Coronavirus, a Parigi il fenomeno delle feste clandestine a pagamento

 Alle 3 del mattino, in più di 50 a ballare sfrenati in 30 metri quadrati di salone, in un appartamento insonorizzato in pieno centro di Parigi: è il fenomeno delle feste clandestine negli appartamenti, che proliferano nella capitale francese che le autorità hanno appena dichiarato “zona di massima allerta” per l’epidemia di Coronavirus. 

Con le nuove regole ferree nei ristoranti e la chiusura dei bar, molti – spiega oggi Le Parisien che ha infiltrato due suoi inviati in una festa clandestina – hanno trasferito il locale in case private. “Organizziamo soprattutto serate da quando i bar hanno cominciato a dover chiudere alle 22 – spiega una delle ragazze che prepara cocktail al banco allestito nell’appartamento adibito a locale da party – cambiamo indirizzo ogni settimana per non farci beccare dalla polizia“. Di mascherine o distanziamenti neppure l’ombra, nonostante le cifre che indicano un’esplosione dei contagi a Parigi. Gli appuntamenti vengono dati all’ultimo minuto con codici che cambiano di volta in volta su Instagram o su Snapchat.
  Le multe, soprattutto per i recidivi, sono salate, fino a 7.500 euro. Ma la polizia, che ha avuto disposizione di intervenire in modo sistematico, sembra impotente: “da una settimana – spiega un responsabile delle forze dell’ordine al quotidiano – abbiamo fatto una decine di interventi trovandoci poi di fronte a feste clandestine ben organizzate. Non possiamo fare altro che verificare che tutto va bene, cerchiamo di far abbassare il volume della musica. Ma mostrarsi più categorici con 100 persone di fronte significherebbe scatenare una rivolta”. 
   

Approvato il Def, in arrivo riforma e patto fiscale

Via libera del Consiglio dei ministri alla Nota di aggiornamento al Def (Nadef), con il nuovo quadro macroeconomico che farà da cornice alla prossima manovra.

La Nota di aggiornamento al Def “definisce il perimetro di finanza pubblica nel quale si iscriveranno le misure della prossima legge di bilancio, che avrà come obiettivo quello di sostenere la ripresa dell’economia italiana nel triennio 2021-2023, in stretta coerenza con il prossimo Piano nazionale di ripresa e resilienza” si legge nel comunicato di Palazzo Chigi.

La prossima legge di bilancio e le sovvenzioni della Recovery and Resilience Facility “avranno un valore complessivo pari a circa il due per cento del Pil nel 2021”, pari quindi a circa 35 miliardi.

“Gli interventi – si sottolinea – saranno principalmente rivolti a sostenere, nel breve termine e per tutta la durata della crisi da COVID-19, i lavoratori e i settori produttivi più colpiti; a valorizzare appieno le risorse messe a disposizione dal programma “Next Generation EU” per realizzare investimenti e riforme di vasta portata e profondità; ad attuare un’ampia riforma fiscale che migliori l’equità, l’efficienza e la trasparenza del sistema tributario riducendo anche il carico fiscale sui redditi medi e bassi, coordinandola con l’introduzione di un assegno universale per i figli; ad assicurare un miglioramento qualitativo della finanza pubblica, spostando risorse verso gli utilizzi più opportuni a garantire un miglioramento del benessere dei cittadini, dell’equità e della produttività dell’economia; a ricondurre l’indebitamento netto della pubblica amministrazione verso livelli compatibili con una costante e sensibile riduzione del rapporto debito/PIL”.

“Definiamo una strategia economica che punta a far ripartire il Paese con più crescita, investimenti, lavoro. Grazie anche ai fondi europei, disegniamo l’Italia del futuro da lasciare ai nostri figli: più verde, più digitale, più giusta e inclusiva” Lo scrive il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, su Twitter commentando il via libera alla Nota di aggiornamento al Def.

“Per quanto riguarda la programmazione delle finanze pubbliche, per il 2021 la NADEF fissa un obiettivo di indebitamento netto (deficit) pari al 7 % del prodotto interno lordo (PIL). Rispetto alla legislazione vigente, che prevede un rapporto deficit/PIL pari al 5,7 %, si presenta quindi lo spazio di bilancio per una manovra espansiva pari a 1,3 punti percentuali di PIL (oltre 22 miliardi di euro)”. E’ quanto si legge nel comunicato finale di Palazzo Chigi. “Rispetto al 2020 nel quadro programmatico di finanza pubblica, il rapporto debito/PIL nel 2021 è previsto in calo di 2,4 punti percentuali, portandosi dal 158 % al 155,6 %. Per gli anni successivi viene delineato un percorso di graduale rientro del rapporto, con l’obiettivo di riportare il debito della P.A al di sotto del livello pre-Covid entro la fine del decennio”. “Grazie al sostegno alla crescita assicurato dalle misure espansive, nel 2021 è attesa una crescita programmatica del PIL pari al 6 % (rispetto ad una crescita tendenziale del 5,1%), che nel 2022 e nel 2023 si attesterà al 3,8% ed al 2,5% rispettivamente”.

“Nel 2022 verrà recuperato il livello del PIL registrato nell’anno precedente la pandemia. Nell’arco del prossimo triennio il rapporto debito pubblico/PIL sarà collocato su un sentiero significativamente e credibilmente discendente”. Lo scrive il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri nella premessa della Nota di Aggiornamento del Def (Nadef) nel quale sottolinea che ci sono segnali di rimbalzo del Pil nel terzo trimestre dell’anno e che ci sarà una spinta dovuta al fatto che “la prossima legge di bilancio e le sovvenzioni della Recovery and Resilience Facility avranno un valore complessivo pari a circa il due per cento del Pil nel 2021: la crescita economica ne beneficerà significativamente, attestandosi al sei per cento”.

Scompare il riferimento a “chiusure selettive” nel cosiddetto scenario avverso, in cui si prevede un grave riacutizzarsi dei contagi da Covid 19. “Nello scenario di rischio, a differenza di quanto ipotizzato nello scenario tendenziale, la ripresa dei contagi osservata a partire da agosto si aggraverebbe sensibilmente nei mesi finali del 2020, portando anche ad un sensibile aumento dei ricoveri ospedalieri. Ciò – si legge – indurrebbe il Governo a reintrodurre misure precauzionali, peraltro meno drastiche che nella scorsa primavera”.

Una riforma fiscale da realizzare in tre anni, per semplificare il sistema ed anche puntare al calo del prelievo, guardando con coerenza anche al progetto dell’assegno unico per i figli, quindi alle famiglie. E’ l’obiettivo che il governo si pone e che il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri inserisce nella premessa della Nota di Aggiornamento del Def. “La riforma sarà disegnata in maniera coerente con la legge delega in materia di assegno unico, anche per favorire la partecipazione femminile al mercato del lavoro e aumentare la crescita demografica”. 

Un patto fiscale che premi la fedeltà fiscale che passa attraverso un fondo nel quale far confluire i proventi della lotta all’evasione da restituire sotto forma di calo tasse. Lo propone il ministro dell’Economia. “In ambito fiscale – scrive il ministro – verrà introdotto un nuovo fondo da alimentare con i proventi delle maggiori entrate legate all’aumento della compliance fiscale che verranno successivamente restituiti, in tutto o in parte, ai contribuenti sotto forma di riduzione del prelievo”.

   

Confcooperative-Censis, start up e green i nostri vaccini

 “Innovazione, sostenibilità ambientale ed export sono il “vaccino” del sistema imprenditoriale italiano post Covid19″. Così il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini, commenta i dati del Focus Censis Confcooperative “Dopo le macerie la ricostruzione, ecco l’Italia che ce la fa” diffuso onel corso dell’assemblea nazionale di Confcooperative.
    “Le start up innovative – sottolinea – guidano la riscossa del Mezzogiorno. Le imprese green assumeranno entro il 2024 1,6 milioni di persone, 6 ogni 10 nuovi posti di lavoro. Le imprese che esportano hanno retto meglio l’onda d’urto della pandemia”.
    A settembre le startup innovative hanno superato quota 12 mila (+10,3% negli ultimi 12 mesi) con una crescita che non si è arrestata nemmeno nel mezzo dell’emergenza sanitaria. Una start up innovativa su quattro, tra quelle nate durante il lockdown, è stata costituita nelle regioni del Sud.
    Gardini presenta le proposte dell’associazione per ripartire a partire da quella di “investire sulle imprese virtuose che generano lavoro dignitoso, riducendo – ulteriormente – il cuneo fiscale”. “Con oltre 3 milioni di lavoratori irregolari o in nero, 2,8 milioni di working poor rischiamo 6 milioni di pensionati poverissimi entro 20-30 anni, il Paese ha una bomba sociale da disinnescare”, dichiara il presidente di Confcooperative.
    Altre proposte vanno dal disboscamento della burocrazia, dalla riduzione dei tempi di pagamento della P.a. e dallo sblocco dei cantieri fino al riconoscimento delle Bcc come banche di territorio ai sensi della vigilanza e al completamento della riforma del terzo settore e dell’impresa sociale. (ANSA).
   

Recovery:Conte,Ue ha lasciato austerity, è svolta ideologica

“La svolta è che l’Ue per la prima volta ha abbandonata una prospettiva di austerità, si è orientata verso un modello di sviluppo verde, sostenibile, digitale e ha consentito a Paesi come l’Italia di poter pianificare riforme strutturali. Ci sono risorse cospicue ma è ancora più importante la svolta ideale” alla loro base. Lo dice il premier Giuseppe Conte a Confcooperative.

“C’è il massimo impegno del governo affinché la riduzione del costo del lavoro del 30% per le imprese al Sud diventi strutturale. Noi combatteremo in Ue affinché quella misura sia decennale”. Lo dice il premier Giuseppe Conte intervenendo a Confcooperative.

LA DIRETTA

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Approvato il nuovo decreto sicurezza cosa cambia rispetto alla norma Salvini

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto su sicurezza e immigrazione che riscrive i decreti Salvini

E’ confermato l’impianto della bozza di decreto in materia di “immigrazione, protezione internazionale e complementare” passano così, come da accordo di maggioranza raggiunto a luglio, le norme che superano le multe milionarie alle ong e riformano il sistema dell’accoglienza introducendo tra l’altro il regime di protezione speciale. 

IMMIGRAZIONE – Il testo del nuovo decreto sull’immigrazione interviene sulle sanzioni relative al divieto di transito delle navi nel mare territoriale. Si prevede che, nel caso in cui ricorrano i motivi di ordine e sicurezza pubblica o di violazione delle norme sul traffico di migranti via mare, il provvedimento di divieto sia adottato, su proposta del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro della difesa e con il Ministro delle infrastrutture, previa informazione al presidente del Consiglio. Per le operazioni di soccorso, la disciplina di divieto non si applicherà nell’ipotesi in cui vi sia stata la comunicazione al centro di coordinamento ed allo Stato di bandiera e siano rispettate le indicazioni della competente autorità per la ricerca ed il soccorso in mare. In caso di violazione del divieto, si richiama la disciplina vigente del Codice della navigazione, che prevede la reclusione fino a due anni e una multa da 10.000 a 50.000 euro. Sono eliminate le sanzioni amministrative introdotte in precedenza.

Sempre in materia di condizione giuridica dello straniero, il nuovo decreto su immigrazione e sicurezza affronta anche il tema della convertibilità dei permessi di soggiorno rilasciati per altre ragioni in permessi di lavoro. Alle categorie di permessi convertibili già previste, si aggiungono quelle di protezione speciale, calamità, residenza elettiva, acquisto della cittadinanza o dello stato di apolide, attività sportiva, lavoro di tipo artistico, motivi religiosi e assistenza ai minori. Lo rende noto il comunicato stampa del Cdm.

Per quanto riguarda la protezione internazionale degli stranieri, la normativa vigente prescrive il divieto di espulsione e respingimento nel caso in cui il rimpatrio determini, per l’interessato, il rischio di tortura. Con il nuovo decreto sull’immigrazione, si aggiunge a questa ipotesi il rischio che lo straniero sia sottoposto a trattamenti inumani o degradanti e se ne vieta l’espulsione anche nei casi di rischio di violazione del diritto al rispetto della sua vita privata e familiare. In tali casi, si prevede il rilascio del permesso di soggiorno per protezione speciale. 

SICUREZZA PUBBLICA – Il decreto su sicurezza e immigrazione introduce norme che rafforzano i dispositivi a garanzia della sicurezza pubblica, implementando le misure del divieto di ingresso nei pubblici esercizi e nei locali di pubblico trattenimento o nelle loro adiacenze, nonché le misure di contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti attraverso siti web. Si stabilisce inoltre la inapplicabilità della causa di non punibilità per “particolare tenuità del fatto” ad alcune fattispecie di reato. Si rafforza il cosiddetto “Daspo urbano”, rendendo possibile per il Questore l’applicazione del divieto di accesso nei locali pubblici anche nei confronti dei soggetti che abbiano riportato una o più denunce o una condanna non definitiva, nel corso degli ultimi tre anni, relativamente alla vendita o cessione di sostanze stupefacenti o psicotrope. Inoltre, si interviene sul trattamento sanzionatorio conseguente alla violazione del divieto, prevedendo, in particolare, la pena della reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.

LA ‘NORMA WILLY’ – Si estende il meccanismo dell’oscuramento, già utilizzato per il contrasto alla pedopornografia online, a quei siti che, sulla base di elementi oggettivi, devono ritenersi utilizzati per la commissione di reati in materia di stupefacenti. Inoltre, si inaspriscono le pene per i soggetti coinvolti in risse, prevedendo che, qualora qualcuno resti ucciso o riporti lesioni personali, il solo fatto della partecipazione alla stessa sia punibile con la reclusione da sei mesi a sei anni. Sono previste, altresì, disposizioni per rendere più efficace l’esercizio delle attività del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. 

CARCERI – Nel testo, su proposta del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede viene introdotto il reato per chi introduce in carcere un cellulare a un detenuto: la pena va da 1 a 4 anni sia per chi lo introduce sia per chi lor riceve. Nel regime precedente al decreto sicurezza il reato si configurava come illecito disciplinare sanzionato all’interno del carcere. Per chi agevola il detenuto al 41bis nelle comunicazioni con l’esterno (anche di tipo diverso da quelle con cellulare) la pena è alzata da 1 a 4 anni a 2 a 6 anni. Nei casi di ipotesi aggravata (ovvero se il reato è commesso da pubblico ufficiale, da incaricato di pubblico servizio o da chi esercita la professione forense) il reato passa 2 a 6 anni a 3-7 anni.

“Questi passano il tempo a smontare invece che a costruire. A quello che ho letto, li chiamerei ‘decreti clandestini’. Si torna esattamente alla mangiatoia sull’immigrazione clandestina e ai permessi regalati a chiunque cammina per strada e agli sbarchi a migliaia. Non so che cosa abbiano da festeggiare”. Cosí Matteo Salvini sui decreti sicurezza a margine dell’assemblea di Confindustria Cremona.

Palazzo di Giustizia in sala dal 22 ottobre

Palazzo di Giustizia, opera prima di Chiara Bellosi, dopo l’ottima accoglienza al Festival di Berlino esce in sala dal 22 ottobre distribuito da Istituto Luce Cinecittà. L’anteprima italiana del film sarà ospitata il 16 ottobre da Alice nella città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma. Nel cast: Daphne Scoccia, Bianca Leonardi, Sarah Short, Nicola Rignanese, Giovanni Anzaldo, Andrea Lattanzi. Il film racconta di una giornata di ordinaria giustizia in un grande tribunale italiano. Al centro, nel cuore del palazzo, c’é un’udienza: gli interrogatori, le prove, i testimoni. Ma noi vediamo anche (o soprattutto?) quello che sta fuori: le famiglie degli imputati, la piccola Luce figlia di un rapinatore, le vittime, fuori, in attesa, il via vai feriale del tribunale, il rumore, il disordine.
    “Quale migliore vetrina per la prima italiana del nostro film? – dichiara il produttore Carlo Cresto-Dina – Alice nella Città è una realtà che sa cercare nuovi film e nuovi modi di incontrare il pubblico giovane (il più difficile!). Proprio quello che cerchiamo di fare a tempesta con ogni film che produciamo”.
    “Dopo la calorosa accoglienza al Festival di Berlino – ricorda la regista Chiara Bellosi – e dopo questi lunghi mesi stranianti e faticosi che hanno coinvolto tutti noi sono, e siamo, davvero molto molto felici che il nostro film torni a casa con Alice nella città e che dal 22 ottobre sia nelle sale cinematografiche in Italia.” Palazzo di Giustizia è prodotto da tempesta / Carlo Cresto-Dina con Rai Cinema in co-produzione con Cinédokké e sarà distribuito da Istituto Luce Cinecittà. (ANSA).
   

Def: Gualtieri, patto per il fisco con fondo calo tasse

 Un patto fiscale che premi la fedeltà fiscale che passa attraverso un fondo nel quale far confluire i proventi della lotta all’evasione da restituire sotto forma di calo tasse. Lo propone il ministro dell’Economia, Roberto Gualteri nella premessa della Nota di aggiornamento del Def. “In ambito fiscale – scrive il ministro – verrà introdotto un nuovo fondo da alimentare con i proventi delle maggiori entrate legate all’aumento della compliance fiscale che verranno successivamente restituiti, in tutto o in parte, ai contribuenti sotto forma di riduzione del prelievo. Il Governo intende infatti stabilire un patto fiscale con i cittadini italiani che premi la fedeltà fiscale e contributiva delle imprese e dei lavoratori”.
    Nel testo Gualteiri spiega che la riforma fiscale sarà realizzata in tre anni, per semplificare il sistema ed anche puntare al calo del prelievo, guardando con coerenza anche al progetto dell’assegno unico per i figli, quindi alle famiglie. “Con le risorse del bilancio pubblico – scrive – il Governo intende anche introdurre nel corso del prossimo triennio una riforma del fisco finalizzata alla semplificazione e alla trasparenza, al miglioramento dell’equità e dell’efficienza del prelievo e alla riduzione della pressione fiscale. La riforma sarà disegnata in maniera coerente con la legge delega in materia di assegno unico, anche per favorire la partecipazione femminile al mercato del lavoro e aumentare la crescita demografica”. (ANSA).
   

Arriva lo shopping anche sulla tv di Instagram

(ANSA) – ROMA, 06 OTT – Arriva lo shopping sulla Igtv, l’app
di Instagram che consente di trasmettere video anche di 60
minuti. La società, che proprio oggi compie 10 anni, annuncia la
disponibilità globale nei prossimi giorni della funzione, mentre
nei prossimi mesi verrà avviato un test anche su Reels, la nuova
modalità che consente di fare video brevi in scia di TikTok.
    “Così semplifichiamo l’acquisto, rendendolo disponibile
anche direttamente dai video. Allo stesso modo, aiutiamo chi
vende a condividere la propria storia, a raggiungere i clienti
più facilmente e a far crescere la propria attività”, spiega
Justin Osofsky, chief operating officer di Instagram. Gli
acquisti si concluderanno poi sul sito ufficiale del venditore.
    Non è la prima mossa che la società di proprietà di Mark
Zuckerberg mette in campo per far crescere l’e-commerce. A
giugno scorso, il social ha allentato le regole che per ora
consentono solo ad alcuni marchi e attività approvati di usare
il ‘tag’ Shopping nei post per vendere prodotti. E Dal 9 luglio
sono entrati in vigore i nuovi requisiti che estendono l’accesso
allo strumento Shopping a diverse tipologie di aziende, “compresi i creator che desiderano mettersi in contatto con gli
acquirenti e vendere i propri prodotti su Instagram”. (ANSA).
   

De Palo-Gambini, Adesso viene il bello

 GIGI DE PALO – ANNA CHIARA GAMBINI, ADESSO VIENE IL BELLO (Sperling & Kupfer, pp.208, 16 euro).
    “Alla vita”. Non poteva esserci dedica più bella e adatta di quella che i due autori, i coniugi Gigi De Palo e Anna Chiara Gambini, hanno scelto per “Adesso viene il bello”, libro edito per i tipi di Sperling & Kupfer nel quale raccontano la loro grande famiglia e l’arrivo, inaspettato, di un figlio “speciale”. Sgangherata ma allegra, litigiosa ma generosa, in una parola del tutto imperfetta, così è la famiglia (ma quale non lo è?) dei due autori e dei loro 5 figli, dai 15 ai 2 anni: in 7 sotto lo stesso tetto non è facile, c’è chi urla, chi litiga e chi si non la smette di parlare, chi fa i capricci e chi affronta le turbolenze dell’adolescenza, mentre i genitori organizzano turni per cercare di dare un ordine alle cose che vanno fatte (come apparecchiare e sparecchiare la tavola), con la mamma che si arrabbia più spesso e il papà che invece sdrammatizza. Ma nel grande caos quotidiano, quando sembra che non si riesca a star dietro a tutto, l’unica cosa che conta davvero, la più importante, quella indispensabile, è che non manchi mai l’amore. E di quello la famiglia De Palo è piena, sottolineano gli autori, soprattutto dopo l’arrivo del piccolo Giorgio Maria, nato con la sindrome di Down.
    Il libro racconta la meravigliosa scoperta di vivere la diversità in modo “naturale”, superando passo dopo passo le difficoltà e accogliendo con entusiasmo le gioie quotidiane: come i sorrisi – tratto distintivo di Giorgio – che il bimbo dispensa a ogni singolo membro della famiglia, mostrando tutta la sua voglia di vivere. Del resto l’attaccamento strenuo alla vita, Giorgio lo aveva già rivelato al momento di nascere, quando un parto difficile aveva fatto pensare il peggio per lui e la sua mamma. E invece, la nascita del piccolo ha rappresentato, per il papà “Un’avventura tutta nuova da vivere, uno stimolo ancora più grande per il futuro. Una sfida. La ciliegina sulla torta della nostra famiglia”. Un’energia incredibile quella portata da Giorgio in famiglia, tanto che i suoi fratelli e sorelle si impegnano quotidianamente a badare a lui, a giocare, a dargli da mangiare, a farlo sorridere.
    “Diventare genitore di un figlio disabile per me è stato come diventare genitore di nuovo per la prima volta”, scrive la mamma, che sottolinea: “Abbiamo spesso la superbia di credere che l’universo della disabilità sia quello schiacciato dal pensiero del mondo, dall’etichetta del pensiero comune. Il problema non è questo, bensì ritenere che di questa schiavitù sia libero invece il mondo della normalità”.
    Questo libro è un flusso continuo di emozioni, che arrivano al lettore in modo chiaro, semplice, senza troppi filtri. Ed è bella l’immediatezza di ogni pagina, l’ironia, la voglia di raccontare le cose per quelle che sono, costruendo una narrazione che offre il punto di vista di tutti e 7 i componenti di questa allegra brigata. Sì, anche il punto di vista di Giorgio, che, seppur piccolo, si fa capire.
    A ogni lacrima versata (struggente il capitolo dedicato alla nonna di De Palo, Ada, venuta a mancare durante la quarantena) fa da contraltare una risata, a una riflessione amara (come quelle sulla percezione altrui della disabilità o sulla scarsa efficacia delle politiche familiari in Italia) segue un racconto ironico: tra viaggi in macchina e quotidianità casalinga, notti di Natale a preparare regali e altre al pronto soccorso, il libro è una toccante altalena di sentimenti che fa bene al cuore ed è una lettura adatta a tutti, ai genitori che ritroveranno la propria esperienza in molte pagine, ma anche ai figli, che leggeranno di conquiste e incomprensioni.
    Di certo, “Adesso viene il bello” è un messaggio di speranza per chi ancora una famiglia non ce l’ha e vorrebbe crearla. “Privare della fiducia in se stesse le famiglie, i genitori e le coppie che ancora devono nascere è una colpa sociale, una piaga e uno spreco tanto quanto l’inquinamento”, scrivono i coniugi, perché in fondo “non c’è niente di più ecologico di una famiglia”.
    (ANSA).
   

Borsa: Europa contrastata, Londra -0,2%

In Europa le Borse prendono direzioni diverse e le oscillazioni continue degli indici rendono evidente la volatilità dei mercati. A Londra l”indice FTSE-100 si posiziona a quota 5.942 in apertura poi recupera qualche punto ma resta in calo dello 0,2%, Parigi dopo un avvio positivo si appiattisce sullo zero percentuale mentre Francoforte che in apertura segnava un rialzo dello 0,24% frena pur restando in terreno positivo, anche se gli ordini di fabbrica tedeschi sono aumentati più del previsto ad agosto.
    L’uscita dall’ospedale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha attenuato le preoccupazioni ma non basta, gli investitori attendono progressi su un pacchetto di sostegno contro il virus.
    Tra i titoli da segnalare Suez in rialzo del 5,2% dopo che Veolia Environnement ha dichiarato che acquisterà una partecipazione del 29,9% nella società da Engie per 3,4 miliardi di euro, ponendo le basi per una piena acquisizione. Tonfo di Logitech (-4%) dopo che Apple ha deciso di non vendere più cuffie e altoparlanti wireless da concorrenti inclusi Sonos, Bose. e Logitech. Puma cede il 3,4% dopo la decisione di Kering di cedere il 5,9 per cento del capitale in blocco. (ANSA).