La crisi di Bono Vox: ‘Mi imbarazzano le canzoni degli U2’

Sembra in piena crisi artistica Bono Vox, che ha dichiarato di “rabbrividire” per l’imbarazzo che prova con gran parte delle canzoni realizzate dai suoi U2 e ha rivelato che non gli piace nemmeno il nome della band. La ‘confessione’ del 61enne frontman è stata fatta al podcast Awards Chatter (di The Hollywood Reporter) e ripresa dalla Bbc. Bono, a parte il brano ‘Vertigo’ del 2004, prova una certa difficoltà ad ascoltare la musica incisa sui dischi venduti in tutto il mondo e cantata per anni nei concerti di fronte ai tantissimi fan.

Il cantante irlandese, nonostante il successo planetario e la longevità del gruppo, ha raccontato di aver sentito una delle sue canzoni alla radio e di essere terribilmente arrossito in particolare per la sua voce. Per non parlare poi del nome, U2, ispirato all’aereo spia americano: “Nella nostra mente ricordava l’aereo spia, era futuristico. Poi è diventato una sorta di accettazione implicita di quello che quell’aereo significava. Non mi piace quel nome”.

Riascoltando I primi album della band, tra cui ‘Boy’, Bono ha detto che il suono è incredibile ma non la sua voce, che sente come ‘tesa’ e non molto ‘macho’. “Ero in auto – ha spiegato – e hanno suonato alla radio una delle nostre canzoni. Sono diventato di colore scarlatto. Sono così imbarazzato”. Bono ha anche confessato che solo di recente è diventato un cantante, riferendosi alla sua voce. Ma il rocker non va neanche fiero del nome U2. La pensa allo stesso modo David Howell Evans in arte The Edge (chitarrista) il quale non apprezza il gioco di parole che ne viene fuori. Allo stesso modo del nome ‘Beatles’ che in inglese fa assonanza con beetle, ossia scarabeo.
   

Appello premier Afghanistan a Paesi musulmani, riconosceteci

(ANSA) – KABUL, 19 GEN – Il premier dei talebani ha
chiesto alle nazioni musulmane di essere le prime a riconoscere
ufficialmente il governo afghano salito al potere lo scorso
agosto.
    “Chiedo ai Paesi musulmani di assumere un ruolo guida e
riconoscerci ufficialmente – ha detto Mohammad Hassan Akhund
durante una conferenza tenuta a Kabul sulla crisi economica del
Paese -. Quindi spero che saremo in grado di svilupparci
rapidamente”. (ANSA).
   

Blinken in Ucraina, ‘Putin scelga via pacifica’

(ANSA) – MOSCA, 19 GEN – Il segretario di Stato Usa Antony
Blinken, durante una visita in Ucraina, ha invitato il
presidente russo Vladimir Putin a scegliere una “via pacifica”.
    “Spero fortemente, fortemente, che possiamo mantenere ciò su un
percorso diplomatico e pacifico, ma alla fine, questa sarà la
decisione del presidente Putin”, ha detto Blinken all’ambasciata
americana, due giorni prima dei colloqui col suo omologo russo a
Ginevra. (ANSA).
   

Nasa, eruzione Tonga 500 volte più potente atomica Hiroshima

(ANSA) – ROMA, 19 GEN – I ricercatori della Nasa hanno
calcolato la potenza dell’eruzione avvenuta al largo di Tonga
sabato scorso come “500 volte più potente della bomba atomica
sganciata su Hiroshima”.
    James Garvin, scienziato capo presso il Goddard Space Flight
Center della Nasa, ha detto alla radio Npr che “il numero a cui
siamo arrivati è attorno ai 10 megaton – 10 milioni di
tonnellate – di equivalente in tritolo”. E secondo Michael
Poland, del servizio geologico degli Usa, “potrebbe trattarsi
dell’esplosione più rumorosa avvenuta sulla terra dal 1883,
quando esplose il vulcano Krakatoa in Indonesia”. (ANSA).
   

Covid: Biden distribuisce gratis 400 mln mascherine N95

(ANSA) – WASHINGTON, 19 GEN – Nuova mossa contro la pandemia
da parte dell’amministrazione Biden, che dalla prossima
settimana comincerà a distribuire gratuitamente agi americani
400 milioni di mascherine N95, tramite migliaia di farmacie e di
centri sanitari comunitari. Le mascherine (sino a tre per gli
adulti) arrivano dalla riserva strategica nazionale e sono oltre
la metà di quelle conservate per le emergenze. La decisione è
stata presa per offrire una protezione più alta contro la
variante Omicron, che è maggiormente trasmissibile. (ANSA).
   

L’accusa di Ny, ‘da società Trump pratiche fraudolente’

(ANSA) – NEW YORK, 19 GEN – La società di Donald Trump ha
portato avanti pratiche “fraudolente e ingannevoli”. E’ l’accusa
mossa dal procuratore di New York, Letitia James, secondo la
quale la società dell’ex presidente ha gonfiato il valore delle
sue proprietà per mostrare come la ricchezza di Trump era
maggiore delle apparenze. (ANSA).
   

Macron, servono investimenti, non tornino regole pre-crisi

(ANSA) – STRASBURGO, 19 GEN – “Non ci sarà un rientro alla
normalità pre-crisi. Dobbiamo farlo alla luce di investimenti
indispensabili, come quelli per l’agenda climatica, digitale e
tecnologica o quella sociale e per la difesa. Tutto ciò mostra
l’importanza di una nuova politica di investimenti. Io ho
proposto di avere una prima discussione informale a marzo tra
capi di Stati e di governo. Senza questi investimenti,
resteremmo indietro rispetto agli Usa e alla Cina”. Lo ha detto
Emmanuel Macron al Parlamento Europeo soffermandosi sulla
riforma del Patto di Stabilità nell’ambito delle priorità sella
presidenza Ue. (ANSA).
   

‘Arrestati in Congo gli assassini di Attanasio’

La polizia congolese avrebbe arrestato i presunti assassini dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, ucciso in un’imboscata il 22 febbraio 2021 assieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo.
    Lo annunciano le autorità del Nord Kivu in una conferenza stampa a Goma, secondo quanto riportano su Twitter Justin Kabumba, corrispondente locale di France24 e Ap, e Stanis Bujakera Tshiamala, giornalista Reuters e Dpa. Nei tweet vengono mostrate anche alcune foto e un video dei presunti assassini consegnati al governatore militare del Nord Kivu. Al momento non c’è però la conferma delle autorità centrali congolesi. 

 Dopo la notizia dell’arresto dei presunti assassini dell’ambasciatore Luca Attanasio, l’Ambasciata italiana in Congo si è immediatamente attivata ieri sera, è subito entrata in contatto con le competenti autorità congolesi ed è in attesa – secondo quanto si apprende – di informazioni ufficiali. La Farnesina continua a vigilare affinché i responsabili di questo crimine efferato siano presto assicurati alla giustizia.

 Una attenta verifica e prudente valutazione delle notizie che arrivano dal Congo sono in atto in queste ore, in Procura, a Roma, nell’ambito dell’indagine relativa all’omicidio dell’ambasciatore Luca Attanasio e del suo carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci. In base a quanto riferiscono fonti dell’ufficio giudiziario i pm di piazzale Clodio chiederanno per vie ufficiali i verbali delle dichiarazioni rese dagli arrestati per esaminarli e riscontrare l’eventuale responsabilità oggettiva su quanto avvenuto circa un anno fa. Inoltre, nell’ambito del perimetro delineato dalle due rogatorie inviate in Congo, si sta lavorando per accelerare la missione dei carabinieri del Ros al fine di provare ad ascoltare direttamente gli arrestati e affiancare gli investigatori locali nei prossimi passi degli accertamenti.

Sono due gli uomini arrestati ieri nella Repubblica democratica del Congo con l’accusa di aver ucciso l’ambasciatore italiano Luca Attanasio, in un agguato a nord di Goma lo scorso febbraio, nel tentativo di rapirlo. Lo precisa l’Ap sul proprio sito, dopo che ieri erano state diffuse le immagini di 6 uomini seduti a terra e in manette circondati da agenti locali armati. Il comandante della polizia della provincia del Nord Kivu, Aba Van Ang, li aveva presentati come membri di “tre gruppi di criminali che hanno insanguinato Goma”, uno dei quali responsabile della morte di Attanasio, del carabinieri Vittorio Iacovacci e dell’autista congolese del Pam Mustafa Milambo. Gli altri quattro arrestati sono accusati di aver attaccato altri operatori umanitari nella regione, aggiunge l’Ap. Sempre secondo il comandante, la “mente” e autore materiale dell’omicidio di Attanasio, un uomo noto con il nome di Aspirant, è ancora in fuga. Il gruppo avrebbe voluto rapire il diplomatico italiano per chiedere un riscatto di un milione di dollari in cambio del suo rilascio, ha aggiunto.

“Non è la prima volta che dal Congo arrivano notizie del genere che poi si rivelano essere una farsa. Per cui non vorrei fare alcun commento sugli arresti prima che le nostre autorità abbiamo controllato e certificato l’operato della Polizia congolese. Fino ad allora per noi famigliari questi arresti non contano nulla”. Così, contattato dall’ANSA, Salvatore Attanasio ha commentato la notizia dell’arresto, da parte della Polizia di Kivu, dei presunti assassini di suo figlio Luca, l’ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo ucciso lo scorso 22 febbraio in un attentato.”Il governo del Congo ha l’obiettivo di chiudere in tutta fretta questo caso, che per il Paese è piuttosto spinoso e quindi cerca di liquidare in fretta e in modo semplicistico la vicenda – aggiunge Salvatore Attanasio, il quale ha ricevuto la notizia dell’arresto attraverso i telegiornali -. Di certo, anche se queste persone fossero davvero gli assassini di Luca, questo non basta per fare chiarezza, in quanto bisogna chiarire le responsabilità del Pam (il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite ndr), che a nostro avviso sono molto gravi per non aver previsto la necessaria protezione alla missione”. “La verità deve venire fuori e sono convinto che alla fine emergerà – spiega Attanasio, che su questo si è confrontato anche con la nuora dopo aver ricevuto la notizia degli arresti -, ma sarà quella portata dalla magistratura italiana, che è l’unica in cui crediamo e che è l’unica che può far venir fuori almeno un briciolo di verità”. Infine, Salvatore Attanasio ha voluto esprimere la sua fiducia nell’operato della Farnesina, “che sulla effettiva serietà degli arresti non ha ancora potuto verificare, ma che sta facendo il massimo. Come noi, anche il ministro Di Maio è indignato per il comportamento del Pam. Forse bisognerebbe alzare ulteriormente l’asticella a livello europeo e in questo avevamo ricevuto prima di Natale un importante interessamento da parte dell’ex presidente Sassoli. Senza di lui abbiamo perso un sostegno importante, ma l’Europa deve battere un colpo”.

Sci: Mondiali paralimpici; Bertagnolli oro in slalom gigante

(ANSA) – ROMA, 19 GEN – Arriva da Giacomo Bertagnolli e dalla sua guida Andrea Ravelli il secondo oro per l’Italia ai Mondiali Paralimpici degli sport della neve di Lillehammer. Uno degli atleti azzurri più attesi alla vigilia dell’evento, il portabandiera dell’Italia ai prossimi Giochi Paralimpici Invernali di Pechino 2022, all’esordio in questo Mondiale, ha dominato lo slalom gigante di categoria visually impaired sciando in 2:14.17. Alle spalle della coppia trentina si sono piazzati gli austriaci Johannes Aigner e Matteo Fleischmann, staccati di 1.29 dall’atleta delle Fiamme Gialle (2:15.46 il tempo di Aigner). Terzo gradino del podio per il francese Hyacinthe Deleplace e la sua guida Maxime Jourdan (2:17.92).
    Podio solo sfiorato, invece, per Federico Pelizzari nella gara di categoria standing. Dopo lo splendido bronzo vinto in Combinata, il lombardo ha ottenuto il quarto posto nello Slalom Gigante: 2:17.96 il crono dello sciatore della Polisportiva Disabili Valcamonica. L’oro è andato al russo Aleksei Bugaev (2:15.04), l’argento al francese Arthur Bauchet (2:15.18), il bronzo allo svizzero Theo Gmuer (2:17.85).
    “E’ fantastico – ha detto Bertagnolli – sono felicissimo per questa vittoria totalmente inaspettata, anche perché fino a due giorni fa mi trovavo a casa, bloccato dal Covid. Fortunatamente l’ultimo tampone ha dato esito negativo e sono potuto partire.
    E’ il primo oro iridato che vinco insieme ad Andrea e sono molto orgoglioso di questo, soprattutto perché conquistato a un mese e mezzo dall’inizio delle Paralimpiadi”.
    “Straordinaro oro nello Slalom Gigante per Giacomo Bertagnolli e la guida Andrea Ravelli alla prima prova nel Mondiale di Lillehammer. Una super prestazione del portabandiera azzurro che ha dato un’altra grande dimostrazione di carattere e di talento. Complimenti a Giacomo per questo successo e complimenti anche a Riccardo Pelizzari protagonista, anche oggi, di una prova maiuscola. Un applauso anche a tutta la squadra azzurra che a Lillehammer sta portando in alto i colori del nostro Paese”, è quanto dichiara Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico. (ANSA).
   

Bollette: riunione con Draghi, Franco, Giorgetti e Cingolani

E’ in corso a Palazzo Chigi, secondo quanto si apprende, una riunione sul caro-energia con il premier Mario Draghi e i ministri dell’Economia Daniele Franco, dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, della Transizione ecologica Roberto Cingolani, oltre al sottosegretario alla presidenza Roberto Garofoli e il consigliere economico del premier Francesco Giavazzi.

Le riunioni si susseguono in questi giorni in vista del Cdm di domani che potrebbe varare nuove misure per calmierare gli aumenti delle bollette di luce e gas, insieme a una nuova tornata di ristori per le attività colpite dalle restrizioni anti-Covid.