Black is King, arriva il visual album di Beyoncè/ VIDEO

E’ una celebrazione dell’orgoglio nero, delle radici africane il visual album Black is King, scritto, diretto e prodotto a livello esecutivo dalla 24 volte vincitrice dei Grammy Beyoncé. L’album debutterà in tutto il mondo su Disney+ il 31 luglio 2020 e arriverà ad un anno dall’uscita al cinema del fenomeno globale Disney Il Re Leone cui è ispirato. Il teaser, annunciato e lanciato da Parkwood Entertainment, in associazione con Disney+, e postato anche sul sito della artista è emozionale e motivazionale. Non a caso re-immaginando i temi del Re Leone, Beyoncè lo dedica “alle giovani regine e i giovani re di oggi nel viaggio personale alla ricerca della propria corona”. Il film è stato in produzione per un anno con un cast e una troupe che rappresentano la diversità e l’inclusione. I viaggi delle famiglie Nere nel corso del tempo vengono celebrati in un racconto sul percorso di crescita di un giovane re attraverso il tradimento, l’amore e la propria identità. I suoi antenati lo guidano verso il suo destino e, con gli insegnamenti del padre e la guida del suo amore d’infanzia, si guadagna le virtù necessarie per riconquistare la sua casa e il trono. Queste lezioni senza tempo vengono rivelate ed espresse attraverso voci nere di oggi. “Black Is King”, con meravigliose immagini che celebrano la resilienza e la cultura del popolo nero mette in risalto la bellezza della tradizione e l’eccellenza nera.
    L’artista, nata a Houston da un discografico afro-americano e una stilista di discendenza creola, è da sempre impegnata contro il razzismo e in difesa dell’affermazione della cultura afroamericana.    

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Marchè Cannes, il virtuale piace, numeri record

Si è chiusa con risultati che gli organizzatori dicono “superiori a ogni aspettativa” l’edizione più difficile, innovativa, stimolante del tradizionale Marché du Film che dal 1959 accompagna il Festival di Cannes e dal 1979 ha letteralmente “messo le tende” dentro e intorno all’imponente Palais du Festival sulla Croisette. Accettata la sfida dell’emergenza sanitaria e l’impossibilità di riunire in Costa Azzurra la comunità cinematografica mondiale, il direttore del Mercato, Jerome Paillard ha realizzato in tempi record un “mercato online” con l’intento di fidelizzare anche via internet compratori, venditori, agenzie nazionali e industrie del settore audiovisivo. Le cifre rese note parlano di 10.000 partecipanti iscritti (a prezzi di favore), 1200 film presentati sulla piattaforma Cinando, 300 stand virtuali (tra cui la Spagna si è guadagnata il premio per il più inventivo ed elegante), 40.000 spettatori nelle sale virtuali organizzate appositamente.
    Tra i titoli più gettonati di questi ci sono ovviamente alcune tra i più attesi del “label Cannes”, ovvero i film che il direttore Fremaux ha annunciato come virtualmente selezionati: il commovente “Anothe Round” di Thomas Vinterberg, la fresca rivelazione francese “Gagarin” (che si vedrà anche in Italia), il nuovo lavoro di François Ozon “L’estate dell’85”, ma anche un nuovo titolo di Pablo Larrain, “Spencer” dedicato alla principessa triste, Lady Diana, con Kirsten Stewart nel ruolo principale e l’inglese “Mothering Sunday” con Olivia Colman (“La favorita”) e Colin Firth. A sorpresa però sono alcuni blockbuster americani, prodotti da compagnie satelliti delle major, ad avere avuto la maggiore attrattiva. E’ tornato d’attualità l’ormai favoleggiato “Ferrari” di Michael Mann sul Re di Maranello; è stato conteso a cifre importanti “Armageddon Time”di James Gray che torna nello spazio dopo “Ad Astra”in compagnia di Oscar Isaac, Robert De Niro, Donald Sutherland, Anne Hathaway and Cate Blanchett; si è molto parlato di alcuni autori italiani come Gianfranco Rosi (atteso a Venezia con Notturno), Gabriele Muccino (“I migliori anni”), i Manetti Bros (“Diabolik”) e ovviamente Nanni Moretti con Tre Piani. (ANSA).
   

Rubini, noi del cinema siamo una categoria dimenticata

 “Noi del cinema siamo una categoria dimenticata, l’ultima a tornare a lavorare dopo la pandemia. Non ci considerano un bene di prima necessità. Eppure, sono convinto che il mondo acquisterà la vera normalità quando noi che non siamo necessari torneremo ad esserlo, quando si potrà andare al cinema e a teatro senza le norme stringenti e respingenti di questo periodo balordo”. Così il regista e attore Sergio Rubini, che ha ricevuto il premio alla carriera nella serata inaugurale della diciottesima edizione dell’Ischia Film Festival al Castello aragonese. Presto tornerà sul set. “Da anni lavoro a un film sulla storia dei tre fratelli De Filippo, che si conosce poco, e che inizierò a girare a fine estate: vorrei raccontare come questi tre monumenti del teatro e della cultura italiana siano stati giovani, svincolandomi dal ricordo che domina il nostro immaginario, con la visione di loro vecchi e museali.
    Hanno avuto la forza di affermare il loro cognome, che era anche la loro ferita, grazie a talento e tenacia, rivoluzionando il teatro e liberandolo da uno sguardo ottocentesco”. Nel centesimo anniversario della nascita di Federico Fellini, Rubini ha regalato un intenso ricordo del regista, con il quale ha lavorato nel film “Intervista”: ” Uomo bizzarro, un compagno di banco monello in grado di insegnare cose magiche: iniziava le giornate all’alba, da uomo insonne, leggendo giornali e manoscritti e capitava che ti chiamava alle 6 del mattino. Io mi mettevo la sveglia e facevo i miei vocalizzi: non volevo mostrargli una voce impastata dal sonno. Amava soprattutto tessere tele di relazioni in cui trasmettere i suoi pensieri”.
    (ANSA).
   

Torna Paperissima Sprint su Canale 5 (e sono 30 anni)

Da  lunedì 29 giugno, alle ore 20.35 su Canale 5, parte la nuova edizione di Paperissima Sprint, il varietà estivo firmato da Antonio Ricci. L’appuntamento con la nuova edizione è tutti i giorni (dal lunedì alla domenica) e per tutta l’estate al posto di Striscia la notizia.
    Alla conduzione il collaudatissimo team formato da Vittorio Brumotti (per l’ottava volta al timone del programma), dalle Veline Shaila Gatta e Mikaela Neaze Silva (le prime nella storia di Paperissima Sprint a essere confermate pur essendo tuttora in carica a Striscia la notizia) e dall’immancabile Gabibbo (presenza fissa dal 1990).
    Come di consueto, i conduttori si cimenteranno in tante gag inedite e nella presentazione di nuovi filmati di papere, gaffes ed errori tv provenienti da tutto il mondo.
    Il programma ha una storia lunga addirittura trentennale: la prima edizione di Paperissima Sprint risale al 1990 e nasce su Italia 1 come uno speciale di Paperissima. Tra i conduttori che si sono susseguiti, stagione dopo stagione: il padre della Tv italiana Mike Bongiorno, un’esordiente Michelle Hunziker, Serena Grandi, Miriana Trevisan, Naike Rivelli, Antonella Mosetti, Eva Henger, Edelfa Chiara Masciotta, Juliana Moreira, Giorgia Palmas, Vittorio Brumotti, Valeria Graci, Alessia Reato, Maddalena Corvaglia, Roberta Lanfranchi e ora anche Shaila Gatta e Mikaela Neaze Silva.
    «Una delle novità di quest’anno – racconta Brumotti – sarà l’iniezione di adrenalina che daremo al programma: porteremo i telespettatori nei luoghi segreti dei miei allenamenti in Liguria, in un mix tra acrobazie e papere. Ne vedremo delle belle!».
    Anche le Veline Shaila e Mikaela non vedono l’ora di cominciare: «È un onore per me essere stata riconfermata per il secondo anno consecutivo – sostiene Shaila -, perché oltre ad essere uno splendido lavoro, è anche un’enorme opportunità di migliorare artisticamente». E Mikaela aggiunge: «Sono orgogliosa di questa riconferma. Per me condurre significa potermi esprimere per quello che sono, ma soprattutto poter imparare da persone con più esperienza. È una sfida e poter rendere orgogliosi del lavoro che faccio la mia famiglia, Antonio Ricci e tutta la produzione conta tantissimo». (ANSA).
   

Tormentoni, la colonna sonora della ‘strana’ estate

Poche fughe all’estero, si andrà alla riscoperta dell’Italia che pure va bene. Annullati, per forza di Covid, i tour musicali estivi non ci saranno concerti dove ritrovarsi a intonare l’ultima canzone uno stretto all’altro ma anche se sarà un’estate diversa, meno sociale, più attenta (speriamo) alla colonna sonora non vogliamo rinunciare. Le hit dell’estate, i famosi tormentoni, sono uno di quei fenomeni che, cambiando il motivetto, caratterizzano la stagione libera per definizione, che siano il sound dell’amore estivo o della gita di gruppo al mare al tramonto aperitivo incluso. A fine estate si capirà il vincitore (all’Arena di Verona il 9 settembre con Mara Maionchi la serata Rtl 102.5 Power Hits Estate,) ma intanto è partita la ricerca delle canzoni che più ascolteremo. E’ in corso la classifica dal 22 giugno su Rtl 102.5 aggiornata settimanalmente con i voti dei radioascoltatori ma una bussola amata da tutti e soprattutto dai ragazzi è Spotify che pure annuncia la playlist Le Hit dell’Estate 2020. Le canzoni inserite nella lista si basano su dati, come i numeri in streaming, i trend attuali e le previsioni future del team locale di Spotify.
    I tormentoni dell’estate, per ora sono orientati sugli artisti italiani: Mediterranea di Irama o Good Times di Ghali ma anche DaBaby con Rockstar (feat. Roddy Ricch) e In Your Eyes di The Weeknd, How You Like That delle sudcoreane Blackpink, per viaggiare fuori dai confini italiani.
    Va fortissima Mamacita dei Black Eyed Peas (feat Ozuna), Karaoke di Boomdabash (feat. Alessandra Amoroso), Bimbi per strada di Fedez e Guaranà di Elodie. E già si cantano Balla Per Me di Tiziano Ferro e Jovanotti e Ho una voglia assurda di J-Ax.
    La regina delle hit estive, Baby K quest’anno si è alleata con una altra regina (del business), la debuttante Chiara Ferragni con Non mi basta più.
    Tra le hit papabili se ne segnalano due che sono nel mondo a supporto della Black community: This is America di Childish Gambino e Alright di Kendrick Lamar. 
   

Statua di Montanelli ancora presa di mira, ora ha una bimba in braccio

E’ stata ancora una volta presa di mira la statua di Indro Montanelli ai giardini di via Palestro a Milano: “l’artivista Cristina Donati Meyer, – ha annunciato lei stessa in un comunicato – ha completato il monumento, integrandolo con la bambina dodicenne, schiava sessuale, che il giornalista comprò in Eritrea, durante l’occupazione italiana”.

Come riporta la nota, elusa la sorveglianza della polizia e scavalcando la doppia fila di reti e transenne, l’artista-attivista, ha posato in braccio alla statua del giornalista il fantoccio di una bambina eritrea e affisso un cartello esplicativo: “il monumento a Indro Montanelli, così, è completo – è scritto su un foglio bianco attaccato alla base – Non occorreva colorare la statua, era sufficiente aggiungere sulle ginocchia la bambina eritrea di 12 anni della quale abuso’ da soldato colonialista”.

Gli agenti sono intervenuti , fermando l’artista, che è stata identificata, e interrompendo” la performance non violenta di disobbedienza civile”. Qualche settimana fa la statua era stata imbrattata da un collettivo studentesco.
   

Insulti omofobi e botte, venticinquenne con la mascella rotta

Aggressione omofoba a Pescara. Un 25enne molisano è finito in ospedale con la mascella rotta dopo essere stato malmenato da un gruppo di sei o sette ragazzi. Il fatto è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì, sul lungomare, nel centro del capoluogo adriatico. Proprio in quei giorni a Pescara si svolgeva la Pride Week regionale, che si è conclusa ieri. Il giovane, riporta il quotidiano ‘il Centro’, che ha intervistato la vittima, era arrivato a Pescara per far visita al compagno, un 22enne del posto. La coppia, attorno a mezzanotte e mezza, era sul lungomare, nei pressi della Nave di Cascella, quando ha incrociato un gruppo di sei o sette giovanissimi, tra cui una ragazza. Prima gli insulti omofobi, poi dalle offese si è passati ai fatti e il 25enne è stato colpito al volto con un pugno. Alcuni passanti hanno provato a difendere i due fidanzati e ne è nata una colluttazione.

Lanciato l’allarme, sul posto sono arrivati i Carabinieri, ma gli aggressori si erano già dileguati. Il 25enne, finito in ospedale, è stato sottoposto ad intervento chirurgico. La prognosi è di 30 giorni. Delle indagini si occupano i Carabinieri della Compagnia di Pescara, che stanno acquisendo i filmati registrati dalle videocamere di sorveglianza. Stando ai primi accertamenti, il luogo in cui è avvenuta la colluttazione non sarebbe coperto dalle telecamere, che però sono presenti nell’area in cui sono iniziati gli insulti. Si lavora quindi per identificare i responsabili, che potrebbero addirittura essere minorenni.

“Non li perdono di certo, mi fanno pena”, afferma il 25enne a proposito dei suoi aggressori.
   

Le ‘supposte’ di Carmelo

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Radio32, la ‘QuarAntenna’ e il progetto ‘Restiamo uniti’

Con il lockdown, il network Radio32 si è attivato, creando un gruppo su Facebook (QuarAntenna) per condividere informazioni, esperienze e contributi dalle quarantene di ognuno, molti dei quali provenienti da comunità terapeutiche, centri diurni, laboratori di riabilitazione, i quali a loro volta hanno raccolto voci da tante città italiane e da tutto il mondo, in un processo di comunicazione dal basso strabiliante, partito proprio dagli ‘ultimi’, che una volta connessi, sono stati i primi ad aiutare, comunicare e diffondere i messaggi propri ed altrui. Attraverso l’omonima trasmissione, la radio è divenuta aggregatore in grado di coinvolgere cittadini, professionisti della comunicazione, scrittori, ampliando la propria rete e permettendo nuove collaborazioni agli ‘utenti’ inclusi nelle attività terapeutico riabilitative realizzate ‘a distanza’, portate avanti dalla Cooperativa Il Mosaico, innovando le pratiche di inclusione. Ma il lavoro non si è fermato qui e la rete si è fatta ancora più ampia, con la campagna di comunicazione ‘Restiamo Uniti’, nata dalla collaborazione con il Centro di Salute Mentale dell’Asl Roma2, grazie alla quale sono arrivati i contributi delle persone straniere e dalle diverse comunità migranti presenti in Italia: anche questa un’iniziativa enorme, realizzata con pochissime risorse, ma con un fortissimo spirito di iniziativa e professionalità, che ha coinvolto individui distanti tra loro, ma accomunati dalla voglia di comunicare il senso di appartenenza alla collettività in cui vivono. Una campagna per combattere lo stigma e i pregiudizi in tempi di Coronavirus, terreno fertile per bufale e fake news di ogni sorta che mettono a rischio la salute delle persone: la pagina Facebook dedicata accoglie tutti gli appelli e le notizie in merito raccolte.

Radio 32 è una radio comunitaria, un raccoglitore di idee e un laboratorio di democrazia partecipata, uno spazio fisico e virtuale in cui potersi raccontare e confrontarsi sullo stretto, e troppo spesso ignorato, rapporto tra Salute e Società. Un progetto di comunicazione sociale e multimediale volto a connettere le persone, promuovendo attività di promozione alla salute, organizzando momenti formativi ed informativi rivolti alla cittadinanza e favorendo una connessione intelligente tra le persone attraverso un utilizzo strategico dei nuovi media.

Focolaio a Mondragone spiagge vuotee rabbia tra i residenti

Domenica surreale a Mondragone, con stabilimenti e spiagge libere semivuoti, parcheggi disponibili un po’ dovunque e nessuna coda sulle strade. Ai palazzi ex Cirio, dove è stato scoperto un focolaio di Coronavirus che ha coinvolto 43 residenti, per lo più bulgari di etnia rom (tutti asintomatici), c’è calma in attesa dell’arrivo di Matteo Salvini previsto per domani.

Su uno dei cinque palazzi sottoposti a cordone sanitario, quello dove risiedono soprattutto italiani, ancora campeggia lo striscione con la scritta “Salvini metti ordine, ci vogliono le p….”. A poche centinaia di metri, sul lungomare, il clima si riscalda sei si parla con i gestori dei lidi balneari. Lamentano le disdette per gli abbonamenti di luglio e agosto, arrivate in appena sette giorni. Domenica 21 giugno, quando ancora il focolaio non era emerso, gli stabilimenti erano pieni, e nei parcheggi non si trovava posto.

“Sembra passato un secolo – dice Sabrina Nugnes, gestore del ‘Lido Medusa’ – la gente mi sta chiamando per disdire, altri mi chiedono se “è possibile venire a Mondragone’, come se la città fosse chiusa. Devo ammettere che io e i miei colleghi ce l’abbiamo un po’ con la stampa, per certi titoli che hanno scatenato il panico e che non rispecchiano in alcun modo la realtà, visto che nei palazzi ex Cirio sono stati individuati appena 43 contagi su oltre 700 tamponi”. “Eppure la città è deserta – prosegue la titolare dello stabilimento balneare – dopo mesi di lockdown e sacrifici, se l’avessimo saputo, non avremmo mai riaperto”. “Per quanto riguarda i problemi con i bulgari – aggiunge – sono loro a non volersi in alcun modo integrare. A Mondragone ci sono comunità di polacchi, albanesi e ucraini, tutti sono ormai nostri concittadini, e con nessuno c’è mai stato alcun problema”.

In spiaggia, sia negli stabilimenti che in quelle libere, ci sono quasi esclusivamente residenti di Mondragone. C’è però una famiglia di Napoli con ombrellone e sdraio. “Prima di venire ci siamo informati bene, e ovviamente non abbiamo letto giornali o social – dice Salvatore – così ho capito che non ha alcun senso aver paura. Non c’è poi tutta questa emergenza sanitaria, per cui ho deciso di portare qui mia moglie ed i figli piccoli, come faccio da anni”. Al “Lido Sinuessa”, Aldo, mondragonese con una nonna di origine russa deportata ad Auschwitz, è seduto al bar, e guarda con rabbia quanto sta accadendo. “Mondragone è sempre stata una città multietnica, come dimostra la mia storia personale, quello che sta accadendo con i bulgari è solo colpa di quest’ultimi, che non vogliono adeguarsi alle regole civili.

Abbiamo accolto tutti, ma avere un ghetto degradato e senza regole in pieno centro è qualcosa che non si può più tollerare. Abbiamo una storia millenaria, con una città romana sommersa come Sinuessa, eccellenze alimentari, come la mozzarella ed il vino Falerno, mare pulito, visto che qui i depuratori funzionano molto bene. Vedere le spiagge vuote in una domenica di fine giugno – conclude – fa molto male”.