Polonia: marcia indietro sulla riforma della giustizia

 Il presidente del principale partito della coalizione di governo conservatrice in Polonia, Jaroslaw Kaczynski, ha annunciato che sarà eliminata dalla riforma della giustizia la norma che prevedeva un organismo disciplinare per vigilare sul potere giudiziario, duramente contestata dall’Unione europea.
    “Aboliremo la Camera disciplinare (della Corte suprema) nella forma in cui funziona attualmente e l’oggetto della controversia (con l’UE) scomparirà”, ha affermato il presidente del partito Diritto e giustizia (PiS). all’agenzia PAP. Kaczynski ha poi precisato che le prime proposte di modifica della riforma dovrebbero essere presentate a settembre. La Corte di giustizia dell’Ue il 14 luglio ha ordinato alla Polonia di porre immediatamente fine alle attività della Camera disciplinare della Corte suprema istituita nell’ambito della riforma del sistema giudiziario, organismo deputato alla supervisione dei giudici, con il potere di revocare la loro immunità per esporli a procedimenti penali o a ridurre i loro stipendi. La stessa Corte di giustizia ha successivamente stabilito, il 15 luglio, che questa Camera “non offriva tutte le garanzie di imparzialità e indipendenza” e “non era immune da influenze dirette o indirette delle autorità legislative ed esecutive”. (ANSA-AFP).