Def: nuove stime con il Recovery, giù tasse dei ceti medi

La manovra per il 2021 sarà finanziata anche “dall’utilizzo delle risorse messe a disposizione dal pacchetto NGEU, tra cui quelle dei fondi React-EU, Sviluppo Rurale e RRF. Per quest’ultimo si prevede l’utilizzo pieno delle sovvenzioni (grants) messe a disposizione del nostro Paese, e un utilizzo dei prestiti compatibile con il raggiungimento degli obiettivi di bilancio”. E’ quanto si legge nella bozza della nota di aggiornamento al Def (Nadef) di cui l’ANSA ha presto vistione e che sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri stasera.
    “Si sottolinea – si legge ancora – che le sovvenzioni forniscono uno stimolo fiscale ma sono al contempo neutrali dal punto di vista dei saldi di bilancio”. 

Nello scenario avverso di un riacutizzarsi del Covid, il Pil 2020 diminuirebbe del 10,5% anziché il -9% stimato. Nel 2021 la crescita si fermerebbe invece a +1,8% contro il +6% dello scenario programmatico. È quanto si legge nella bozza della Nota di aggiornamento al Def.

In caso di un pericoloso aggravamento dei contagi da Covid 19 il Governo potrebbe optare per delle “chiusure selettive”. E’ quanto si legge nella bozza della NaDef che approderà in cdm stasera. “Nello scenario di rischio, a differenza di quanto ipotizzato nello scenario tendenziale, la ripresa dei contagi osservata a partire da agosto si aggraverebbe sensibilmente nei mesi finali del 2020, portando anche al raggiungimento di livelli di guardia in termini di ricoveri ospedalieri. Ciò – si legge nel paragrafo dedicato al cosiddetto ‘scenario avverso’ – indurrebbe il Governo a reintrodurre chiusure selettive di alcuni settori e misure di distanziamento sociale”.
   
“Le risorse per il finanziamento degli interventi previsti dalla manovra di bilancio per il 2021 saranno assicurate” da “rimodulazione di alcuni fondi di investimento e l’avvio di un programma di revisione e riqualificazione della spesa della PA; la revisione di alcuni sussidi dannosi dal punto di vista ambientale; incrementi di gettito derivanti dal miglioramento della compliance, correlati anche all’incentivazione all’utilizzo degli strumenti elettronici di pagamento“.

“I fondi del NGEU consentiranno spazi fiscali per far entrare a regime la riforma fiscale con la quale il Governo si è impegnato a ridurre il cuneo fiscale sul lavoro, soprattutto per i redditi medi e medio-bassi. La riforma fiscale si finanzierà strutturalmente con il contrasto all’evasione fiscale e con una riforma del sistema delle detrazioni e dalla tassazione ambientale”.

“La manovra di finanza pubblica per il 2021 prevede, inoltre, il finanziamento delle politiche invariate non coperte dalla legislazione vigente per circa due decimi di punto di PIL, tra cui missioni di pace, rifinanziamento di taluni fondi di investimento, fondo crisi di impresa, ecc., e il rinnovo di alcune politiche in scadenza”. E’ quanto si legge nella bozza della Nota di aggiornamento al Def (Nadef) che l’ANSA ha potuto visionare. Il governo, si legge nella Nadef, “intende adottare nuove politiche di sostegno agli investimenti pubblici e di incentivo all’occupazione, nonché un piano di riforme strutturali che costituiscono parte integrante del Recovery e Resilience Plan (RRP) – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in italiano – che sarà sottoposto al vaglio del Parlamento italiano e delle istituzioni europee”. 

Tra i capitoli “principali” della manovra ci saranno “significative risorse per il sostegno all’occupazione e ai redditi dei lavoratori, segnatamente nei settori più impattati dall’emergenza Covid-19 e con particolare riferimento al primo anno di programmazione, il 2021″. E’ quanto si legge nella bozza della Nota di aggiornamento al Def (Nadef), in cui si conferma che sarà completato “il finanziamento del taglio del cuneo fiscale sul lavoro dipendente (i c.d. 100 euro) e si finanzia il taglio contributivo al Sud già introdotto dal decreto-legge di agosto limitatamente alla seconda metà del 2020″.

“Attuare un’ampia riforma fiscale che migliori l”equità, l’efficienza e la trasparenza del sistema tributario riducendo anche il carico fiscale sui redditi medi e bassi, coordinandola con l’introduzione di un assegno universale per i figli“. E’ uno dei principali obiettivi della politica di bilancio per il prossimo triennio indicata nella bozza della Nota di aggiornamento al Def, di cui l’ANSA ha preso visione e che sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri questa sera. Si ribadisce che “il Governo intende attuare” la riforma fiscale complessiva “sulla base di una Legge delega che sarà parte integrante del PNRR e dei relativi obiettivi intermedi”.

Coronavirus: boom di casi in Gb, 12.600 in 24 ore

(ANSA) – ROMA, 05 OTT – Boom di contagi da coronavirus nel
Regno Unito. In 24 ore ne sono stati registrati 12.594, secondo
le cifre diffuse dal governo. Le vittime sono 19, secondo quanto
riporta la Bbc.
    Il dato arriva all’indomani di una giornata di caos nei
conteggi, da cui è emerso che circa 16.000 casi tra il 25
settembre ed il 2 ottobre non erano stati conteggiati. (ANSA).
   

Borsa: Milano rallenta (+0,3%), frena Nexi, bene Poste

Rallenta Piazza Affari (Ftse Mib +0,47%) priva dell’impulso di Nexi (-1,87%), girata in calo dopo un rally iniziale a seguito dell’annuncio della fusione con Sia.
    Corre invece Poste (+4%), con scambi triplicati rispetto alla norma, per oltre 2,6 milioni di pezzi,, mentre lo spread tra Btp e Bund si stabilizza a 131,9 punti. Segue Cnh (+3,13%), sull’onda lunga di una commessa di Iveco in Argentina, dove fornirà 100 camion a metano ad Nrg. Acquisti anche su Diasorion (+2,64%), seguita da Saipem (+2,6%) ed Eni (+2,4%) con il greggio White Texas in rialzo del 4% a 38,54 dollari al barile.
    Bene Azimut (+2,35%), Pirelli (+2,12%) e Fineco (+1,82%). Frena Bper (-7,45% a 1,18 euro), nel primo giorno di aumento di capitale a 0,9 euro per azione per un totale di 802 milioni di euro, finalizzato all’acquisto degli sportelli in esubero dalla fusione tra Intesa (+1,39%) e Ubi , uscita oggi definitivamente dal listino. Contrastate Banco Bpm (-1,36%) e Unicrtedit (+1,51%), deboli Enel (-0,92%), Ferrari (-0,84%) ed Exor (+0,8%). A due velocità su Aim Franchi Marmi (-0,99%) e Labomar (+18%) nel giorno del debutto. (ANSA).
   

Intesa:più forte in wealth management,acquisito 69% Reyl

Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking, la divisione private banking del gruppo Intesa Sanpaolo e Reyl, gruppo bancario indipendente e diversificato con sede a Ginevra, annunciano la conclusione di un accordo per la costituzione di una partnership strategica. Fideuram acquisirà una partecipazione del 69% in Reyl e conferirà la propria controllata bancaria svizzera Intesa Sanpaolo Private Bank (Suisse) Morval, a Reyl. L’operazione consentirà a Intesa di rafforzarsi nel wealth management.
    Una volta finalizzata l’operazione, che è soggetta alle consuete approvazioni regolamentari e si prevede potrà essere completata entro la prima metà del 2021, Intesa Sanpaolo Private Bank (Suisse) Morval sarà incorporata in Reyl, dando origine a un gruppo bancario privato internazionale di considerevoli dimensioni, con sede a Ginevra, circa 400 collaboratori, masse amministrate superiori a 16, 71 miliardi di euro (18 miliardi di Franchi svizzeri) e un patrimonio netto regolamentare di circa 232, 06 milioni di euro (250 milioni di franchi svizzeri). Oltre che in Svizzera, la banca sarà presente anche nell’Unione Europea, in America Latina, in Medio Oriente e in Estremo Oriente.
    “La partnership con Reyl conferma la strategia del Gruppo Intesa Sanpaolo, è da lungo tempo orientato verso un modello di business incentrato sul Wealth Management & Protection”, afferma Tommaso Corcos, amministratore delegato di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking. “Siamo molto entusiasti di questo accordo, che apre un nuovo capitolo nella storia aziendale di Reyl”, sostiene François Reyl, direttore generale di Reyl.
    (ANSA).
   

Caso Caruana: Ong denuncia 4 banche francesi per riciclaggio

Quattro banche ed un fondo d’investimento francesi sono stati denunciati dalla Ong anticorruzione Sherpa e dalla Fondazione Daphne Caruana Galizia per riciclaggio di denaro. Secondo la denuncia presentata dalle due organizzazioni al tribunale finanziario francese, le cinque istituzioni finanziarie avrebbero sostanzialmente chiuso gli occhi sulle denunce di corruzione pubblicate dalla giornalista maltese (uccisa con un’autobomba il 16 ottobre 2017) ed avrebbero proceduto alla concessioni di un grosso prestito ad Electrogas, la società che gestisce la centrale termoelettrica di Malta ed il contratto di fornitura di gas azero.
    Si tratta, dice il sito di Sherpa, di BNP Paribas, Société Générale, Natixis, CIC e Rivage Investment. “Appena due mesi dopo l’assassinio della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, avvenuto mentre indagava su uno scandalo di corruzione che coinvolgeva personalità di primo piano della politica e degli affari maltesi – scrive Sherpa sul suo sito – alcune banche francesi ed una società di gestione patrimoniale hanno accordato un prestito a Electrogas Malta”. Sherpa osserva che “questi intermediari finanziari hanno obblighi verso la lotta al riciclaggio di denaro ed al finanziamento del terrorismo e devono identificare i beneficiari effettivi delle società con cui fanno affari” e “avrebbero dovuto rendersi conto che Electrogas era quanto meno invischiata nello scandalo di corruzione rivelato dalla stampa”. 
   

Azerbaigian, ‘coinvolgere Ankara nel processo di pace’

(ANSA) – MOSCA, 5 OTT – Il presidente azero Ilham Aliyev
ha affermato che la Turchia dovrebbe essere più attivamente
coinvolta nel processo di pace nel Nagorno-Karabakh. Lo riporta
l’agenzia di stampa russa Interfax. “La Turchia – ha detto
Aliyev in un’intervista alla tv Trt Haber – è un paese forte,
che possiede un grande potenziale sull’arena mondiale. La
Turchia è nostro vicino, vicino dell’Armenia, del Caucaso del
sud, perciò deve essere più attiva in questa questione”. La
Turchia è considerata politicamente vicina all’Azerbaigian.
    (ANSA)

Covid: 45mila morti in Russia, il doppio degli ufficiali

Le statistiche del governo russo suggeriscono che più di 45.000 persone sono morte per coronavirus dall’inizio della pandemia, ovvero più del doppio del numero stimato dalla task force contro il Covid-19. Lo scrive il Moscow Times. Secondo l’agenzia statale di statistica Rosstat, 45.663 persone a cui è stato diagnosticato il Covid-19 sono morte tra aprile e agosto in Russia. Ma la task force nazionale, che raccoglie le cifre giornaliere sulla base dei dati riportati dai centri di crisi regionali, colloca il numero totale di morti a 21.475. Dunque meno della metà del totale dei cinque mesi di Rosstat. 
   

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato di non essere a conoscenza del possibile ritorno del lockdown in Russia a causa dell’epidemia di coronavirus. “Non ho sentito alcuna discussione su questo argomento. Sapete che il numero crescente di persone infette è un motivo abbastanza serio per prepararsi ed essere più cauti nelle nostre attività quotidiane. Questo riguarda ognuno di noi. Per quanto riguarda l’isolamento, non ho sentito tali discussioni”, ha detto Peskov quando gli è stato chiesto se il Cremlino sta discutendo il ripristino di alcune restrizioni di isolamento visto il crescente numero di casi di coronavirus a livello nazionale.

Elisabetta loda la stampa per il servizio durante il Covid

(ANSA) – ROMA, 05 OTT – La regina Elisabetta II loda la
stampa tradizionale per il suo “servizio” durante la pandemia.
    In una lettera alla News Media Association che rappresenta tutte
le maggiori testate locali e nazionali nel Regno Unito, la
sovrana ha sottolineato come “la pandemia da Covid-19 ha
dimostrato ancora una volta l’importante ruolo di servizio
pubblico che i media consolidati svolgono sia a livello
nazionale che a livello locale”. E ha continuato: “Gli sforzi
dei media nel sostenere le comunità in tutto il Regno Unito
durante la pandemia sono stati inestimabili”. L’intervento della regina ha coinciso con il lancio della
campagna ‘Journalism Matters’ (Il giornalismo conta), pensata
per sollecitare il sostegno dell’opinione pubblica e del governo
verso i media tradizionali. (ANSA).
   

Coronavirus: in Repubblica ceca da oggi è stato di emergenza

(ANSA) – PRAGA, 5 OTT – È in vigore da oggi, e lo sarà per
un mese, lo stato di emergenza deciso per il coronavirus nella
Repubblica ceca. Le misure restrittive introdotte varranno
invece per almeno due settimane. Si tratta soprattutto di
limitazioni all’attività scolastica, agli eventi culturali e
sportivi. In questo periodo verranno inoltre annullati concerti
e spettacoli di opera lirica che favoriscono la difusione del
virus, e altre attività culturali e di intrattenimento.
    L’obiettivo è stabilizzare la situazione epidemiologica,
attualmente ritenuta inquietante, e cotenere i nuovi contagi.
    Solo domenica sono stati constatati 1.841 nuovi casi. La
Repubblica ceca è dopo la Spagna il secondo paese dell’Ue, in
cui il numero dei casi cresce più rapidamente. Il ministro della
Sanità Roman Prymula ha avvisato che se la gente non rispetterà
le attuali misure, il governo sarà costretto a procedere “in
maniera più dura”. Secondo Prymula, per il momento comunque non
c’è motivo di arrivare a dei lockdown come avviene in Spagna o
in Israele. (ANSA).