Impianto valvola cardiaca trasmesso in diretta

(ANSA) – CHIETI, 15 OTT – E’ stata adottata la “Tavi”,
tecnica mini invasiva che utilizza un catetere introdotto
attraverso una piccola incisione e rappresenta una valida
opzione per i pazienti a rischio per intervento chirurgico
tradizionale, nell’intervento per sostituire la valvola cardiaca
su un paziente di 72 anni ricoverato nell’ospedale di Chieti. La
sostituzione della valvola è stata eseguita con il paziente
sveglio, in anestesia locale a livello inguinale, sede di
inserimento dei cateteri attraverso l’arteria femorale, e
completata con l’impianto della nuova protesi, con completo
ripristino della funzionalità. L’intervento è stato trasmesso
dal vivo durante il Congresso nazionale di Cardiologia
interventistica svoltosi a Milano.
    Il paziente due anni fa era stato sottoposto, in un altro
ospedale, a un intervento chirurgico tradizionale per la
sostituzione di una valvola aortica con protesi biologica. Nelle
settimane scorse si era ricoverato a Chieti per scompenso
cardiaco e un ecocardiogramma aveva messo in evidenza
un’insufficienza grave causata da alterazione delle cuspidi
della protesi valvolare aortica. L’Heart Team – emodinamisti,
cardiologi clinici, cardiochirurghi e cardioanestesisti – ha
individuato il percorso migliore nella procedura Tavi, che è
stata eseguita dal direttore dell’Emodinamica Nicola Maddestra e
dalla sua équipe: Marco Zimarino (coordinatore), Livio Giuliani,
Matteo Perfetti e Serena Rossi, assistenza anestesiologica di
Roberta Aquilani e supporto degli infermieri coordinati da
Isabella Tarì.
    “E’ la seconda volta, la prima nel 2017, che l’Emodinamica di
Chieti viene invitata dal Comitato Scientifico del Congresso
Nazionale Gise. E a presentare un caso dal vivo durante
l’annuale appuntamento, che ha visto la partecipazione di 2300
addetti – commenta Maddestra – Una scelta che ci gratifica. Se
abbiamo raggiunto questi risultati lo dobbiamo sicuramente alla
nostra équipe, ma anche al prezioso lavoro di squadra portato
avanti con il supporto della Direzione Asl e l’eccellente
collaborazione con la cardiochirurgia guidata da Umberto
Benedetto, la cardiologia Utic di Marcello Caputo e la Terapia
Intensiva Cardiochirurgica diretta da Antonio Di Rienzo”.
    (ANSA).
   

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