reati dalla giustizia americana. Un vero e proprio regalo di Natale ad amici, alleati e politici corrotti, tra cui due indagati coinvolti nel Russiagate e tre ex membri repubblicani del Congresso molto vicini al presidente uscente.

Non solo: il perdono di Trump è andato anche a quattro mercenari della società Blackwater accusati di crimini di guerra in Iraq, responsabili nel 2007 della strage di piazza Nisour a Baghdad in cui furono uccisi 17 civili, tra cui due bambini di 8 e 11 anni. Un episodio che provocò un’ondata di sdegno nella comunità internazionale.

L’ondata di provvedimenti – spiegano gli esperti – riguarda molti casi che non incontrerebbero gli standard necessari per essere presi in considerazione, con Trump che avrebbe deciso di procedere bypassando il consueto processo di revisione da parte del Dipartimento di giustizia. Insomma, ancora una volta un uso del potere di grazia da parte del presidente americano uscente che i detrattori considerano spregiudicato e prevalentemente mirato a soddisfare propositi personali e politici. Basti pensare, come ricorda il New York Times, che su 45 provvedimenti di concessione della grazia o di commutazione della pena varati da Trump dall’inizio del suo mandato, ben l’88% è andato a beneficio di persone legate al presidente e impegnate nella promozione della sua agenda politica.

Lo dimostra anche l’identikit di molti dei personaggi graziati in queste ore. George Papadopoulos è l’ex consigliere di politica estera della campagna elettorale di Trump nel 2016, condannato in seguito alle indagini del procuratore speciale sul Russiagate Robert Mueller, così come un legale legato al tycoon, Alex van der Zwaan. Ci sono poi i tre ex parlamentari sostenitori di Trump, Duncan Hunter, Chris Collins e Steve Stockman, condannati a pene pesanti per reati che vanno dall’uso improprio di fondi della campagna elettorale a false dichiarazioni all’Fbi, passando per la frode finanziaria e il riciclaggio di denaro. Nel caso dei militari contrattisti della Blackwater, poi, i commentatori americani ricordano anche come l’ex responsabile della società è Erik Prince, il miliardario amico del presidente e, tra l’altro, marito della ministra dell’Istruzione dell’amministrazione Trump, Betsy DeVos.

I ben informati sostengono che questa nuova gigante ondata di provvedimenti non sia l’ultima che The Donald ha in mente da qui al 20 gennaio, quando volente o nolente dovrà lasciare il passo a Joe Biden. Senza contare l’ipotesi più clamorosa riecheggiata più volte tra le mura dello Studio Ovale: quella della grazia preventiva per i figli maggiori del presidente – Donald Jr, Eric e Ivanka – per proteggerli, almeno in parte, da futuri guai giudiziari. Così come il suo avvocato personale e amico Rudy Giuliani. Con Trump che potrebbe arrivare a graziare persino sé stesso.

Nel frattempo nelle ultime ore dalla Casa Bianca è anche partita una sfida al Congresso, con Trump che in un video postato su Twitter ha definito “una vergogna” l’accordo raggiunto sul piano di stimoli all’economia da 900 miliardi di dollari, soprattutto per quell’assegno da 600 dollari promesso agli americani, che lui vorrebbe portare ad almeno a 2.000 dollari. “Se così non sarà – ha detto minacciando il suo veto – della questione se ne occuperà il prossimo presidente… che poi potrei essere io”. 

Inoltre Trump sfida ancora il Congresso e pone il veto sulla legge sulla difesa approvata da una vasta maggioranza da Camera e Senato. Ora la stessa maggioranza potrebbe respingere il veto del presidente. Il maxi provvedimento prevede una spesa di 740 miliardi di dollari. Trump aveva chiesto invano di inserire l’abolizione dell’immunita’ per i social media e l’abolizione della norma che permette di cambiare i nomi delle basi militari intestate a personaggi confederati.
   

Brexit, ora l’accordo è veramente in dirittura d’arrivo

Un accordo sulle relazioni post-Brexit è in vista nelle prossime ore. Lo fanno sapere fonti europee. 

Secondo il Financial Times, “i progressi nei colloqui sulla Brexit fanno sperare in un imminente accordo commerciale”. “Funzionari britannici hanno affermato che mentre le due parti stanno ancora discutendo sulla pesca e su altre questioni – comprese le regole di concorrenza per una parità di condizioni – un accordo sarebbe possibile già questa sera, con Boris Johnson in stretto contatto con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen”, aggiunge Ft. 

Il quotidiano della City fa anche riferimento ad alcuni diplomatici europei secondo i quali “un accordo potrebbe essere raggiunto prima della pausa natalizia”, con uno di loro che si spinge a “prevedere un accordo anche stasera”.

Il Financial Times aggiunge che “già questa mattina i negoziatori di entrambe le parti erano al lavoro nella sede della Commissione europea a Bruxelles”, ricordando che “sebbene la questione della pesca sia divenuta un totem in Gran Bretagna e in altri Stati costieri, compresa la Francia, il contenzioso riguarda le quote di pesca per un valore pari a decine di milioni di euro, una piccola frazione del valore di qualsiasi accordo commerciale”. 

E’ “possibile ma tutt’altro che certo” che un accordo commerciale post-Brexit fra Gran Bretagna e Ue sia raggiunto oggi. Lo ha detto una fonte di Downing Street ai media del Regno Unito. 

A+E Networks Italia approda su Amazon Prime con History

 Dalle mini-serie ai docu-drama, dai film tv ai feature doc premiati ai più importanti festival fino agli instant doc che raccontano gli ultimi sviluppi dell’attualità. Da Il Fuoco di Spade a Oak Island, da Lego Masters ad Affari di famiglia. A+E Networks Italia approda su Amazon Prime Video Channels: ii brand History Channel e i suoi programmi sono infatti presenti in modalità SVOD (Subscription Video On Demand). Il canale History Play è disponibile ad un costo di abbonamento di 3,99 euro mensili. A gennaio sarà la volta degli altri due brand del gruppo: Crime+Investigation e Blaze. Crime+Investigation Play avrà un costo di 3,99 euro mensili, mentre Blaze Play di 2,99 euro al mese. E’ previsto un periodo di prova gratuito di 30 giorni e si potrà disdire l’abbonamento in qualsiasi momento.
    Su History Play saranno disponibili le stagioni di Enigmi Alieni, Il Fuoco di Spade, Oak Island e il tesoro maledetto; le docu-serie dedicate all’antico Egitto o all’antica Roma come Roma: costruzione di un impero, al medioevo con Il lato oscuro dei Templari o ai grandi conflitti bellici come WWI: La prima guerra moderna o Iraq/Afghanistan: la mia guerra; i programmi che fondono insieme storia e investigazione quali Hunting Hitler e Hunting Isis. E poi tantissime biografie: da Cristoforo Colombo a Hitler, da Kennedy a Trump passando per Michael Jackson.
    Crime+Investigation Play rappresenterà per gli abbonati Amazon la casa del real crime: da La signora della droga, film con Catherine Zeta-Jones, alla serie Le prime 48 ore, da Tupac: il caso è aperto sull’omicidio del rapper Tupac Shakur a La mia fuga da Scientology, da R. Kelly: vittime di una popstar a La mia vita all’inferno, reality show all’interno delle carceri americane, fino ai diversi speciali incentrati sulla figura di Charles Manson.
    Su Blaze Play troveranno spazio i più importanti programmi dedicati al factual entertainment, che raccontano l’altra faccia dell’America: docu-reality, survivor series e competition show.
    Ecco, quindi, Lego Masters, Affari di famiglia, Affari al Buio, A caccia di tesori. E ancora: Alone, Mountain Men, Ax Men, Gli eroi del ghiaccio, Il signore dei coltelli, The Unexplained con William Shatner, il capitano Kirk di Star Trek. Senza dimenticare gli speciali con le icone della tv e del cinema americani: Chuck Norris pilota d’assalto e David Hasselhoff: Supercars anni ’80. (ANSA).
   

Contro Revenge Porn, evento live 27 dicembre

– “Revenge Porn: una violenza virale” è il titolo dell’evento live che si terrà il 27 dicembre alle ore 18. La diretta sarà visibile sulla piattaforma partecipativa Posso.it, nata durante il lockdown con la media partnership di Rai, Rai Com, Rai Cinema, Anica e sulla pagina Facebook di Rai Cinema Channel. L’evento è condotto da Fabio Canino.
    Interverranno gli attori Alessio Boni, Claudia Gerini, Violante Placido, Eleonora Gaggero, Luca Chikovani, la presidente di Diversity, Francesca Vecchioni, la Presidente dell’Accademia del Cinema Italiano, Piera De Tassis, la giornalista de “Il Corriere della Sera” Greta Sclaunich, la criminologa e psicologa Roberta Bruzzone, gli influencer Matt & Bise e la producer Manuela Cacciamani.
    Lo spunto è fornito dal cortometraggio “Revenge Room”, prodotto da Onemore Pictures e Rai Cinema, presentato come evento speciale alla Mostra del Cinema di Venezia e fruibile su Rai Play: www.raiplay.it/programmi/revengeroom .
    Un recente studio della European Women’s Lobby stima che in Europa circa 9 milioni di ragazze hanno subito una qualche forma di violenza online prima dei 15 anni. Ogni giorno 53 mila iscritti a chat si scambiano immagini intime di migliaia di ragazze, anche minorenni, senza il loro consenso, con commenti denigratori, sessisti e umilianti, materiale pedo-pornografico, incitazione allo stupro e legittimazione del femminicidio.
    (ANSA).
   

Da Proietti a Eduardo nel week end teatrale sotto l’albero

 Da Gigi Proietti, scomparso poco più di un mese fa, su Rai1 a Stanto Stefano nell’Edmund Kean di Raymund Fitz portato in scena al Globe Theatre di Roma, ad Ascanio Celestini protagonista del teatro di narrazione di Posto Unico sui social dell’Auditorium Parco della Musica (ma anche su Ansa.it e Repubblica.it). E poi, la vigilia di Natale in compagnia di Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu in “A Christmas Carol” di Charles Dickens, fino al 6 gennaio in streaming sulle pagine Facebook e Youtube del Politeama Genovese; e, ancora il 26, un classico come “Natale in casa Cupiello” con Eduardo De Filippo e “Pinocchio, il grande musical” con le musiche dei Pooh, su Rai5. E’ il lungo week end teatrale di Natale, che sotto l’albero, tra web, tv e social, regala una programmazione particolarmente ricca e per tutti i pubblici. Tra gli appuntamenti, da non perdere la doppia proposta che unisce il Franco Parenti e l’Elfo Puccini di Milano, portando in scena on line “Gli innamorati” di Goldoni, nella drammaturgia di Vitaliano Trevisan, per la regia di Andrée Ruth Shammah, e “Alice Underground”, scritto, diretto e illustrato da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia dalla fiaba di Lewis Carrol. Ancora per i più piccini il Teatro di Roma ha in serbo il progetto “Voce Parole”, con sei spettacoli rielaborati per l’ascolto da La bella addormentata nel bosco a Homesweethome, e alcune delle più belle pagine di Gianni Rodari, portate sotto l’albero via web dalla Piccola Compagnia del Piero Gabrielli. Ma anche le prime due puntate di “Metamorfosi cabaret” condotte da Giorgio Barberio Corsetti e il ciclo delle “Letture Kafkiane”. Mentre a Genova la XX edizione di “Circumnavigando… a vista”, il Festival internazionale di circo teatro debutta con dieci eventi e otto compagnie, tra dirette online e appuntamenti open air tra finestre e balconi della città (26 – 30 dicembre), (ANSA).
   

Natale alla Scala, Michele Mariotti dirige Mozart

 Mozart è il regalo di Natale del Teatro alla Scala. E’ dedicato interamente al genio di Salisburgo il concerto a porte chiuse diretto dal maestro Michele Mariotti con la pianista Beatrice Rana in ”Jeunhomme”, il soprano russo Aida Garifullina nel mottetto ‘Exsultare Jubilate’ e, in chiusura, la Sinfonia ‘Jupiter”, che Rai 1 propone il 24 dicembre alle 10:25 e Rai 5 il il 25 alle 18 . Il programma unisce pagine di momenti diversi dell’attività del compositore: il Concerto n° 9 per pianoforte fu scritto a Salisburgo tra il 1776 e il 1777 da Mozart ventenne. Precedente, e legato strettamente a Milano, è il mottetto “Exsultate, jubilate” composto per il castrato Venanzio Rauzzini, cui era affidata la parte di Cecilio nella nuova opera Lucio Silla composta per il Regio Teatro Ducale, dove andò in scena il 26 dicembre 1772; la prima esecuzione del mottetto è documentata presso il convento dei Teatini nel gennaio 1773. Alla maturità piena appartiene l’ultima sinfonia, la n. 41, completata a Vienna il 10 agosto 1788.
    Michele Mariotti, presente nei maggiori teatri internazionali e riconosciuto universalmente dalla critica, torna sul podio del Teatro Alla Scala dove in passato ha diretto Il barbiere di Siviglia, I due Foscari, Orphéé et Eurydice e I masnadieri, oltre ad aver debuttato con la Filarmonica nel 2019. Beatrice Rana, giovane fuoriclasse salentina del pianoforte, ha conquistato le principali sale da concerto internazionali e collaborato con grandi direttori, da Riccardo Chailly ad Antonio Pappano, Fabio Luisi, Yuri Temirkanov, Gianandrea Noseda e Zubin Mehta. Ospite frequente alla Scala, nel luglio 2020 ha partecipato ai primi concerti di riapertura del Teatro dopo la pandemia. Aida Garifullina, soprano tra i più apprezzati, ha vinto il concorso Operalia nel 2013 ed è divenuta ospite regolare dei maggiori teatri, dal Mariinskij di San Pietroburgo, per poi entrare nella compagnia dell’Opera di Vienna. Alla Scala avrebbe dovuto debuttare nell’autunno 2020 come Musetta ne La bohème poi cancellata. Il 19 ottobre ha preso parte al concerto diretto da Fabio Luisi con Jonas Kaufmann. (ANSA).