Scuola: appello studenti Chieti, condizioni istituti pietose

(ANSA) – CHIETI, 19 GEN – Il rappresentante degli studenti
dell’istituto “Luigi di Savoia” di Chieti, Giulio Ingannato, e
il presidente della consulta provinciale degli studenti di
Chieti, Riccardo Bascelli, hanno rivolto un appello al
presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, chiedendo
di poter avviare con lui un tavolo di incontro e affinché che si
intervenga per risolvere alcuni problemi legati all’edilizia
scolastica. “Chiediamo di essere ascoltati e, ancor più,
pretendiamo delle certezze nell’ambito dell’edilizia, viste le
condizioni pietose delle strutture scolastiche – dicono i due
rappresentanti degli studenti – pertanto richiediamo che si
rimedi ai disservizi di responsabilità provinciale come ad
esempio la manutenzione degli impianti di riscaldamento,
considerando che, soprattutto in questo periodo, per motivi di
sicurezza interna alle classi, ogni ora occorre cambiare l’aria
nelle aule e pertanto le finestre devono essere necessariamente
aperte almeno 5-10 minuti. Si sono verificati e si continuano a
verificare problemi e guasti agli impianti di riscaldamento
nelle scuole, costringendo i ragazzi ad indossare per tutta la
giornata i giubbotti in classe o portarsi da casa delle coperte.
    Sollecitiamo dunque un’attenta e rigorosa manutenzione ordinaria
e straordinaria e non in maniera blanda”. Denunciano, inoltre
che, dopo aver esposto le motivazioni per cui veniva richiesto
un incontro con il presidente della Provincia, richiesta
d’incontro concordata con le scuole e con la Consulta
provinciale, hanno ricevuto un diniego, anche se in maniera
indiretta, con la motivazione che, “visto che non risultano
problemi al momento, non si vede il motivo di dover richiedere
un incontro con il presidente che si è appena insediato, il
quale si sta ancora ambientando e non conosce le situazioni”.”
Risposta – concludono i rappresentanti degli studenti – che ci
ha sconvolto e indignato vista la serietà della situazione che
noi ragazzi e le nostre famiglie stiamo vivendo”. (ANSA).
   

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