Ludovico Einaudi, in pandemia ho ritrovato libertà

Le noti struggenti, la maestria di Ludovico Einaudi che per la prima volta negli ultimi venti anni si confronta con un album di solo pianoforte. Il 21 gennaio esce, infatti, “Underwater” (Decca Records), 12 tracce intime, istintive e figlie di ciò che abbiamo vissuto negli ultimi mesi. “Quando il mondo fuori era fermo e silenzioso, mi sono immerso in uno spazio libero e senza confini – racconta l’artista, in una presentazione online, a proposito della genesi dell’album -. Ero isolato e ho goduto della pace intorno a me. Ho percepito il silenzio triste del mondo, che però si è tramutato in una sorta di ossigeno per me. Mi sono sentito libero di sperimentare, una libertà che credo si rifletta nel lavoro. La musica diventa così una sorta di manifesto del modo in cui dobbiamo riconsiderare la nostra vita futura, anche nel rispetto della natura che durante il lockdown ha reagito con forza. La bellezza della lentezza è sostanziale”.

La musica di Underwater ha preso vita, in modo naturale. “Quando tutto si è fermato a inizio 2020 ero un po’ infastidito: avevo concerti in America, in Europa, poi cominciai a scrivere musica tutti i giorni, una sorta di diario. Non un obbligo artistico, ma per il piacere di farlo – racconta il compositore e pianista -. Dopo un paio di mesi di questa libertà di scrittura, cominciai a suonarla: non sembravano neanche pezzi scritti da me, sentivo qualcosa di nuovo e ho iniziato ad apprezzare questa conversazione tra me e il piano, che mi restituiva questo tono morbido, caldo e profondo, connesso con il tocco delle dita, come se fosse il suono di una chitarra. Volevo un pianoforte che parlasse e cantasse”. Anche il titolo fa riferimento a fluidità e profondità (così come la copertina che immortala un cigno, simbolo di grazia e bellezza). “Underwater è una dimensione fluida e parallela, che scorre senza interferenze esterne. Sono forme brevi, quasi canzoni, scritte di getto sul pianoforte. A volte nella composizione metti così tanti livelli di pensiero che la pura ispirazione rischia di affievolirsi nel processo. Scrivere una canzone invece è come respirare, un’onda che va e che viene”. Underwater esce dopo un anno molto significativo per Ludovico Einaudi – l’artista più ascoltato di tutti i tempi nello streaming classico -, che ha visto l’uscita dell’album Cinema con le sue colonne sonore più famose tra cui quelle dei due film più premiati della stagione cinematografica, vincitori di Oscar, Bafta e Golden Globe, Nomadland e The Father, oltre alla serie podcast Experience: The Ludovico Einaudi Story con la partecipazione di registi e attori come Russell Crowe, Chloé Zhao (Nomadland), Florian Zeller (The Father), Shane Meadows (This is England) e Eric Toledano e Olivier Nakache (The Intouchables).