Colombia: Paciolla, presto prime notizie ufficiali su morte

(ANSA) – BOGOTÁ, 02 AGO – Le prime informazioni di fonte
ufficiale riguardanti le indagini della Procura in Colombia
sulla morte di Mario Paciolla, il dipendente dell’Onu trovato
morto il 15 luglio scorso nel suo appartamento di San Vicente
del Caguán, nel dipartimento di Caquetà, dovrebbero essere
conosciute questa settimana.
    In dichiarazioni all’ANSA, l’avvocato della famiglia di
Paciolla, Germán Romero, ha spiegato che “i particolari delle
indagini” che eventualmente la Procura dovesse comunicargli
saranno portati immediatamente a conoscenza del padre e della
madre in Italia.
    Gli elementi più attesi, ovviamente, riguardano i risultati
dell’autopsia, perché si spera che possano chiarire una volta
per tutte le cause della morte, in un primo momento attribuite
dalla polizia di Caquetá “ad un apparente suicidio”, una
versione tutta da confermare.
    Il legale colombiano ha ricordato che la legge locale
definisce “morte violenta” i casi come quello del 33enne
napoletano, dato che potrebbe trattarsi di suicidio, di
istigazione al suicidio o di omicidio, un dilemma che la Procura
è stata chiamata a sciogliere.
    Purtroppo, ha ancora detto Romero, le cause delle morti
violente vengono solitamente risolte dopo molto tempo, dato che
le autorità giudiziarie debbono valutare a fondo tutte le
ipotesi e stabilire con certezza l’accaduto.
    La scorsa settima a il quotidiano El Espectador di Bogotá ha
scritto che la sera prima della sua morte Paciolla telefonò al
funzionario dell’Onu incaricato della sicurezza a San Vicente, e
ha definito questa circostanza come “allarmante”.
    L’avvocato ha sottolineato che la famiglia esige che si
chiarisca non solo quello che ha causato la morte dell’italiano,
ma anche di far piena luce sulla sua attività come membro della
Missione di Verifica dell’Onu degli Accordi di pace fra le Farc
e il governo nella zona di San Vicente del Caguán.
    Una fonte delle Nazioni Unite in Colombia ha ribadito
all’ANSA che l’organizzazione “sta cooperando pienamente con le
indagini” della Procura in stretto contatto con l’ambasciata
d’Italia, con la speranza che “esse chiariscano la causa della
morte del nostro collega e amico Mario Paciolla”.(ANSA).