In piazza per ‘no’ a licenziamenti, privatizzazioni,carovita

(ANSA) – PESCARA, 04 DIC – “Saremo in piazza per dire no a
questo governo e alla sciagurata idea di eleggere alla
presidenza della Repubblica un uomo che incarna la negazione dei
principi costituzionali”. Così Marco Fars, segretario regionale
Abruzzo di Rifondazione Comunista/Sinistra Europea, invita a
partecipare oggi a Pescara al ‘No Draghi Day’, giornata di
mobilitazione nazionale indetta dai sindacati di base per
protestare contro le misure economiche del governo Draghi, in
particolare la manovra di bilancio, e contro le direttive del
Viminale che attaccano la libertà di manifestare.
    “La manovra del governo prosegue sulla linea neoliberista –
dichiara Fars – che destina grandi risorse pubbliche alle
imprese a sostegno di una ristrutturazione pagata da lavoratrici
e lavoratori con licenziamenti, delocalizzazioni e
disoccupazione, aumento della precarietà, bassi salari perdita
di diritti. Nel frattempo si attuano politiche fiscali che da un
lato favoriscono i ceti più abbienti e imprese, con sgravi e
tassazioni separate di favore, dall’altro colpiscono i ceti
popolari con aumenti delle bollette di luce e gas e dei generi
di prima necessità. Una spinta ulteriore all’aumento delle
disuguaglianze. Il carattere antipopolare delle scelte del
governo – aggiunge Fars – si manifesta anche con il ripristino
della legge Fornero che allunga l’età lavorativa, mentre le
pensioni degli italiani restano tra le più basse e tassate
d’Europa e nulla si fa per le pensioni future dei giovani. Il
75% dei nuovi assunti sono precari a tempo determinato, ma il
governo non fa nulla, come sul salario minimo”.
    “Dal Pnrr alla manovra di bilancio, quello di Draghi –
conclude Fars – si caratterizza come prosecuzione di un disegno
organico di attacco al lavoro, al pubblico, alla vita delle
persone, all’ambiente, per affermare lo strapotere del capitale
e dei suoi profitti”.
    A Pescara, in piazza Sacro Cuore dalle 16, Rifondazione sarà
insieme a Confederazione Cobas, Usb, Forum Movimenti per
l’acqua, Collettivo Zona Fucsia, Priorità alla scuola, No Hub
del Gas, Rete Oltre il Ponte, Paese Comune, Potere al Popolo, “per un percorso di generalizzazione delle lotte, affinché si
giunga presto allo sciopero generale”. (ANSA).
   

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