Sky Tg24: Renzo Piano ospite di Vite – L’arte del possibile

È l’architetto Renzo Piano l’ospite del secondo appuntamento di “Vite – L’arte del possibile”, su Sky TG24 alle 20.30, il 30 giugno alle 18.30 su Sky Arte e disponibile On Demand.

“L’architetto alle 9 si sveglia poeta, alle 10 diviene artigiano e verso le 11 è meglio che diventi proprio un costruttore”. Renzo Piano spiega così la sua professione al direttore di Sky TG24 Giuseppe De Bellis. “Tra un foglio bianco e uno a quadretti “preferisco senza dubbio un foglio a quadretti. Con l’età mi sono abituato anche al foglio bianco, ma ci faccio subito i quadretti. Il foglio bianco è la metafora del campo libero, la libertà totale, ma nel lavoro creativo non è vero che la totale libertà aiuti. Aiuta invece avere dei limiti, delle regole. Questo avviene in tutte le arti, anche in musica”.

Nell’intervista, Piano parla anche gli anni della sua giovinezza, a Milano: “conducevo una doppia vita: di notte occupavo l’università, di giorno andavo a lavorare nello studio dell’architetto Albini. Fu una cosa importante perché Albini era un artigiano vero. Io mi occupavo principalmente di smontare le cose, i pezzi, e forse è anche lì che ho appreso l’amore per il pezzo, gli elementi, le giunzioni. Però poi c’è una cosa che deve esserci, ci deve essere il Kalos. È lì, quando capisci come le cose stanno assieme, come la luce penetra, come lo spazio si realizza, che entra in gioco qualcosa che si potrebbe definire la poetica del costruire”.

Tra i ricordi, anche l’infanzia da figlio di piccolo costruttore: “è così che sono arrivato a questo mestiere: stando seduto su un mucchio di sabbia nei suoi cantieri. Sono cresciuto dapprima, senza essere un architetto, sui cantieri a imparare una cosa: che costruire è un gesto straordinario, è esattamente l’opposto del distruggere. È un gesto di pace, un gesto di buona volontà”.

Ad un anno dalla demolizione programmata dei resti del ponte Morandi, Piano racconta anche cosa significhi per lui aver realizzato il nuovo ponte di Genova: “Il ponte di Genova nelle mie attenzioni, oggi, occupa un posto stabile. Mi sveglio ogni mattina pensandoci, ogni giorno ci penso, ogni giorno comunico con i cantieri, comunico con le persone che ci lavorano. È stata una tragedia, e le tragedie si elaborano lentamente, ci vuole del tempo. Un architetto le elabora forse anche con l’azione, immediatamente, pensando a come fare le cose. Però mi viene in mente e non è mai solo un ponte da ricostruire. É una tragedia da elaborare, non da dimenticare, ma da elaborare. La tragedia delle 43 vittime, di quelli che hanno dovuto lasciare la loro casa, poi la città è ferita, la città si sta ricostruendo”.

Al cantiere del ponte “ci vado la domenica particolarmente, perché c’è più tempo, è tutto calmo. C’è sempre qualcuno. E c’è l’orgoglio. L’orgoglio che nasce in un cantiere dove si fa una cosa così importante, dove si reagisce a una tragedia, senza dimenticarla. Un ponte – ha aggiunto poi – non ha diritto di crollare. Fanno un mestiere troppo nobile i ponti: come uniscono nella realtà, uniscono nell’immaginario. Questo ponte è un pezzo di nave: è una grande chiglia di nave che attraversa la vallata, quasi chiedendo permesso. Qualcuno mi ha fatto notare che è semplice, come se la semplicità non fosse una conquista”.

Ancora femminicidi, due donne uccise nell’Anconetano e nell’Aquilano

Non si ferma l’onda di femminicidi in Italia e oggi si registrano episodi di violenza all’interno della mura domestiche.

A Filottrano, in provincia di Ancona, un uomo ha ucciso la moglie, alle prese da anni una grave malattia e poi si è tolto la vita con la pistola che custodiva in casa. A sparare Antonio Pireddu, 60 anni, ex appuntato dei carabinieri, che secondo le prime ricostruzioni era caduto in depressione a causa della malattia della moglie, Ida Creopolo, 59 anni, affetta da una patologia che l’aveva costretta a letto con l’ossigeno.

Una malattia fa da sfondo anche all’altro omicidio-suicidio, avvenuto a Corfinio, in provincia dell’Aquila, dove la donna, Maria Pia Reale, 68 anni per anni aveva fatto l’insegnante. L’assassino, Enrico Marrama, 70 anni, era rientrato a casa dopo un periodo di degenza nell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Tra i due sarebbe scoppiata una lite, poi l’uomo ha aggredito la moglie e l’ha uccisa. Subito dopo Marrama si è suicidato conficcandosi il coltello nel petto. L’uomo è morto poco dopo in ospedale.

E’ in prognosi riservata invece una donna di Abano Terme, nel padovano, dopo che il marito ha sparato colpendola al petto. Anche in questo caso si tratta di una coppia anziana, 85 anni lui, 70 lei. Con lo stesso meccanismo degli altri fatti registrati oggi, l’uomo dopo aver sparato alla moglie, ha rivolto la pistola, che secondo i primi accertamenti deteneva legalmente, contro sé stesso e si è suicidato. La donna è in condizioni gravi ed è stata immediatamente operata all’ospedale di Padova.
  

Papa: ‘Non servono parolai che promettono l’impossibile’

“Oggi abbiamo bisogno di profezia ma di profezia vera: non di parolai che promettono l’impossibile”, “non potenza, ma coerenza. Non parole, ma preghiera. Non proclami, ma servizio”. Lo ha detto il Papa nell’omelia della Messa per la solennità dei santi Pietro e Paolo, la prima concelebrata con i cardinali dall’inizio del lockdown e alla quale hanno preso parte una novantina di persone. I primi cristiani “non sparlavano” di Pietro “ma pregavano per lui. Non parlavano alle spalle, ma parlavano a Dio. E noi oggi possiamo chiederci: ‘Custodiamo la nostra unità con la preghiera? Preghiamo gli uni per gli altri?'”, ha aggiunto il Papa. Il pontefice ha anche invitato a pregare per i politici, anche se la pensano diversamente da noi. “È un compito che il Signore ci affida. Lo facciamo?”. Il Papa ha sottolineato con disappunto che “noi siamo tanto abituati ad insultare i responsabili”, i governanti”, “i qualificativi sono tanti ma non li dirò, questo non è il momento”.

Al via l’Ischia Film Festival, premio alla carriera per Sergio Rubini

Si è aperta la diciottesima edizione dell’Ischia Film Festival. Fino al 4 luglio, le proiezioni al Castello Aragonese per un pubblico di cento persone sono introdotte da uno o più ospiti.

Nella serata inaugurale, assegnato al regista e attore Sergio Rubini il premio alla carriera: ‘Noi del cinema – ha detto – siamo una categoria dimenticata, l’ultima a tornare a lavorare dopo la pandemia. Non ci considerano un bene di prima necessità. Eppure, sono convinto che il mondo acquisterà la vera normalità quando noi che non siamo necessari torneremo ad esserlo. Nei cinema e nei teatri, senza le norme stringenti e respingenti di questo periodo così complesso, nel quale l’umanità sta pagando un dazio elevato alla sua voracità e alle logiche del business’.

Tra gli ospiti annunciati anche il cast della serie tv Rai-Hbo ‘L’amica geniale’, atteso a Ischia martedì e l’attore Marco D’Amore.
‘Era importante lanciare un messaggio forte di ottimismo per la ripartenza di un settore cruciale della cultura e dell’economia italiana’, ha sottolineato il direttore del Festival, Michelangelo Messina.

Con il film d’apertura, ‘Kathleen’ di Liam O’Neill, regista scomparso a causa del coronavirus, il festival ha ricordato tutte le vittime di Covid con un lungo applauso.

Parent Project aps, contro il virus c’è il Web

Come moltissime altre realtà del terzo settore, Parent Project aps – l’associazione di pazienti e genitori di figli con distrofia muscolare di Duchenne e Becker – ha dovuto fronteggiare e sta affrontando un periodo complesso a causa dell’emergenza legata al Covid-19. Tra le numerose iniziative che l’associazione ha dovuto annullare – campagne, eventi, meeting – spicca la Conferenza Internazionale di Roma, la cui XVIII edizione si sarebbe dovuta svolgere dal 28 febbraio al primo marzo. Un appuntamento ormai irrinunciabile per la comunità di pazienti italiana ed internazionale. Per poter fornire ugualmente a pazienti, genitori e a tutta la comunità i principali aggiornamenti scientifici che sarebbero stati diffusi in questa occasione, lo staff di Parent Project ha lavorato ad un nuovo portale (http://strategieterapeutiche.parentproject.it/), collegato al sito istituzionale e dedicato interamente alla ricerca sulla DMD e la BMD, che include video, nuovi materiali divulgativi tematici e altro ancora. Una serie di videopresentazioni servirà a trasmettere i più recenti aggiornamenti da parte degli esperti il cui intervento era previsto nella Conferenza di febbraio. A questi si uniranno, nel tempo, altri materiali, dando vita ad un contenitore in continua evoluzione e di agile consultazione. Il sito include informazioni sulla patologia, un excursus sul percorso che conduce allo sviluppo dei farmaci ed un’area dedicata alle principali strategie terapeutiche sulle quali la ricerca è attiva per contrastare la distrofia muscolare di Duchenne e Becker. Queste vengono suddivise in due macrogruppi: da una parte, gli approcci mirati a ripristinare la produzione della proteina distrofina e dall’altra, quelli che intervengono sui difetti secondari.
Nella prima categoria rientrano vari filoni di ricerca, tra cui la terapia genica, la terapia cellulare, l’exon skipping, l’editing genomico e la strategia mirata a correggere la mutazione non-senso.

Mes: Bernini, rinvio? Fi non voterà lo scostamento di bilancio

“Il premier non ha ancora fissato la data per l’annunciato incontro con l’opposizione e chissà se mai lo farà. Ma a luglio in Parlamento dovrà presentarsi sia per il nuovo scostamento di bilancio – sul quale evidentemente non ha intenzione di confrontarsi con noi – sia per le comunicazioni prima del Consiglio europeo. Ecco: se sono vere le indiscrezioni di stampa secondo cui la risoluzione di maggioranza non conterrà alcun riferimento al Mes, per non irritare l’M5s e rinviare tutto a settembre, noi lo riterremmo un atto di totale irresponsabilità di fronte al quale Forza Italia sarebbe costretta a modificare il suo atteggiamento di collaborazione istituzionale con un governo che rema palesemente contro l’interesse nazionale. Per essere più chiara: in una situazione del genere, non voteremmo lo scostamento di bilancio”. Lo dichiara in una nota la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini. 

Una mascherina non basta alla disabilità

La pandemia, il covid-19 ha cambiato la vita a tutti figuriamoci alle persone con disabilità. In questo magazine racconteremo le storie positive di Dario Dongo di www.egalite..org org (CLICCA QUI), paraplegico, avvocato, motociclista e innovatore, della webserie ‘Le Supposte di Carmelo’, primo esempio di sit down comedy, ideata da Carmelo Comisi, tetraplegico, che posta su YouTube video intrisi di sarcasmo in cui destruttura gli stereotipi sulle persone con disabilità e sulla quarantena (CLICCA QUI), di Industrie Fluviali (CLICCA QUI), un grande spazio interamente accessibile che sorge nel quartiere Testaccio di Roma, officina culturale ideata e gestita dalla cooperativa sociale integrata PIN.GO, di Davide Renda, un ipovedente con la passione per la vela (CLICCA QUI), delle battaglie dell’associazione ‘Genitori tosti in tutti i posti’ per l’accessibilità ai concerti (CLICCA QUI), della battaglia dell’associazione Luca Coscioni (CLICCA QUI) sui Peba, i Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, di Radio32 (CLICCA QUI) sperimento di comunicazione e partecipazione che nel nome si ispira all’art.32 della Costituzione che tutela il diritto alla salute per tutti e del Disability pride Italia (CLICCA QUI), che accoglie le istanze e la creatività di una grande parte di persone troppo spesso relegate ai margini. Buona lettura e buona visione.

martino.iannone@ansa.it )

Foto di copertina di Massimo Percossi

Si ringrazia per l’amichevole collaborazione Riccardo Rozzera (Disability pride)

La battaglia dell’associazione Coscioni per i PEBA

I Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) sono previsti dal 1986, la maggior parte dei Comuni non si è adeguata alla normativa e risulta inaccessibile alle persone con disabilità, sia motori che sensoriali. L’Associazione Luca Coscioni è riuscita a far condannare molti comuni per atti discriminatori verso le persone con disabilità a causa dell’inerzia delle amministrazioni nell’abbattere barriere che impedivano l’esercizio della libertà di movimento. L’associazione mette a disposizione di ogni persona con disabilità che voglia far valere i propri diritti la propria esperienza e tutela. Per informazioni scrivi a info[at]associazionelucacoscioni.it

Nonostante l’attuale normativa in materia di barriere architettoniche sia in vigore da molti anni (Legge n. 41/1986, richiamata e perfezionata da leggi successive), capita ancora troppo spesso di imbattersi in edifici, pubblici e privati, in percorrenze pubbliche o in servizi pubblici in cui persistono gravi impedimenti all’accessibilità degli spazi. Accessi, ingressi, porte, pavimenti, servizi igienici, ascensori, altezze di vari elementi non fruibili per coloro i quali presentano un handicap motorio o fisico*.

Nell’ambito delle barriere architettoniche le nostre azioni si sono svolte in dialogo con le amministrazioni comunali perché i PEBA vengano effettivamente attuati. Da una parte programmando, dall’altra prevedendo stanziamenti annuali e un lavoro sulla base delle priorità che i cittadini indicano. Abbiamo realizzato e promosso proprio per questo un’applicazione per smartphone scaricabile negli store più importanti chiamata “No Barriere” al fine di segnalare le barriere presenti nel proprio comune:

Porto Genova, sequestrati 800mila guanti

(ANSA) – GENOVA, 29 GIU – Gli uomini del II Gruppo della
Guardia di finanza e i funzionari delle dogane di Genova hanno
sequestrato nel porto di Genova Pra’ 800 mila guanti in lattice.
    Il carico proveniva dalla Malesia ed era destinato a una azienda
di fabbricazione gomma della provincia di Lecco.
    Secondo quanto emerso, il materiale era sprovvisto della
documentazione tecnica che avrebbe dovuto accompagnare il carico
e che ne attestasse i requisiti necessari e previsti per la
regolare commercializzazione. La merce, per un peso complessivo
di 8 tonnellate, è stata sequestrata e i responsabili sono stati
denunciati per frode in commercio e vendita di prodotti con
segni mendaci. Dall’inizio dell’epidemia, il secondo gruppo ha
sequestrato o requisito un totale di circa 6,5 milioni di guanti
in lattice, 2,3 milioni di mascherine, 7 mila litri di alcol
etilico, oltre 29 mila visiere protettive, 168 mila camici
chirurgici e denunciato all’Autorita? Giudiziaria, per vari
reati, 12 soggetti responsabili.(ANSA)

Coronavirus, in Usa altri 288 morti in un giorno. Messico, 4.050 casi in 24 ore

Gli Stati Uniti hanno registrato altri 288 decessi per coronavirus in 24 ore, secondo il conteggio della Johns Hopkins University. La più grande economia del mondo è il Paese più colpito dalla pandemia con 125.768 morti su oltre 2,5 milioni di casi, secondo i dati dell’università con sede a Baltimora. A Los Angeles e in altre sei contee californiane è stato ordinato di chiudere di nuovo, mentre parti del Paese reintroducono le misure restrittive per cercare di arginare il recente nuovo balzo di contagi da coronavirus.

Il Messico ha registrato ieri 4.050 nuovi casi di coronavirus e 267 ulteriori decessi: lo ha reso noto il ministero della Sanità, secondo quanto riporta la Cnn. I nuovi dati portano il bilancio complessivo dei contagi a quota 216.852 e quello dei morti a 26.648. Il Messico è il settimo Paese al mondo con il più alto numero di morti provocati dal virus. Nonostante la situazione non accenni a migliorare, il presidente Andrés Manuel López Obrador ha annunciato che da oggi le misure restrittive nella capitale Città del Messico verranno abolite gradualmente.

La Libia ha registrato nelle ultime 24 ore altri 35 contagi da coronavirus, che portano a 762 il totale dei casi confermati nel Paese. Lo ha reso noto oggi il Centro nazionale libico per il controllo delle malattie sulla propria pagina Facebook. Allo stesso tempo, i morti sono saliti da 18 a 21 ed i guariti da 171 a 196. Il capo del centro nazionale per il controllo delle malattie della città di Sabha, nel Fezzan, Abdel Hamid Al-Fakhiri, ha detto che la regione meridionale ha il maggior numero di casi nel Paese (292).

Pechino ha registrato altri sette casi di Covid-19 a trasmissione domestica legati al focolaio partito dal mercato all’ingrosso Xinfadi: la Commissione sanitaria municipale, fornendo i dati di domenica, ha indicato anche un nuovo asintomatico, oltre a quattro casi sospetti. Dall’11 al 28 giugno le infezioni accertate nella capitale sono salite a 318, a fronte di 26 asintomatici. Ieri è stato disposto il lockdown per quasi mezzo milione di persone ad Anxin, area distante circa 60 a sud di Pechino, nell’Hebei, dopo il rilevamento di 11 contagi. Xu Hejian, portavoce della municipalità della capitale, ha descritto la situazione epidemica ancora “grave e complessa” dopo il recente rimbalzo. Intanto, la Commissione sanitaria nazionale ha citato 12 nuovi casi registrati domenica nel Paese, tra i 7 a Pechino e i 5 importati. Nel complesso, le infezioni si sono portate a 83.512: 418 pazienti sono ricoverati, di cui 8 in gravi condizioni. Sono 78.460 finora i guariti, a fronte di 4.634 decessi.

Frena il Brasile, soprattutto per i morti, ma non il Perù ed il Cile, per cui la pandemia da coronavirus mantiene la sua pericolosità in America Latina dove nelle ultime 24 ore i contagi sono saliti a 2.474.632 (+53.586) e i morti hanno raggiunto quota 111.934 (+1.477). E’ quanto emerge oggi da una elaborazione statistica realizzata dall’ANSA sulla base di dati ufficiali di 34 paesi e territorio latinoamericani. Prima fra le nazioni della regione, il Brasile ha confermato 1.344.143 contagi (+30.476) e 57.622 morti, con un incremento odierno di ‘sole’ 552 unità. Il gigante sudamericano è seguito da Perù (279.419 e 9.317) e Cile (271.982 e 5.509) e da altri sette paesi con più di 20.000 contagi: Messico (216.852 e 26.648), Colombia (91.769 e 3.106), Ecuador (55.255 e 4.429), Argentina (59.933 e 1.232), Repubblica Dominicana (31.373 e 726), Panama (30.658 e 592) e Bolivia (30.676 e 970).