Coronavirus, a Parigi il fenomeno delle feste clandestine a pagamento

 Alle 3 del mattino, in più di 50 a ballare sfrenati in 30 metri quadrati di salone, in un appartamento insonorizzato in pieno centro di Parigi: è il fenomeno delle feste clandestine negli appartamenti, che proliferano nella capitale francese che le autorità hanno appena dichiarato “zona di massima allerta” per l’epidemia di Coronavirus. 

Con le nuove regole ferree nei ristoranti e la chiusura dei bar, molti – spiega oggi Le Parisien che ha infiltrato due suoi inviati in una festa clandestina – hanno trasferito il locale in case private. “Organizziamo soprattutto serate da quando i bar hanno cominciato a dover chiudere alle 22 – spiega una delle ragazze che prepara cocktail al banco allestito nell’appartamento adibito a locale da party – cambiamo indirizzo ogni settimana per non farci beccare dalla polizia“. Di mascherine o distanziamenti neppure l’ombra, nonostante le cifre che indicano un’esplosione dei contagi a Parigi. Gli appuntamenti vengono dati all’ultimo minuto con codici che cambiano di volta in volta su Instagram o su Snapchat.
  Le multe, soprattutto per i recidivi, sono salate, fino a 7.500 euro. Ma la polizia, che ha avuto disposizione di intervenire in modo sistematico, sembra impotente: “da una settimana – spiega un responsabile delle forze dell’ordine al quotidiano – abbiamo fatto una decine di interventi trovandoci poi di fronte a feste clandestine ben organizzate. Non possiamo fare altro che verificare che tutto va bene, cerchiamo di far abbassare il volume della musica. Ma mostrarsi più categorici con 100 persone di fronte significherebbe scatenare una rivolta”.