Kirghizistan: stato d’emergenza a Bishkek

 Il presidente del Kirghizistan Sooronbai Jeenbekov ha imposto lo stato di emergenza nella capitale Bishkek dalle 20 di oggi fino alle 8 del mattino del 21 ottobre: lo riferisce l’amministrazione presidenziale kirghisa, ripresa dall’agenzia di stampa russa Interfax. Stando al decreto, alle forze armate viene chiesto di “dispiegare unità e mezzi a Bishkek in modo da organizzare punti di controllo, evitare scontri armati, assicurare la legge e l’ordine e proteggere la popolazione civile”. 

Sooronbay Jeenbekov, ha detto di essere “pronto a dimettersi” nel tentativo di porre fine al caos post-elettorale che sta paralizzando il Paese. Intervenuto sul suo sito, Jeenbekov si è detto disposto a lasciare quando verrà fissata una data per nuove elezioni ed i cambiamenti nel governo verranno confermati dal Parlamento e dal suo ufficio. “Dopo che le legittime autorità esecutive saranno state approvate e saremo di nuovo sulla strada della legalità, sarò pronto a lasciare la carica di presidente della Repubblica del Kirghizistan”, ha detto Jeenbekov. Sooronbai Jeenbekov ha firmato un decreto che solleva il governo e il primo ministro del Paese dalle loro funzioni. Lo ha dichiarato il servizio stampa presidenziale. “Il presidente del Kirghizistan Sooronbai Jeenbekov ha firmato un decreto che accetta le dimissioni del primo ministro Kubatbek Boronov. Anche il governo del Kirghizistan è stato sollevato dalle sue funzioni”, recita la nota, citata da Interfax.