L’Infinito di Giacomo Leopardi è ora videopoesia

“L’Infinito” di Giacomo Leopardi è diventata una videopoesia, ovvero una poesia in forma di cortometraggio, al Festival di poesia totale “La punta della lingua 2020”: è stata proiettata in anteprima nazionale al Cortile di Palazzo Venieri di Recanati. L’animazione è firmata da Simone Massi, uno dei più grandi registi di cinema d’animazione del mondo, mentre la voce recitante è di Neri Marcorè, la colonna sonora di Stefano Sasso, le riprese di Julia Gromskaya e la post-produzione di Lola Capote. Un minuto e mezzo in cui si intrecciano storie e presenze, persone e animali, vissuti e istinti raccontati dalla matita in movimento di Massi. La videopoesia “L’Infinito” è stata protagonista pochi giorni fa del 10° Festival Internazionale di Animazione Supertoon, a Šibenik in Croazia e sarà, inoltre, l’unica opera italiana a rappresentare il nostro paese al 18° Festival Internazionale di Animazione di Hiroshima, in programma dal 20 al 24 agosto in Giappone.

Al Festival di Poesia totale sono attesi 70 artisti per 30 appuntamenti ad Ancona e San Severino Marche fino al 9 agosto.

Niente stampa alla convention repubblicana

Con una decisione senza precedenti nella storia moderna americana la convention repubblicana di fine agosto a Charlotte, in North Carolina, sarà chiusa alla stampa. Lo riporta la Cnn che cita un portavoce del partito. Per assicurare il rispetto del distanziamento sociale, ai giornalisti non sarà permesso di essere presenti dove i delegati voteranno per nominare formalmente il presidente Donald Trump candidato repubblicano alla presidenza per le elezioni del 3 novembre 2020. Sarà possibile però seguire le votazioni via streaming.
   

Crew Dragon si sgancia da Iss, ritorno

(ANSA) – ROMA, 2 AGO – SpaceX Crew Dragon si è sganciata dalla
Stazione spaziale internazionale (Iss) per fare il suo ritorno
sulla Terra. Lo rende noto la Nasa. La navetta su cui ci sono i
due astronauti americani Bob Behnken e Doug Hurley farà
ammaraggio stasera nel Golfo del Messico verso le 18:41 Gmt (le
20:41 in Italia).
   

M5s: Di Battista,sarò prima linea ma errore pensare ruoli

“Per me viene prima un progetto politico. Penso di aver dimostrato in ogni modo che non mi interessano ruoli, poltrone e non sono particolarmente affascinato dal potere, non campo di politica”. Così Alessandro Di Battista, del M5s, risponde a chi gli domanda se si candiderà come capo politico. “Io rientrerò in campo in prima linea quando avrò un’agenda politica del Movimento che condivido, costruita con tutti i nostri iscritti. Se si vuole pensare prima ai ruoli e dopo all’agenda politica, rispetto a un mondo post Covid che sarà tutto diverso, hanno capito poco”.

“La mia ricetta per il Paese è sostegno alla classe media, politiche ambientali, che è anche lotta per una maggiore occupazione, e rafforzamento dello Stato sociale”. “La mia ricetta? Sto andando una mano in cucina in un bar gestito da mio cugino ed è molto divertente”, scherza tra l’altro.

“I decreti sicurezza – ha detto in un altro passaggio della trasmissione – non li ho scritti io e non ero in Parlamento e quindi non li ho votati ma vedo che ci sono partiti di destra che speculano dal punto di vista elettorale e qualche partito di sinistra che evidentemente utilizza il tema immigrazione come bacino elettorale e anche come bacino di risorse da far arrivare alle cooperative vicine ai partiti di sinistra. Forse alcuni vogliono modificare i decreti sicurezza più per questo, per dare più denari alle cooperative piuttosto che per garantire più diritti ai popoli. Per me alla sinistra e al Pd dei migranti interessa molto poco”.
   

Milan da record con Ibra, tris al Cagliari

La griffe della nuova maglia non spezza la magia post lockdown del Milan da record, bello e vincente (3-0 con l’autorete di Klavan, il decimo sigillo di Ibrahimovic e il gol di Castillejo) anche nell’ultima fatica stagionale. Il Cagliari di Zenga, a cui il presidente Giulini dà il ben servito prima della gara in diretta tv (“parte un nuovo progetto, Di Francesco può essere la nostra prima scelta”), non oppone alcuna resistenza e finisce per essere travolto in una serata dalle temperature torride.cDonnarumma resta inoperoso (la prima parata arriva al 91′ su Faragò) e il fortino sardo regge appena 10′: il rasoterra di Leao centra il palo e carambola sulla tibia del goffo Klavan per un’autorete tragicomica. L’attaccante portoghese, per una mezz’ora abbondante, è una delizia per gli occhi: al 24′ sfiora l’eurogol con una elegante rovesciata che si stampa sulla traversa ma alza poi bandiera bianca per una noia muscolare. Ma è tutto l’attacco del Milan ad entusiasmare Pioli che inanella una lunga serie di primati: la striscia di 20 gare consecutive con almeno un gol realizzato è la quinta più lunga della storia del club, nessuna squadra in Europa ha segnato tanto (35) dopo la sosta forzata per il Coronavirus e in più Ibrahimovic – a 38 anni, 9 mesi e 29 giorni – con un siluro al 55′ diventa il giocatore più anziano a raggiungere la doppia cifra di reti – per altro in appena 18 presenze – in un singolo campionato di Serie A, battendo il record di Silvio Piola risalente al 1952.
   

Immobile eguaglia Higuain, la Lazio finisce quarta

 Immobile entra nella storia del calcio italiano. Con il gol segnato al Napoli nella sfida finale del campionato al San Paolo, l’attaccante della Lazio, che prima del match già aveva la certezza di vincere l,a Scarpa d’oro, raggiunge quota 36 gol segnati e raggiunge Gonzalo Higuain che con la maglia del Napoli ne mise a segno altrettanti nel 2016. Il Napoli vince ma nel finale di gara, brutto perché caratterizzato da una rissa in campo dopo un brutto fallo di Luiz Felipe su Lozano, perde per infortunio Insigne che si ferma per un risentimento a un adduttore che rischia di fargli saltare sabato prossimo l’impegno con il Barcellona, il più importante di questo finale di stagione.

L’Inter ferma l’Atalanta, Conte 2/o e Gasperini 3/o

L’Inter ferma la lunga corsa dell’Atalanta e si assicura il secondo posto. I bergamaschi devono accontentarsi del terzo (grazie agli scontri diretti con la Lazio, a pari punti), che non è il miglior risultato nella storia del club ma merita i fuochi d’artificio al 90′ e la festa in mezzo al campo.
    La cavalcata strepitosa con cui la squadra di Gasperini ha scompigliato la Serie A, ha regalato gioia a Bergamo, prima e dopo i drammatici mesi vissuti dalla città nel lockdown per il coronavirus. Nell’epilogo di campionato, però, la migliore difesa tiene a secco il migliore attacco, i due gol che all’Atalanta mancavano per arrivare a quota 100 li trovano D’Ambrosio e Young. Con questo 2-0 Conte eguaglia gli 82 punti di Mourinho nell’anno del triplete, e dopo gli scivoloni della Juventus a scudetto ormai conquistato, chiude a -1 dai campioni d’Italia, rimpiangendo i punti lasciati per strada contro medio-piccole e ora deve superare mercoledì il Getafe per provare ad arrivare in fondo all’Europa League.

Atalanta aspetta Ilicic, Bergamo ti ama

(ANSA) – BERGAMO, 01 AGO – “Avevamo l’obiettivo di poter
recuperare Ilicic per fine stagione per poterlo presentare a
Lisbona per la Champions. Probabilmente non sarà così, ma lui sa
che la squadra gli vuole bene, la società anche , la città lo
ama. Lui è un bergamasco, lo vogliamo con noi prima o poi”.
    E’ il messaggio che il dg dell’Atalanta, Umberto Marino, manda
al calciatore sloveno, tornato da qualche giorno in patria per
non meglio precisati motivi personali. Poco prima dell’ultima
partita di campionato con l’Inter, anche Alejandro Gomez a Dazn
ha parlato di Ilicic. “Ci manca tanittissmo come persona
soprattutto, in spogliatoio è fra i più esperti. A me
soprattutto manca perché è un grande amico, speriamo di
dedicargli questa vittoria”. (ANSA).
   

Serie A: Roma ribalta la Juve, giallorossi chiudono con tris

La campagna torinese della Roma si conclude con la seconda vittoria in quattro giorni: dopo aver espugnato l’Olimpico Grande Torino mercoledì, i giallorossi si ripetono all’Allianz Stadium in un’altra rimonta. Perotti (due volte, una dal dischetto) e Kalinic ribaltano la rete iniziale di Higuain, il successo in campionato sotto la Mole sponda bianconera mancava da 10 anni. La Juve si consola con la festa per il nono scudetto consecutivo: in vista del Lione, però, continua a preoccupare la fase difensiva, anche perché in totale sono 43 gol subiti.

Maurizio Sarri (squalificato, in panchina c’è il vice Martusciello) lascia a riposo Ronaldo, seduto in tribuna al pari dell’infortunato Dybala, e ne sceglie tre dell’Under 23 per partire dall’inizio: sono il terzino sinistro Frabotta, il centrocampista Muratore già visto alla Sardegna Arena di Cagliari e l’esterno d’attacco Zanimacchia, che completa il reparto offensivo insieme a Bernardeschi e Higuain.

Nella Roma, che ha vissuto quattro giorni sotto la Mole tra le due trasferte al Grande Torino e allo Stadium facendo la spola Golden Palace-Vinovo, i giovani scelti da Fonseca sono Fuzato, Villar e il 2002 Calafiori, mentre il tandem di trequartisti Perotti-Zaniolo supporta l’unica punta Kalinic.

Clima di festa e da ultimo giorno di scuola, come testimoniano i bianconeri che arrivati in pullman allo Stadium si sono messi a cantare “I campioni dell’Italia siamo noi!”, poi in campo è il festival del gol. “Può uscirne una sfida spettacolare oppure una prestazione demotivata”, diceva Sarri alla vigilia, e spettacolo è stato.

A metà primo tempo, infatti, è già 1-1: gli errori in marcatura di Zappacosta da una parte e Rugani dall’altra portano alle reti, entrambe da calcio d’angolo, di Higuain e Kalinic. In chiusura, la rimonta giallorossa è completata da Perotti, che dal dischetto realizza il rigore conquistato da Calafiori per fallo di Danilo. E la formazione di Fonseca, a inizio ripresa, dilaga con la doppietta dell’argentino, ispirato da un’azione travolgente di Zaniolo. Nella Juve c’è spazio per Ramsey, che colpisce un palo, e per Demiral, al rientro esattamente un girone dopo la rottura del legamento crociato all’Olimpico di Roma a gennaio scorso, oltre a uno spezzone per Oliveri, Vrioni (esordio assoluto) e la passerella finale per il terzo portiere Pinsoglio.

Non succede più nulla e si arriva così al triplice fischio finale: ora nella testa di Ronaldo e soci, oltre alla festa per lo scudetto, c’è soltanto il Lione. La Roma, invece, dovrà vedersela in Europa League con il Siviglia.
   

Calcio: Bonaventura addio al Milan tra le lacrime

(ANSA) – MILANO, 01 AGO – Giacomo Bonaventura lascia il
Milan tra le lacrime e senza poter salutare il pubblico che per
6 anni lo ha sostenuto. Il centrocampista rossonero, al termine
della gara contro il Cagliari, è stato l’ultimo ad abbandonare
il terreno di gioco di San Siro, visibilmente commosso.
    Bonaventura è in scadenza di contratto e si accaserà altrove nel
mercato estivo. (ANSA).