Dakar: auto; fratelli Totani concludono gara al 60/o posto

(ANSA) – L’AQUILA, 15 GEN – Sono arrivati al 60/o posto in
classifica generale i fratelli Tito e Silvio Totani, primi tra
gli equipaggi italiani e primi tra le auto a ponti rigidi alla
Dakar 2022 che, dopo circa 8mila chilometri e 12 tappe, si è
conclusa a Jeddah, dove era iniziata l’1 gennaio. Per i due
aquilani, la cui impresa è stata sostenuta dall’Assessorato allo
Sport della Regione Abruzzo, un ritorno in grande stile alla
celebre gara automobilistica a dieci anni dall’ultima volta.
    La Dakar è uno dei rally di automobilismo e motociclismo più
famosi al mondo, che prevedeva fino al 2007 la tappa finale
nella capitale del Senegal, nell’Africa occidentale. Alla gara
partecipano autovetture, motociclette, autocarri, quad e Side by
Side.
    Esperienza e abilità hanno fatto la differenza e hanno
consentito ai Totani di superare tutte le difficoltà incontrate
in questi 14 giorni in cui hanno attraversato il deserto della
penisola arabica. Fango, dune distrutte dal passaggio dei
camion, guadi e impantanamenti hanno caratterizzato le varie
tappe, in cui i due si sono dovuti destreggiare sfruttando anche
le limitate possibilità offerte dal regolamento.
    Grandi soddisfazioni sono arrivate dalla vettura, la Nissan
Patrol, che nonostante alcuni imprevisti – come il servofreno
che ad un certo punto ha dato noie, o l’assetto che tra una
tappa e l’altra, nottetempo, i meccanici del team hanno dovuto
sistemare perché aveva risentito del percorso – ha dimostrato
piena affidabilità tanto da consentire, appunto, il taglio del
traguardo.
    Il lavoro dello staff tecnico è stato incessante: dagli
iniziali adeguamenti richiesti dagli ispettori Fia prima della
partenza, ad un aggiustamento nell’utilizzo di pneumatici con
compound più morbido che ha permesso una grande rimonta
all’equipaggio abruzzese sulle dune della regione di Riyadh, i
meccanici non hanno mai allentato la tensione.
    Con 10 tappe concluse su 12 la Nissan Patrol si è comportata
egregiamente e le due tappe aggirate hanno dimostrato una enorme
maturità strategica da parte di Silvio e Tito nell’avere sempre
come obiettivo il taglio del traguardo l’ultimo giorno a Jeddah.
    (ANSA).
   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.