Processo Lucarelli-Parietti: giudice, usati toni caustici

(ANSA) – MILANO, 18 GEN – “La volontaria e consapevole
adozione di determinati toni da parte di entrambe le imputate ha
in definitiva comportato una dilatazione dei limiti di una
accettabile continenza espressiva nel senso che, a fronte di un
giudizio obiettivamente caustico espresso da una nei confronti
dell’altra, non poteva configurarsi incongrua una risposta dello
stesso tenore sostanziale”.
    Lo scrive il giudice Mario Morra della sesta sezione penale
del Tribunale di Milano, nelle motivazioni della sentenza con
cui lo scorso novembre ha assolto la conduttrice tv Alba
Parietti e la giornalista e blogger Selvaggia Lucarelli
dall’accusa di diffamazione dopo querele reciproche durante
l’edizione 2017 del programma ‘Ballando con le stelle’. In
particolare Lucarelli, giudice del programma di prima serata del
sabato sera e difesa dall’avvocato Lorenzo Puglisi, è stata
assolta con la formula “perché il fatto non sussiste”.
    Parietti, che era ballerina concorrente nella stessa
trasmissione e difesa dall’avvocato Gian Filippo Schiaffino, è
stata invece ritenuta non punibile “perché la condotta
delittuosa è stata posta in essere in uno stato d’ira provocato
dalla percezione di una condotta gravemente lesiva della propria
reputazione e professionalità”. Secondo il giudice, ad eccezione
di due post pubblicati da Parietti nell’aprile 2017, “gli
ulteriori commenti riportati nel capo di imputazione non
appaiono trasbordare i limiti di tollerabilità di una continenza
verbale che va valutata anche in rapporto allo specifico
registro comunicativo di fatto adottato da entrambe le
contraddittrici”. (ANSA).
   

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