Continuerà lo scossone in Borsa? Ecco i listini ecco i livelli da monitorare

ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùAnalisi dei mercati

La settimana scorsa bilancio in rosso per tutte le piazze azionarie con quelle europee più penalizzate

di Andrea Gennai

Continuerà lo scossone in Borsa? Sui listini ecco i livelli da monitorare

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La settimana scorsa bilancio in rosso per tutte le piazze azionarie con quelle europee più penalizzate

di Andrea Gennai

Lunedì alle 12.30 in diretta confronto con i lettori sui mercati finanziari

2′ di lettura

Dopo il forte balzo di ottobre, i principali listini a novembre stanno consolidando. Chi sperava in un rally prolungato è rimasto deluso. Sul mercato si stanno addensando delle incognite che verranno analizzate durate il webinar con alcuni esperti.

Le banche centrali devono cercare di uscire dalla morsa della nuova variante Covid e l’inflazione. Il carovita ha superato il 6% negli Usa e il 4% in Europa, livelli che non si vedevano da molti anni.

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Le banche centrali hanno tra le priorità la difesa della stabilità dei prezzi e sebbene i presidenti di Fed e Bce continuino a rassicurare che il balzo è provvisorio, è innegabile che sia in arrivo un atteggiamento più restrittivo. La Fed è partita con il tapering e il mercato, dopo la riconferma di Powell alla guida della banca centrale Usa, scommette su almeno tre rialzi dei tassi nel 2022.

I riflettori restano puntati sul 15 dicembre quando sarà noto l’esito del prossimo comitato di politica monetaria della Fed. Il giorno successivo si riunisce il board della Bce e la posizione di Francoforte appare più complessa: stretta tra la necessità di garantire un atteggiamento ancora molto accomodante e la volontà di dare un segnale per frenare l’inflazione, che sta galoppando anche per effetto dell’euro sempre più debole. Ma occorre fare i conti con la variante Omicron.

Gli osservatori temono che proprio una mosse sbagliata di una delle due banche centrali possa far deragliare il rally dell’azionario che sta andando avanti ininterrottamente da oltre un anno. Per chi è alla ricerca di rendimento, però, non ci sono molte alternative all’equity, anche se visti i livelli raggiunti da molti listini occorre muoversi con prudenza. In particolare su alcuni settori come la tecnologia, che hanno corso molto sfruttando i bassi rendimenti dei bond occorre molta cautela.

Alle 12.30 in diretta confronto con i lettori sui mercati finanziari

2′ di lettura

Dopo il forte balzo di ottobre, i principali listini a novembre stanno consolidando. Chi sperava in un rally prolungato è rimasto deluso. Sul mercato si stanno addensando delle incognite che verranno analizzate durate il webinar con alcuni esperti.

Le banche centrali devono cercare di uscire dalla morsa della nuova variante Covid e l’inflazione. Il carovita ha superato il 6% negli Usa e il 4% in Europa, livelli che non si vedevano da molti anni.

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Le banche centrali hanno tra le priorità la difesa della stabilità dei prezzi e sebbene i presidenti di Fed e Bce continuino a rassicurare che il balzo è provvisorio, è innegabile che sia in arrivo un atteggiamento più restrittivo. La Fed è partita con il tapering e il mercato, dopo la riconferma di Powell alla guida della banca centrale Usa, scommette su almeno tre rialzi dei tassi nel 2022.

I riflettori restano puntati sul 15 dicembre quando sarà noto l’esito del prossimo comitato di politica monetaria della Fed. Il giorno successivo si riunisce il board della Bce e la posizione di Francoforte appare più complessa: stretta tra la necessità di garantire un atteggiamento ancora molto accomodante e la volontà di dare un segnale per frenare l’inflazione, che sta galoppando anche per effetto dell’euro sempre più debole. Ma occorre fare i conti con la variante Omicron.

Gli osservatori temono che proprio una mosse sbagliata di una delle due banche centrali possa far deragliare il rally dell’azionario che sta andando avanti ininterrottamente da oltre un anno. Per chi è alla ricerca di rendimento, però, non ci sono molte alternative all’equity, anche se visti i livelli raggiunti da molti listini occorre muoversi con prudenza. In particolare su alcuni settori come la tecnologia, che hanno corso molto sfruttando i bassi rendimenti dei bond occorre molta cautela.

Si riaccende l’interesse sulle piccole società di Piazza Affari

I punti chiave

4′ di lettura

L’Italia è nei radar di molti investitori. Complice l’effetto Draghi (ma non solo) grazie a un’elevata liquidità in molti vanno a caccia di occasioni soprattutto tra mid cap e small cap. Per anni snobbate, l’interesse deciso ha riportato anche valutazioni più coerenti. Ma sono in particolare le piccole di Euronext Growth Milano (Pmi promettenti rappresentative della migliore industria italiana) da tempo ad essere le vere protagoniste: con buone performance in pieno Covid sono state resilienti e sul…

Fed e Bce di nuovo in campo contro la nuova variante?

Politica monetaria

Giù i rendimenti dei titoli di Stato: così i mercati sembrano prepararsi a un rallentamento della «exit strategy» delle Banche centrali

di Maximilian Cellino

La variante sudafricana fa paura, venerdì nero per le Borse

I punti chiave

3′ di lettura

È come un riflesso condizionato ormai: nei momenti di maggior incertezza e di potenziale difficoltà si guarda d’istinto alle Banche centrali e a quanto potranno fare per evitare gravi conseguenze economiche e sgombrare di conseguenza le nubi che si addensano minacciose sui mercati. Lo schema si è ripetuto puntuale anche venerdì 26 novembre, al sorgere della minaccia della nuova variante Covid, e certe reazioni immediate degli investitori lo confermano. Al tracollo delle Borse e delle quotazioni delle…

Egm ai raggi X: Ulisse Biomed, dal Friuli Venezia Giulia contro il Sars-CoV-2

I punti chiave

7′ di lettura

È friulana – sede a Udine, centro ricerca a Trieste – e ha a che fare col Covid-19, ma è tutt’altro che “No Vax”. Si tratta infatti di Ulisse Biomed, “healthcare biotech company” attiva nei settori della diagnostica e teranostica (integrazione di diagnosi e terapia attraverso l’uso delle nanotecnologie) e nel campo terapeutico, approdata all’Aim Italia (ora Euronext Growth Milan) lo scorso 6 agosto, e che ha fatto da apripista a una nuova schiera di Pmi quotate legate al settore sanitario: Medica…

Il dollaro sarà sempre più forte? Ecco cosa prevedono gli analisti

I punti chiave

3′ di lettura

Il dato sui sussidi alla disoccupazione negli Stati Uniti (che ha toccato il minimo dal lontano 1969) e quello sull’inflazione Pce (balzato al massimo dal 1990 al 5%), sono stati come due ciliegine sulla torta del super-dollaro. Due conferme cioè che la Federal Reserve, che ha sempre indicato la salute del mercato del lavoro e l’inflazione come precondizioni per normalizzare la politica monetaria, ha ora due argomentazioni in più per velocizzare l’uscita dai super-stimoli monetari pandemici e per…

Addio a Doris, l’entusiasta self-made-man diventato re del risparmio

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3′ di lettura

Con la scomparsa di Ennio Doris, l’Italia perde il re del mondo del risparmio e uno dei grandi protagonisti della finanza italiana degli ultimi trenta anni. Era nato nel 1940 a Tombolo, in provincia di Padova, da una famiglia povera. Se ne è andato, dopo una lunga malattia, lascando un gruppo come Banca Mediolanum che in Borsa vale 6,5 miliardi e che, parafrasando un suo slogan, «era stata costruita tutta intorno a lui».

Come altri grandi imprenditori nati durante il periodo della guerra, aveva una…

Bond, il vaccino contro il caro-tassi arriva dagli indici Cds

Le strategie dei gestori

Ubp: sterilizzare il rischio tassi e isolare la componente credito dei bond attraverso le «polizze» contro i default permette di limitare i rischi di caduta dei prezzi e ottenere rendimenti migliori nelle fasi di turbolenza

di Maximilian Cellino

(Funtap – stock.adobe.com)

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Chi ha paura di un rialzo dell’inflazione e soprattutto dei tassi di interesse? Di sicuro l’intero mondo delle obbligazioni, e chi vi deve investire, ha qualcosa da temere. E a ricordarlo sono le performance di molte categorie del reddito fisso, dai bond sovrani all’intera area emergente, che si avviano a chiudere in rosso il 2021. Comprensibile quindi come le società di gestione del risparmio siano all’affannosa alla ricerca di soluzioni per immunizzare i prodotti legati ai bond dall’aumento dei…