Genoa: tedesco Blessin è il nuovo allenatore

Il nuovo tecnico del Genoa è il tedesco Alexander Blessin. Un nome a sorpresa per il club rossoblù. Nato nel 1973 Blessin ha giocato principalmente in Germania. Al momento del suo addio al calcio ha allenato le formazioni giovanili del Red Bull Lipsia prima di guidare l’Ostenda nel campionato belga, attualmente quindicesimo in classifica.

Mondiali: Argentina senza Messi con Cile e Colombia

Non c’è Leo Messi, da poco guarito da un’infezione da Covid-19, ma tanta Italia tra i convocati dell’Argentina per le due prossime partite di qualificazione ai Mondiali in Qatar, traguardo peraltro già conquistato dalla nazionale guidata dal ct Lionel Scaloni, che affronterà il Cile a Santiago il 27 gennaio e la Colombia in casa il 1 febbraio.
    Nutrito il contingente ‘italiano’, che comprende il portiere dell’Atalanta Musso, i difensori Molina (Udinese), Martinez Quarta (Fiorentina) e gli attaccanti Gonzalez (Fiorentina), Martinez e J.Correa (Inter).
    Messi ha contratto il virus mentre era in vacanza nella sua città natale di Rosario, lo scorso dicembre. Il 5 gennaio, il Paris Sg ha annunciato che Messi era tornato in Francia dopo essere risultato negativo e questa settimana il sette volte Pallone d’Oro è tornato ad allenarsi con la squadra. Per questo, e anche per la relativa importanza dei due incontri, il capitano è stato lasciato a Parigi, mentre sono stati convocati i compagni di squadra Angel Di Maria Leandro Paredes. Solo due, su 27, i convocati che giocano in Argentina: il portiere Franco Armani e l’attaccante Julian Alvarez. 

Ludovico Einaudi, in pandemia ho ritrovato libertà

Le noti struggenti, la maestria di Ludovico Einaudi che per la prima volta negli ultimi venti anni si confronta con un album di solo pianoforte. Il 21 gennaio esce, infatti, “Underwater” (Decca Records), 12 tracce intime, istintive e figlie di ciò che abbiamo vissuto negli ultimi mesi. “Quando il mondo fuori era fermo e silenzioso, mi sono immerso in uno spazio libero e senza confini – racconta l’artista, in una presentazione online, a proposito della genesi dell’album -. Ero isolato e ho goduto della pace intorno a me. Ho percepito il silenzio triste del mondo, che però si è tramutato in una sorta di ossigeno per me. Mi sono sentito libero di sperimentare, una libertà che credo si rifletta nel lavoro. La musica diventa così una sorta di manifesto del modo in cui dobbiamo riconsiderare la nostra vita futura, anche nel rispetto della natura che durante il lockdown ha reagito con forza. La bellezza della lentezza è sostanziale”.

La musica di Underwater ha preso vita, in modo naturale. “Quando tutto si è fermato a inizio 2020 ero un po’ infastidito: avevo concerti in America, in Europa, poi cominciai a scrivere musica tutti i giorni, una sorta di diario. Non un obbligo artistico, ma per il piacere di farlo – racconta il compositore e pianista -. Dopo un paio di mesi di questa libertà di scrittura, cominciai a suonarla: non sembravano neanche pezzi scritti da me, sentivo qualcosa di nuovo e ho iniziato ad apprezzare questa conversazione tra me e il piano, che mi restituiva questo tono morbido, caldo e profondo, connesso con il tocco delle dita, come se fosse il suono di una chitarra. Volevo un pianoforte che parlasse e cantasse”. Anche il titolo fa riferimento a fluidità e profondità (così come la copertina che immortala un cigno, simbolo di grazia e bellezza). “Underwater è una dimensione fluida e parallela, che scorre senza interferenze esterne. Sono forme brevi, quasi canzoni, scritte di getto sul pianoforte. A volte nella composizione metti così tanti livelli di pensiero che la pura ispirazione rischia di affievolirsi nel processo. Scrivere una canzone invece è come respirare, un’onda che va e che viene”. Underwater esce dopo un anno molto significativo per Ludovico Einaudi – l’artista più ascoltato di tutti i tempi nello streaming classico -, che ha visto l’uscita dell’album Cinema con le sue colonne sonore più famose tra cui quelle dei due film più premiati della stagione cinematografica, vincitori di Oscar, Bafta e Golden Globe, Nomadland e The Father, oltre alla serie podcast Experience: The Ludovico Einaudi Story con la partecipazione di registi e attori come Russell Crowe, Chloé Zhao (Nomadland), Florian Zeller (The Father), Shane Meadows (This is England) e Eric Toledano e Olivier Nakache (The Intouchables).

Stupro di gruppo, Cassazione conferma 9 anni per Robinho

Nove anni di reclusione per l’ex attaccante del Milan Robinho: è il verdetto della Corte di Cassazione, che ha reso definitiva la condanna per stupro di gruppo emessa dalla Corte d’appello di Milano nel 2019. “Soddisfazione” è stata espressa dal legale di parte civile, l’avvocato Jacopo Gnocchi.

Il fatto avvenne il 22 gennaio del 2013 in una discoteca. Oltre all’ex stella del Milan, i giudici della Suprema corte hanno confermato la sentenza di secondo grado anche per l’altro imputato, Ricardo Falco, amico del calciatore. “Il problema ora diventa di natura anche politica – aggiunge il legale di parte civile -, visto che entrambi i condannati si trovano in Brasile”. Secondo le indagini, l’ex giocatore avrebbe fatto bere la ragazza fino al punto da renderla incosciente e poi l’avrebbero violentata a turno, senza che lei potesse opporsi, in un guardaroba di un locale notturno della movida milanese, dove la giovane si era recata per festeggiare il suo compleanno.    

La Katerina di Janacek conquista l’Opera di Roma

Il destino tragico della Katerina di Leos Janacek ha conquistato il pubblico dell’Opera di Roma. Un lungo applauso ha salutato il 18 gennaio il soprano americano Corinne Winters, primadonna del capolavoro Kat’à Kabanovà del compositore ceco, e tutto il cast del dramma messo in scena per la prima volta nella capitale con la regia di Richard Jones e la direzione d’orchestra affidata al maestro americano David Robertson. L’ opera, realizzata in coproduzione con la Royal Opera House Covent Garden di Londra, ha rappresentato l’esordio vero e proprio alla guida del Lirico capitolino del sovrintendente Francesco Giambrone, che ha accolto tra gli ospiti il suo predecessore Carlo Fuortes, amministratore delegato della Rai, e il sindaco Roberto Gualtieri. Per Corinne Winters, interprete appassionata del personaggio travolto dai sensi di colpa, il calore manifestato dal pubblico del Teatro Costanzi conferma il successo che l’ estate scorsa al Circo Massimo ha caratterizzato il suo debutto con l’Opera di Roma in Madama Butterfly. Il dramma in musica raccontato in tre atti da Janacek, che ha firmato anche il libretto, è ispirato al testo teatrale L’uragano di Aleksandr Ostrovskij, e venne rappresentato in prima assoluta al Teatro Nazionale di Brno nel 1921.

La storia di Kat’à Kabanovà – ”una donna di ampie vedute in un mondo un po’ primitivo” così la descrive il regista – descrive la parabola di una figura mite che reagisce ai soprusi della suocera lasciandosi travolgere dall’ amore per il giovane Boris e dal rimorso per aver tradito il marito fino a uccidersi nel Volga. E’ un tradimento senza mai la speranza di momenti felici, segnato fin dall’ inizio dal peso della colpa e che quando sarà confessato pubblicamente dalla protagonista non farà che accelerare la sua fine. La stessa ambientazione moderna fredda e rarefatta in un luogo indefinito contribuisce a concentrare l’ attenzione su quanto accade ‘dentro’ i personaggi. Nella vicenda predominano le altre figure femminili, ben interpretate da Susan Bickley, perfida Kabanicha espressione delle convenzioni e dei condizionamenti sociali che si accanisce sulla nuora per umiliarla e isolarla, e da Carolyn Sproule, brava nel rendere la allegra sensualità di Varvara. Applauditi anche l’ amante Boris impersonato da Charles Workman, Julian Hubbard che ha dato voce e corpo al marito debole Tichon schiacciato dalla figura materna, Sam Furnes come Kudrias il compagno di Varvara, e Stephan Richardson nel mercante Dikoj che in passaggio del terzo atto considera gli uragani mandati da Dio ”come castigo per i nostri peccati”, evocando la tempesta interiore che annienterà la protagonista. Suggestiva la soluzione studiata per il suicidio nel fiume, Katerina scompare risucchiata nel vortice di persone intorno a lei. Consensi finali al regista, al direttore dell’ orchestra alle prese con una musica da lui stesso definita ”impegnativa”, al coro istruito da Roberto Gabbiani e all’ intero cast. Le repliche sono in programma venerdì 21, domenica 23, martedì 25 e giovedì 27 gennaio.

Borsa:Milano chiude in calo con Tim e Prysmian,corsa Moncler

 Seduta in calo per Piazza Affari con il Ftse Mib che chiude a -0,41% (27.370 punti). A pesare sul listino, così come per il resto delle Piazze europee, le incertezze legate al Covid con la variante Omicron che continua a preoccupare ma anche, sul fronte economico, la crescita dell’inflazione che non fa sconti a nessun Paese. Le vendite piegano Tim (-3%) con le indiscrezioni sul piano per lo spin-off della rete e l’offerta di Kkr che appare più lontana. Male poi Prysmian (-2,27%) con l’autorità della concorrenza tedesca che ha effettuato delle ispezioni presso alcuni siti del Gruppo in Germania.
    Tra gli altri titoli flessione nel farmaceutico per Recordati (-1,95%) mentre gli acquisti premiano Diasorin (+1,2%). Da segnalare la corsa di Moncler (+3,2%), come tutta la moda in Europa con le trimestrali di Richemont e Burberry a far da traino. Il rialzo del petrolio favorisce Saipem (+3,7%) ed Eni (+1,1%). Bene poi Nexi (+2,7%) Inwit (+1,6%), Leonardo (+1,26%). Lo spread tra Btp e Bund sale leggermente a 135 punti con il rendimento del decennale italiano all’1,33 percento.
    (ANSA).
   

Museo Van Gogh si trasforma in beauty center per protesta

Sotto lo sguardo di Van Gogh Robyn lucida le unghie a una signora. Un lungo tavolo con smalti e lime sotto gli autoritratti del maestro olandese ha trasformato il Museo Van Gogh di Amsterdam in un salone di bellezza. Lo riporta la Bbc.  La direttrice del museo Emilie Gordenker spera che questa protesta, insieme ad altre messe in campo in Olanda, evidenzi ciò che ritiene sia un’incoerenza nella politica del governo per contrastare la pandemia.
    In base alle misure anti-covid olandesi, musei, teatri, bar e caffè non possono aprire, al contrario di parrucchieri, centri estetici e palestre. Ecco perché le estetiste hanno offerto manicure con con fiori di ciliegio e notti stellate ispirate al maestro olandese.
    “Una visita al museo è sicura ed altrettanto importante quanto andare in un salone di bellezza, forse di più. Chiediamo al governo solo di essere coerente… stabilire le regole in modo che tutti le capiscano. In questo momento non è così”, ha detto la signora Gordenker.
    Il Museo Van Gogh non è il solo a protestare. Il centro di dibattiti De Balie, sempre ad Amsterdam ha aggirato le regole aprendo le porte come istituzione religiosa chiamata Società Filosofica, la Comunità della Ragione. Il Mauritshuis, dove è esposta la Ragazza con l’orecchino di perle di Vermeer, si è trasformato in un campo di addestramento per allenamenti, alle porte del parlamento all’Aia.
    Il Panorama Mesdag, all’Aja, ha invitato le persone per un pomeriggio di “potenziamento mentale”, mentre il Limburgs Museum si è trasformato in una palestra per la giornata con una sessione di Zumba.
    Sono molti i settori della società olandese che condividono l’opinione che la strategia del governo in materia di contenimento del covid 19 sia illogica e contraddittoria.
    “Non va, io posso fare il mio lavoro e le persone del museo no”, ha detto Mischa, un barbiere, che ha portato la sua tradizionale sedia da lavoro, specchio e rifiniture all’ingresso del Museo Van Gogh. “Guardati intorno. C’è così tanto spazio e le persone possono essere in un supermercato con 300 persone, è pazzesco”. 
   

Alina Bronsky, La treccia della nonna

ALINA BRONSKY, LA TRECCIA DELLA NONNA (Keller Editore, pp. 220, 16 euro. Traduzione Scilla Forti) 

La malinconia accanto al sorriso, il valore del perdono e il dialogo non sempre facile tra generazioni diverse: c’è tutto questo nel romanzo “La treccia della nonna”, firmato da Alina Bronsky e pubblicato da Keller Editore.
    Al centro del libro c’è una vicenda dagli accenti divertenti e maliziosi, che vede protagonisti una coppia di nonni e Max, il loro nipote: in questo triangolo, si inserisce l’amante del nonno, di cui tutti sanno l’esistenza tranne la moglie, e la cui inattesa presenza scatena una serie di imprevedibili conseguenze. L’amante rompe gli equilibri e spariglia le carte, ma non necessariamente in modo negativo: per la famiglia infatti non è la fine, ma un nuovo inizio. Il punto di forza della storia sono proprio i tre protagonisti, che l’autrice delinea con cura: mentre la nonna fatica a trovare il proprio posto in una società che non comprende cercando anche di proteggere il nipote da tutto ciò che di brutto esiste al mondo, il nonno non riesce a contenere le proprie emozioni. Intanto il giovane Max osserva la follia di chi dovrebbe essere saggio e fa da mediatore tra universi diversi, solo apparentemente inconciliabili. (ANSA).
   

Il Premio Fortini ‘trova casa’ a Passaggi Festival

FANO – Il premio “Franco Fortini” entra nel programma di Passaggi Festival. Da quest’anno la manifestazione di Fano, dedicata alla saggistica, ospiterà la premiazione finale del prestigioso premio letterario internazionale “Franco Fortini”, grazie all’accordo raggiunto tra l’organizzazione del festival diretto da Giovanni Belfiori e quella del premio, presieduto dal poeta Christian Sinicco.
    Dopo la collaborazione avviata nel 2021, quando a Fano fu presentata la cinquina dei poeti finalisti, quest’anno a Passaggi Festival, in programma dal 20 al 26 giugno, sarà organizzata la serata finale, con i finalisti e i rappresentanti del Premio, nella quale sarà premiato il vincitore. La serata sarà inserita nella rassegna Passaggi diVersi, curata da Fabrizio Lombardo, poeta e giurato del Premio, artefice dell’accordo. “Dal 2017 stiamo portando a Fano grandi nomi della poesia e dell’editoria poetica italiana -afferma Lombardo – tra i quali tra i quali Milo De Angelis, Fabio Pusterla, Vivian Lamarque, Nicola Crocetti, Mariangela Gualtieri, Gianni D’Elia.
    Poter ospitare la premiazione del Fortini, aggiunge qualità al percorso intrapreso e significa avere un ruolo importante nel panorama della poesia non soltanto italiana”. Secondo Sinicco, la cornice di Passaggi “impreziosisce ulteriormente” il premio, fondato nel 2009 e rinnovato nel 2019, e “mette in evidenza il nome di Fortini e la sua poetica, in particolare, per il ruolo fondamentale che ebbe nella questione tra poesia e realtà e poesia e politica. Dopo la premiazione a Fano prevista a giugno, si svolgerà a Milano un altro importante appuntamento, la Lectio magistralis in collaborazione con la Fondazione per la critica sociale”.
    Fortini, rifugiatosi durante la guerra per ragioni razziali in Svizzera, partecipò alla Resistenza in Val d’Ossola. Nel ruolo di coscienza inquieta degli intellettuali di sinistra, dai tempi del Politecnico di Vittorini, del quale fu redattore, fino ai Quaderni piacentini, costituì un punto di riferimento per le giovani generazioni, applicando l’intelligenza del saggista a temi non soltanto letterari, ma anche politici e culturali.