Rivolta nel carcere di Modena, parte il ricorso alla Cedu

(ANSA) – BOLOGNA, 17 DIC – E’ stato depositato il ricorso
alla Corte Europea dei diritti dell’uomo contro l’archiviazione
dell’inchiesta sugli otto detenuti morti a marzo 2020, quando
scoppiò una rivolta nel carcere di Modena, in concomitanza con
altre proteste simili in altri penitenziari italiani.
    L’iniziativa è della famiglia di Chouchane Hafedh, assistita
dall’avvocato Luca Sebastiani e il ricorso è stato firmato anche
dai professori Barbara Randazzo e Valerio Onida, presidente
emerito della Corte costituzionale, che hanno patrocinato e
vinto il caso alla Cedu sul G8 di Genova.
    Il fascicolo, che ipotizzava l’omicidio colposo e morte o
lesioni come conseguenza di altro delitto, era stato archiviato,
su richiesta della Procura, dopo che le autopsie avevano
rilevato in overdose da metadone e psicofarmaci le cause delle
morti. Nel frattempo a Modena sono state aperte altre inchieste,
dopo esposti di detenuti, anche per il reato di tortura. Il
Garante per i detenuti e l’associazione Antigone sono in attesa
della pronuncia del tribunale modenese sul loro reclamo contro
la dichiarazione di inammissibilità della loro opposizione: se
sarà rigettato, è possibile che anche loro ricorreranno alla
Cedu. (ANSA).